Carriera?
No, grazie. Appiattimento? Sì, grazie.
Nuga
n. 86 del 24 aprile 2003
di
Paolo Quintavalla
Si
impara sempre qualcosa di istruttivo a leggere i
roboanti proclami di Daniela Colturani, anche
quando non si condividono. Come non abbiamo
condiviso, ovviamente, l’indimenticato
pronunciamento del 25 luglio 2001 con il
quale “chiamava alle armi” i docenti
nell’ipotesi che il Governo mantenesse la
promessa dell’allineamento retributivo dei
dirigenti scolastici rispetto agli altri dirigenti
pubblici.
L’ultimo
messaggio (24 aprile 2003) della segretaria
nazionale della Cisl Scuola è addirittura
didascalico: “Carriera? No, grazie.”
Più chiaro di così! I docenti italiani sono
avvertiti. Non aspettatevi sostanziosi aumenti
retributivi (che non possono, come è noto, essere
distribuiti “a pioggia”). Non aspettatevi
differenze in busta paga, legate a competenze
professionali qualitative accertate. Il merito,
come è noto, è un optional per gli ingenui.
Fatevi furbi, cari insegnanti, e non affannatevi a
lavorare tanto o a lavorare bene. Tanto se
lavorate poco o lavorate male, lo stipendio sarà
sempre misero e uguale per tutti.
L’affermazione
colturaniana si può, su base logica, rovesciare e
così interpretare: “Appiattimento? Sì,
grazie!”. Evviva il disimpegno! Evviva
l’egualitarismo (lontano parente degenerato
dell’uguaglianza ed esatto contrario
dell’equità). Poco importa se ad esserne
umiliata ed offesa è l’intera, povera e derelitta
scuola italiana.
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