Più lungo,
più corto...
ovvero, i
figli della serva.
Nuga n. 84 del 27
marzo 2003
di Paolo
Quintavalla
Una felice
coincidenza riunisce, a margine di un convegno,
tre amici di vecchia data dispersi dal caso
inesorabile della vita. Li unisce, oltre al dato
generazionale, il ricordo di progetti giovanili
comuni - poi naufragati come tutti i sogni che non
si misurano con la realtà - e la memoria di
antiche convivialità spensierate e
ridanciane.
Li unisce, ora, una
comune appartenenza: sono coetanei poco più che
cinquantenni, dirigenti del MIUR e pari grado sul
piano giuridico. Ma li divide, tuttavia una
significativa diversità. Il primo è stato, sia
pure brevemente, Provveditore agli Studi ed ora è
dirigente di C.S.A. Il secondo è Ispettore
Tecnico da una decina d'anni. Il terzo, pur
essendo Capo d'Istituto da 15 anni, è ultimo
arrivato nella dirigenza e ora è dirigente
scolastico.
Durante una pausa
dei lavori quest'ultimo, mosso da una spontanea
curiosità, chiede: "Scusate, ma che stipendio
pigliate?". E pensate il disappunto del
mortificato D.S quando apprende che il secondo
percepisce al netto 500 € in più rispetto al
suo stipendio e il primo, addirittura, 1.000 €
in più. E pensare che lo stipendio tabellare dei
tre amici è identico. Ciò che fa la differenza,
evidentemente, è la parte accessoria, cioè lo
stipendio di posizione e di risultato.
Evidentemente nello
stesso segmento di pubblica Amministrazione, a
parità di stato giuridico e di qualifica
dirigenziale, c'é chi l'ha più lungo, chi l'ha
più lungo ancora e chi... l'ha proprio corto (lo
stipendio). Evidentemente c'é chi ha la fortuna
di essere collocato nell'Area I (ex Provveditori
ed ex Ispettori) e chi sconta la sfortuna (che sia
una sorta di peccato originale?) di essere
collocato nell'area V, pur avendo ricevuto sulle
spalle tutta, ma proprio tutta, la soma
ingombrante (leggasi: trasferimento di competenze
sul piano giuridico) dei primi.
Morale della favola
e amara constatazione: ma chi siamo noi? I figli
della serva?
Nota: questa "nuga"
è dedicata a rinfrescare la memoria a tutti quei
solerti dirigenti sindacali che nella primavera
del 2001 si affrettarono, senza esitazione, a
dichiarare la loro
"soddisfazione" per un contratto per noi
dimezzato. E' dedicato, inoltre, a tutti quegli
imbecilli che durante le trattative contrattuali
si sono comportati come quel famoso tizio che
rincasando sorprende la moglie a letto con un
altro e non trova di meglio, per farle dispetto,
che tagliarselo.
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