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Comunicato
stampa del MIUR
(Roma, 20
settembre 2002) Il Consiglio dei Ministri, su proposta
del ministro dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca, Letizia Moratti, ha approvato oggi il
decreto-legge "Misure urgenti per la scuola,
l'università, la ricerca scientifica e tecnologica e
l'alta formazione artistica e musicale". Il
provvedimento concerne tutti i settori di competenza del
Miur. "Gli interventi approvati oggi", ha
detto il ministro Letizia Moratti, "sono
finalizzati in particolare a proseguire il processo di
moralizzazione nella gestione delle risorse per la
scuola e a rispondere a precisi bisogni e interessi
degli studenti". Si tratta per lo più di misure già
approvate dal Consiglio dei Ministri come disegno di
legge ordinaria e in alcuni casi già approvate da un
ramo del Parlamento, che vengono riproposte in un
decreto legge in quanto le problematiche investite hanno
assunto carattere di urgenza. Ecco i principali
provvedimenti contenuti nel decreto-legge.
Corsi di riconversione per insegnanti in soprannumero
- Il decreto-legge introduce l'obbligo, per i docenti in
soprannumero per effetto di modifiche degli ordinamenti
scolastici, di partecipare ai corsi di riconversione
professionale previsti dall'art. 473 del testo unico
sull'istruzione del 1994 e successive modificazioni.
L'elemento di novità è costituito dal fatto che è
resa obbligatoria per i docenti in soprannumero la
partecipazione ai corsi di riconversione, partecipazione
che ora è facoltativa. Dei molti docenti in
soprannumero, circa 6.000 non hanno partecipato ai corsi
di riconversione e vengono ad oggi retribuiti senza
poter essere effettivamente utilizzati. La norma è
quindi necessaria per far cessare questa situazione di
spreco di denaro pubblico. E' prevista, inoltre,
l'emanazione di un decreto ministeriale per
l'individuazione del personale docente in situazione di
soprannumerarietà. La norma riveste carattere di
urgenza in quanto le procedure di riconversione
professionale del personale vanno attivate in tempo
utile affinché si riesca ad utilizzarlo a decorrere dai
prossimi anni scolastici.
Organico d'istituto secondo le necessità - Il
provvedimento chiarisce la portata di una norma
contenuta nel decreto legge adottato nel luglio
dell'anno scorso per favorire il regolare avvio
dell'anno scolastico, facendo salvi comunque gli
accorpamenti di classi, in modo da mantenerne la
costituzione nei parametri previsti dalle vigenti
disposizioni. Anche questa norma ha l'obiettivo di una
maggiore responsabilizzazione dei dirigenti scolastici
per la definizione, all'inizio dell'anno scolastico (nel
momento, cioè, in cui devono formare le classi),
dell'organico d'istituto, commisurandolo strettamente
alle effettive necessità. Inoltre, si fa divieto di
disporre sdoppiamenti di classi dopo l'inizio dell'anno
scolastico.
Garantita la continuità del servizio di pulizia
nelle scuole - Il provvedimento approvato oggi dal
Consiglio dei Ministri intende inoltre far fronte ai
bisogni finanziari conseguenti al subentro dello Stato
nei contratti di appalto stipulati dagli enti locali per
assicurare i servizi di pulizia dei locali scolastici.
Come è noto, la legge 124/1999 ha trasferito dagli enti
locali allo Stato il personale non docente delle scuole
prevedendo che il trasferimento avvenisse a costo zero.
Poiché in molti enti locali si provvedeva al servizio
di pulizia tramite appalti, anziché tramite i
collaboratori scolastici ("bidelli"), i
relativi contratti sono ugualmente stati trasferiti allo
Stato. L'intera operazione di trasferimento si è
rivelata onerosissima; si è reso, conseguentemente,
necessario provvedere alla copertura degli oneri, non
prevista dalla legge 124/1999. Va fatto presente che la
norma è stata inserita dalla Commissione Affari
Costituzionali del Senato, nel disegno di legge A.S.
1271, attualmente all'esame dell'assemblea dello stesso
ramo del Parlamento. Allo stato attuale essa però
riveste uno straordinario carattere di urgenza, ad
evitare che, con l'inizio del corrente anno scolastico,
si possano determinare interruzioni o gravi turbative
del servizio di pulizia e custodia delle scuole.
Diritto allo studio nelle università non statali
- Il decreto-legge autorizza la spesa per la sanatoria
di situazioni debitorie delle università, per il
diritto allo studio nelle università non statali, e per
interventi di edilizia a favore delle istituzioni di
alta formazione artistica e musicale, attivando al
proposito gli stanziamenti iscritti nella Tabella A e
nella Tabella B della legge finanziaria 2002.
L'intervento d'urgenza, che introduce norme già
proposte nell'ambito di disegni di legge di iniziativa
governativa, si è reso necessario per alleggerire da
subito l'indebitamento contratto dagli Atenei statali
per far fronte agli incrementi stipendiali dei docenti;
per sopperire agli indifferibili e primi interventi di
manutenzione e messa a norma sull'edilizia delle
Accademie e Conservatori, e infine per assicurare
l'esonero dalle tasse e contributi degli studenti capaci
e meritevoli, ma privi di mezzi, nelle università non
statali, fin dall'inizio del prossimo anno accademico.
Accademie e Conservatori, diplomi equiparati alla
laurea triennale - Il provvedimento introduce alcune
modifiche alla legge 508/99, di riforma delle Accademie
e dei Conservatori, relativamente al valore dei titoli
rilasciati da tali istituzioni in base all'ordinamento
previgente, consentendo ai diplomati delle Accademie e
Conservatori di accedere ai corsi di studio universitari
di laurea specialistica e ai pubblici concorsi. Queste
disposizioni sono già comprese in un più ampio disegno
di legge di modifica della citata legge 508/99 (AC
2899), il cui esame è stato soltanto avviato dalla VII
Commissione della Camera dei deputati nel luglio scorso.
Il decreto-legge consente l'iscrizione alle università
dei possessori dei titoli in questione fin dal prossimo
anno accademico. Risultano, infatti, presentate da parte
dei diplomati delle Accademie numerose richieste di
iscrizione ai corsi di laurea specialistica, oggi non
consentite dalle norme vigenti.
Favorita l'attività delle cooperative studentesche
- Una norma particolarmente attesa, già introdotta con
emendamento parlamentare nel disegno di legge AS 761
(ora AC 2238), incentiva le Università a favorire le
attività di servizio agli studenti svolte da
associazioni e cooperative studentesche e dai collegi
universitari legalmente riconosciuti, con particolare
riguardo a quelle di orientamento e tutorato e alle
iniziative culturali. Il provvedimento consente di
intervenire immediatamente, in vista dell'apertura del
nuovo anno accademico, per garantire i servizi di
orientamento e di assistenza agli studenti. E' stata
infine introdotta una modifica alla legge n. 338/2000
per accelerare la realizzazione di alloggi e residenze
per studenti universitari, previa valutazione dei
progetti da parte di una Commissione nominata dal
Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni.
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