LE PROMESSE DEL PREMIER

 

Nuga n. 50 del 24 dicembre 2001

 

di Paolo Quintavalla

 

 

Il Presidente del Consiglio dei ministri, nel corso della tradizionale conferenza stampa natalizia, ha affermato trionfalisticamente, a proposito dei tanti impegni assunti durante la campagna elettorale: “tutte le promesse sono state mantenute”. Mah! Queste promesse erano così tante e distribuite a piene mani come coriandoli di carnevale che, forse, ce ne siamo scordate parecchie. Ma una, solennemente messa nero su bianco, i dirigenti scolastici italiani non la potranno sicuramente scordare. Sta scritta nella famosa lettera del 30 aprile 2001, sottoscritta dai quattro responsabili scuola dei partiti della coalizione governativa. Che questi illustri onorevoli fossero, in realtà, dei volgari millantatori? Eppure, visto che “carta canta” e la lettera non fu mai smentita –  sta proprio scritto che essi assumevano impegni “per conto del Presidente Berlusconi”. E questi impegni prevedevano il completo allineamento retributivo con gli altri dirigenti pubblici. Pensate un po’, era anche allegata una tabella che traduceva in tot miliardi (non chiacchiere né noccioline) lo scarto da colmare…!

Delle due l’una: il premier o si è scordato di noi oppure ha detto una “piccola” bugia. Non so bene le altre, ma almeno una promessa l’ha clamorosamente smentita, visto che i dirigenti scolastici non hanno ancora visto una lira.  Forse perché la nostra categoria  è statisticamente irrilevante e, soprattutto, non ha nulla a che fare, nemmeno volendo, con le preminenti questioni del falso in bilancio, dei capitali all’estero, delle rogatorie internazionali o del mandato di cattura europeo che in questi mesi hanno assorbito la sua attenzione e il suo proverbiale dinamismo.

Che tristezza assistere a questo svilimento dell’etica pubblica, quando un premier non solo fa promesse da marinaio ma pretende e afferma, contro ogni evidenza, di averle mantenute!