Dirigenti
responsabili ma con strumenti sempre più poveri
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo
intervento della collega Ave Matilde Ponzielli (27 maggio
2003)
Caro collega, come non essere
perfettamente in accordo con i tuoi editoriali
relativi al contratto appena
firmato?
L'impoverimento degli strumenti a
disposizione del DS per garantire quel servizio
di cui è il solo primo ed ultimo responsabile,
attraverso
l'esercizio di attività svolte
da soggetti, scelti da altri e sui quali non
ha altri poteri che quelli di
"morale persuasione ( o dissuasione)"
è
devastante. Di più: laddove
venisse meno la "disponibilità" a
collaborare con il DS,
essendo questa "graziosa",
indipendentemente da qualsiasi retribuzione
aggiuntiva, come manderà avanti la scuola il DS,
da solo, essendo venuto
meno, con l'art.35 della Finanziaria, il monte
ore "obbligatorio"
delle disponibilità a completamento dell'orario
di cattedra da utilizzare
a supporto del servizio?
Questa non è ipotesi da
fantascuola, ma già amara realtà:
Buon lavoro. Ave Matilde
Ponzielli
Cara
collega,
invece
di potenziare le prerogative dei soggetti più
dinamici e forzatamente responsabili (Dirigenti,
Vicari, Presidi incaricati, Funzioni strumentali)
e di moltiplicare il numero dei collaboratori e
aumentare i loro compensi, il contratto scuola ha
imboccato sciaguratamente la strada opposta. E'
amaro ma, purtroppo, è così. E' amaro ma,
purtroppo, ci ritroviamo con strumenti sempre più
poveri a fronteggiare la complessità (che si
vuole trasformare a tutti i costi in
complicazione) e a rispondere alla richiesta
pressante e generalizzata di qualità del
servizio. Quando le famiglie, eventualmente,
vorranno lamentarsi del servizio a chi si
rivolgeranno? Alle RSU oppure al dirigente
responsabile della gestione? Di tutto ciò,
ovviamente, dobbiamo ringraziare confederali e
Snals!
Paolo
Quintavalla 9
giugno 2003
|