LETTERA DEI DIRIGENTI
NAZIONALI SCUOLA
DEI PARTITI DELLA CASA DELLE
LIBERTA’
Al Presidente ANP
Prof. Giorgio Rembado
Milano, 30 Aprile 2001
Egregio Professor
Rembado,
a nome del Presidente Berlusconi, in qualità di dirigenti nazionali del
Dipartimento Pubblica Istruzione dei Partiti della Casa delle Libertà,
rispondiamo alla Sua lettera del 24 aprile u.s.
Sulla questione scuola la Casa Libertà non ha mai taciuto il proprio dissenso
radicale verso la politica scolastica del centro sinistra ed ha al contempo
avanzato proposte decisamente innovative.
Abbiamo sempre sostenuto la necessità di introdurre un'autonomia non solo di
facciata, ma sorretta da efficaci strumenti di gestione, come la possibilità'
di integrare sostanzialmente i finanziamenti pubblici con risorse private, la titolarità
nella scelta e nel reclutamento del personale per renderlo compatibile con il
piano dell'offerta formativa, un equilibrato rapporto fra la dirigenza delle
scuole e gli organi collegiali, che eviti ogni deriva assembleare ed ogni
pletorica ed inutile moltiplicazione di sedi di sterile dibattito.
Abbiamo sempre ritenuto indispensabile che nella scuola trovasse posto una
moderna cultura formativa non ostinatamente chiusa alle dinamiche del mondo
produttivo e dell'internazionalizzazione del mercato del lavoro.
Abbiamo sempre auspicato una scuola aperta alla domanda di formazione e
d'istruzione che nasce dal territorio, dalle famiglie e dalle forze produttive,
strutturata in modo da rispondere efficacemente a tali bisogni e finalmente
liberata dalle pastoie dell'apparato burocratico e centralistico del Ministero.
Coerentemente con tale idea di scuola, abbiamo sempre sostenuto l'esigenza
imprescindibile che alla sua guida sia preposto un dirigente autorevole, dotato
di tutte le prerogative necessarie per una gestione efficace e quindi in grado
di assumere pienamente la responsabilità' effettiva del servizio.
E' nostra ferma intenzione passare dalle riforme nominalistiche alle riforme
vere, ponendo termine alla prassi fin qui seguita dal centro sinistra, che ha
ripetutamente fornito prova di non credere neppure alle proprie riforme,
circondando ogni timido passo innovativo di pesanti precauzioni e vincoli tali
da snaturarlo e renderlo sostanzialmente bloccato.
L'ennesima prova di quest'atteggiamento irresoluto e contraddittorio e' venuta
dalla vicenda del primo contratto dei dirigenti della scuola al quale si sono
volute negare le risorse finanziarie indispensabili per garantire una
retribuzione ed una dignità professionale corrispondenti agli obiettivi dichiarati.
Per parte nostra sosteniamo invece la necessità di prevedere all'interno del
contratto istituti normativi interamente dirigenziali, a fronte dei quali sarà
compito e dovere del Governo assicurare risorse finanziarie di pari livello.
Questo impegno noi assumiamo formalmente fin d'ora tra quelli da onorare nei
primi cento giorni della legislatura, prevedendo gli stanziamenti aggiuntivi
con la prossima legge di aggiustamento del bilancio, nella misura indicata nella Sua
lettera [ ndr. si tratta della tabella D].
On. Valentina Aprea
dirigente nazionale Dipartimento Pubblica Istruzione Forza Italia
On. Angela Napoli
dirigente nazionale Dipartimento Pubblica Istruzione Alleanza Nazionale
On. Giovanna Bianchi Clerici
dirigente nazionale Dipartimento Pubblica Istruzione Lega Nord
On. Beniamino Brocca
dirigente nazionale Dipartimento Pubblica Istruzione C.C.D.-C.D.U.