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Il
ministro Moratti firma il decreto per la sperimentazione
Kataweb
- 20 settembre 2002
Il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca, Letizia Moratti, ha firmato il decreto per
l'avvio del progetto nazionale di sperimentazione della
scuola primaria che, nel corso dell'anno scolastico
2002/2003, sarà attuato in alcune circoli didattici e
istituti.
Maggiore flessibilità nell'orario dell'insegnante tutor
nella scuola elementare (solo
"indicativamente" individuato tra le 18 e le
21 ore); presenza anche di docenti rappresentanti delle
scuole coinvolte nel test nell'ambito degli organismi di
monitoraggio della sperimentazione; possibilità di
sperimentare l'anticipazione della frequenza in tutte le
scuole prescelte per il test "ove esistano le
condizioni". Sono queste le novità contenute nel
decreto di attuazione del progetto nazionale di
sperimentazione, firmato oggi dal ministro.
Il decreto, che si compone di 10 articoli, è
accompagnato da una circolare esplicativa indirizzata ai
direttori generali degli uffici scolastici regionali. La
circolare fornisce "indicazioni e istruzioni di
massima, anche nell'intento di realizzare - si legge nel
testo - uniformità di criteri e di comportamenti nelle
varie realtà territoriali".
Il provvedimento conferma la possibilità di una
sperimentazione 'flessibile' (anche solo per alcune
parti) nelle scuole che prenderanno parte al test. Ogni
scuola avrà un responsabile del progetto di
sperimentazione (designato dal dirigente scolastico) e
"valuterà autonomamente l'opportunità di
avvalersi di consulenze scientifiche esterne per
l'efficace attuazione del progetto nelle sue diverse
fasi".
Nelle
scuole prescelte potrà essere sperimentata anche
l'anticipazione della frequenza, ai bambini che avranno
compiuto i tre anni entro il 28 febbraio del 2003 per la
scuola dell'infanzia, e ai bambini che avranno compiuto,
alla stessa data, i sei anni, per la scuola elementare.
Il progetto riguarderà la scuola dell'infanzia e le
prime classi della scuola elementare, limitatamente a
non più di due circoli didattici o istituti comprensivi
per ogni provincia, nonché due scuole paritarie
preferibilmente per ogni capoluogo di regione.
Nella scuola elementare, l'attivazione dell'insegnamento
della lingua straniera (inglese) e dell'alfabetizzazione
informatica - si legge nel decreto - rappresenta
connotazione essenziale del progetto di sperimentazione.
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