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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NUGAE

"piccole cose senza importanza"

La "pruderie" dell'Andis

Nuga n. 74 del 10 gennaio 2003

di Paolo Quintavalla

Leggiamo al termine di una recensione comparsa sul sito web Andis: "Riteniamo che l’identità professionale e lo spessore culturale, contenuti specifici della leadership educativa, a prescindere dall’Area di collocazione, devono comportare – necessariamente, inevitabilmente e conseguentemente – delle forti rivendicazioni salariali. Il problema, tuttavia, è quello di far capire agli altri, Governo e Sindacati (a qualcuno in particolare) questo elementare principio. " Si badi bene che l'eroica rivendicazione - e il particolare non è ininfluente - è contenuta in una "nota a margine". Comunque sia la noterella potrebbe essere l'indizio di una strisciante conversione dell'Andis che per tutto il tempo del primo contratto ha predicato nella categoria rassegnazione, rinuncia e volontà di astinenza. Adesso si dice, senza mezzi termini, che i soldi sono necessari e, ancor più, inevitabili e conseguenti allo status da dirigenti. Meglio tardi che mai...

Sembra di assistere al risveglio delle pulsioni di una timida e virginale fanciulla, costretta a reprimere gli istinti e tutta confusa nel suo "vorrei ma non posso"... Eh, si, si vede proprio che non le manca né l'ardore né la voglia ma c'è un problema di non poco conto, quello "di far capire agli altri"... Ma chi sarà quel Sindacato Qualcuno (in particolare) che sembra non abbia ancora capito l'antifona, pardon "l'elementare principio"? Tipico anche questo delle educande represse - per carità - il "dico e non dico"!

Una volta tanto destinatario della critica dell'anonimo recensore andisino non può essere l'ANP, visto che questo sindacato ha sempre rivendicato con fermezza il doppio di quanto il passato Governo fosse disposto ad elargire e l'Andis e gli altri sindacati fossero disposti ad accettare. Se si va per esclusione sembra, tuttavia, che la critica questa volta sia rivolta - deo gratias - proprio alla Cgil scuola che per tutto il 2001 è stata in prima linea nel volerci fare "battere il passo". Probabilmente questo sindacato non aveva proprio capito "l'elementare principio". Che se ne siano accorti, sia pure in ritardo, anche all'Andis?

Comunque sia ci sentiamo di consigliare alla smarrita fanciulla di abbandonare la noiosa e penalizzante "pruderie", l'ostentata castigatezza e di allentare nella giusta misura i freni inibitori. Anche le giovani e ritrose educande alla fine sperimentano che, magari, alzando un po' le gonne, la vita diventa più allegra...

 

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