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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

CROCIFISSI A SCUOLA!

Nuga n. 63 del 25 settembre 2002

di Paolo Quintavalla

La grande polemica di fine estate, ricorrente come una marea, si è già sgonfiata. Del morattiano preannunciato ritorno del crocifisso sulle pareti delle aule scolastiche... dopo dieci giorni non se ne fa più nulla.

Meglio così. Perché il simbolo universale dell'unità e della condivisione della condizione umana, brandito in modo maldestro, rischiava di trasformarsi incongruamente in simbolo di sterile divisione e di scontro ideologico. E sappiamo bene che le ideologie, nei poveri di mente, si trasformano facilmente in pigrizie o in gabbie del pensiero...

In proposito ci riconosciamo nelle parole del presidente della Commissione Europea Romano Prodi: "Il crocifisso è meglio averlo nel cuore, è difficile imporlo sui muri per decreto (...) La religione è un impegno di vita, non un'etichetta"

Tanto rumore per nulla, quindi? Non proprio. Dalla vicenda dovremmo aver imparato che prima dell'espressione formale di una qualsiasi fede religiosa ciò che veramente conta è vivere con amore e conoscere secondo verità. Dovremmo aver imparato che prima dell'ortodossia (che divide) viene l'ortoprassi (che unisce).

Sarebbe meglio, tuttavia, uscire dai falsi problemi e dalle cortine fumogene per affrontare i tanti e gravi problemi della scuola, i suoi mali antichi irrisolti e quelli più recenti, anch'essi da risolvere. Perché, se continua così, il rischio è che di "crocifissi", sia pure sul piano metaforico, nelle aule scolastiche ne circoli una gran quantità. Non parliamo, poi, negli uffici di presidenza...

 

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