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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS   

Comunicato stampa del MIUR

(Roma, 20 settembre 2002) Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha approvato oggi il decreto-legge "Misure urgenti per la scuola, l'università, la ricerca scientifica e tecnologica e l'alta formazione artistica e musicale". Il provvedimento concerne tutti i settori di competenza del Miur. "Gli interventi approvati oggi", ha detto il ministro Letizia Moratti, "sono finalizzati in particolare a proseguire il processo di moralizzazione nella gestione delle risorse per la scuola e a rispondere a precisi bisogni e interessi degli studenti". Si tratta per lo più di misure già approvate dal Consiglio dei Ministri come disegno di legge ordinaria e in alcuni casi già approvate da un ramo del Parlamento, che vengono riproposte in un decreto legge in quanto le problematiche investite hanno assunto carattere di urgenza. Ecco i principali provvedimenti contenuti nel decreto-legge.
Corsi di riconversione per insegnanti in soprannumero - Il decreto-legge introduce l'obbligo, per i docenti in soprannumero per effetto di modifiche degli ordinamenti scolastici, di partecipare ai corsi di riconversione professionale previsti dall'art. 473 del testo unico sull'istruzione del 1994 e successive modificazioni. L'elemento di novità è costituito dal fatto che è resa obbligatoria per i docenti in soprannumero la partecipazione ai corsi di riconversione, partecipazione che ora è facoltativa. Dei molti docenti in soprannumero, circa 6.000 non hanno partecipato ai corsi di riconversione e vengono ad oggi retribuiti senza poter essere effettivamente utilizzati. La norma è quindi necessaria per far cessare questa situazione di spreco di denaro pubblico. E' prevista, inoltre, l'emanazione di un decreto ministeriale per l'individuazione del personale docente in situazione di soprannumerarietà. La norma riveste carattere di urgenza in quanto le procedure di riconversione professionale del personale vanno attivate in tempo utile affinché si riesca ad utilizzarlo a decorrere dai prossimi anni scolastici. 
Organico d'istituto secondo le necessità - Il provvedimento chiarisce la portata di una norma contenuta nel decreto legge adottato nel luglio dell'anno scorso per favorire il regolare avvio dell'anno scolastico, facendo salvi comunque gli accorpamenti di classi, in modo da mantenerne la costituzione nei parametri previsti dalle vigenti disposizioni. Anche questa norma ha l'obiettivo di una maggiore responsabilizzazione dei dirigenti scolastici per la definizione, all'inizio dell'anno scolastico (nel momento, cioè, in cui devono formare le classi), dell'organico d'istituto, commisurandolo strettamente alle effettive necessità. Inoltre, si fa divieto di disporre sdoppiamenti di classi dopo l'inizio dell'anno scolastico.
Garantita la continuità del servizio di pulizia nelle scuole - Il provvedimento approvato oggi dal Consiglio dei Ministri intende inoltre far fronte ai bisogni finanziari conseguenti al subentro dello Stato nei contratti di appalto stipulati dagli enti locali per assicurare i servizi di pulizia dei locali scolastici. Come è noto, la legge 124/1999 ha trasferito dagli enti locali allo Stato il personale non docente delle scuole prevedendo che il trasferimento avvenisse a costo zero. Poiché in molti enti locali si provvedeva al servizio di pulizia tramite appalti, anziché tramite i collaboratori scolastici ("bidelli"), i relativi contratti sono ugualmente stati trasferiti allo Stato. L'intera operazione di trasferimento si è rivelata onerosissima; si è reso, conseguentemente, necessario provvedere alla copertura degli oneri, non prevista dalla legge 124/1999. Va fatto presente che la norma è stata inserita dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, nel disegno di legge A.S. 1271, attualmente all'esame dell'assemblea dello stesso ramo del Parlamento. Allo stato attuale essa però riveste uno straordinario carattere di urgenza, ad evitare che, con l'inizio del corrente anno scolastico, si possano determinare interruzioni o gravi turbative del servizio di pulizia e custodia delle scuole. 
Diritto allo studio nelle università non statali - Il decreto-legge autorizza la spesa per la sanatoria di situazioni debitorie delle università, per il diritto allo studio nelle università non statali, e per interventi di edilizia a favore delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale, attivando al proposito gli stanziamenti iscritti nella Tabella A e nella Tabella B della legge finanziaria 2002. L'intervento d'urgenza, che introduce norme già proposte nell'ambito di disegni di legge di iniziativa governativa, si è reso necessario per alleggerire da subito l'indebitamento contratto dagli Atenei statali per far fronte agli incrementi stipendiali dei docenti; per sopperire agli indifferibili e primi interventi di manutenzione e messa a norma sull'edilizia delle Accademie e Conservatori, e infine per assicurare l'esonero dalle tasse e contributi degli studenti capaci e meritevoli, ma privi di mezzi, nelle università non statali, fin dall'inizio del prossimo anno accademico.
Accademie e Conservatori, diplomi equiparati alla laurea triennale - Il provvedimento introduce alcune modifiche alla legge 508/99, di riforma delle Accademie e dei Conservatori, relativamente al valore dei titoli rilasciati da tali istituzioni in base all'ordinamento previgente, consentendo ai diplomati delle Accademie e Conservatori di accedere ai corsi di studio universitari di laurea specialistica e ai pubblici concorsi. Queste disposizioni sono già comprese in un più ampio disegno di legge di modifica della citata legge 508/99 (AC 2899), il cui esame è stato soltanto avviato dalla VII Commissione della Camera dei deputati nel luglio scorso. Il decreto-legge consente l'iscrizione alle università dei possessori dei titoli in questione fin dal prossimo anno accademico. Risultano, infatti, presentate da parte dei diplomati delle Accademie numerose richieste di iscrizione ai corsi di laurea specialistica, oggi non consentite dalle norme vigenti.
Favorita l'attività delle cooperative studentesche - Una norma particolarmente attesa, già introdotta con emendamento parlamentare nel disegno di legge AS 761 (ora AC 2238), incentiva le Università a favorire le attività di servizio agli studenti svolte da associazioni e cooperative studentesche e dai collegi universitari legalmente riconosciuti, con particolare riguardo a quelle di orientamento e tutorato e alle iniziative culturali. Il provvedimento consente di intervenire immediatamente, in vista dell'apertura del nuovo anno accademico, per garantire i servizi di orientamento e di assistenza agli studenti. E' stata infine introdotta una modifica alla legge n. 338/2000 per accelerare la realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari, previa valutazione dei progetti da parte di una Commissione nominata dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni.

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