LA
FRETTA E I GATTINI CIECHI
(ovvero
la sindrome da "contractus praecox")
Nuga
n. 69 del 22 novembre 2002
di
Paolo Quintavalla
Ha molta fretta la Cgil Scuola. Vuole l'Atto
di indirizzo subito, prima ancora che siano
ridefinite le aree dirigenziali, che è un po'
come dire "mettiamo il carro davanti ai
buoi". Anzi, affinché non ci siano dubbi
sulla volontà conservatrice (dell'integrità e
dello splendido isolamento dell'Area V) ha
presentato per tempo, con Cisl e Uil, la relativa
piattaforma ritagliata, contro ogni logica, sul
mantenimento sic et simpliciter di tale
area.
Sembra
di capire che questa O.S. sia affetta, come in occasione del
primo contratto, da una forma
di sindrome singolare, curiosa e incontenibile da "contractus
praecox".
Anche
allora (fine marzo 2001) voleva chiudere il
contratto subito, esprimendo soddisfazione
per l'offerto piatto di lenticchie che non
raggiungeva nemmeno la metà del dovuto. Salvo la
prospettiva di rimandare il godimento (pardon,
l'allineamento), dopo una lunga astinenza, al
secondo contratto. Anche allora (maggio 2001)
voleva costringere altri sindacati a chiudere subito,
quanto basta per evitare il rischio che la
prospettiva di consistenti aumenti retributivi per
i D.S. diventasse concreta.
Ma
non hanno ancora realizzato i colleghi della Cgil
scuola che la gatta, nella fretta di partorire,
dà alla luce i gattini ciechi?
|