«Lo
Stato ci ha scippato 300mila euro»
Gazzetta
di Parma – 19 gennaio 2003
Tre
giorni di autogestione al Solari: studenti e
insegnanti uniti per contestare la legge Moratti
Gli studenti devono pagare le fotocopie, a scuola,
di tasca propria: a volte le pagano i professori,
che restano al fianco dei loro alunni anche oltre
l'orario di lavoro. Il Ministero della Pubblica
Istruzione promuove proposte e progetti a go-go,
ma la scuola pubblica non riesce a realizzarli
perché non ha fondi sufficienti. C'è
contraddizione tra la progettualità sulla carta e
il poco che, senza soldi, è fattibile in classe.
Ecco perché è scattata un'autogestione di tre
giorni che si conclude oggi: lo hanno dichiarato
studenti e insegnanti dell'istituto Solari di via
Malpeli dove i ragazzi sono arrivati ad
autotassarsi per portare avanti iniziative
didattiche, progetti pomeridiani e utilizzare il
pullman per le trasferte «mentre prima il
trasporto non s'è mai pagato, tranne che
all'estero o in gite molto lunghe».
«Il governo ci dà il pane, ma la moltiplicazione
dei pesci la devono fare insegnanti e studenti!»:
la battuta è di Milton Balvi, professore di
inglese all'istituto Solari di Fidenza, dove è in
corso da giovedì un'autogestione organizzata da
220 ragazzi per dire «no» ai tagli dei
finanziamenti alla scuola pubblica e all'aumento
di fondi per quella privata.
Si tratta di un'autogestione condivisa e sostenuta
in larga parte anche dagli insegnanti: «Quest'anno
i tagli al Solari, al Bocchialini e all'Itis di
San Secondo ammontano a 300.000 euro - ha spiegato
Romeo Mori, rappresentante d'istituto dei ragazzi
-. Per le uscite esterne in pullman siamo arrivati
ad autotassarci in base ai chilometri. C'è una
proposta di legge che vuole togliere anche
l'assemblea d'istituto tra studenti. Abbiamo
organizzato tre giorni di autogestione a scopo
informativo: è un'occasione per dibattere la
situazione a cui sta andando incontro la scuola
pubblica italiana».
I ragazzi hanno avvertito la Gazzetta per
sensibilizzare far sentire la loro voce: «L'iniziativa
ha un carattere serio - ha spiegato Valentina
Goldaniga, studentessa - sono banditi schiamazzi e
disordini e, al riguardo, abbiamo organizzato un
vero e proprio servizio d'ordine».
Lo
hanno confermato anche il vicepreside Rodolfo Del
Monte e la professoressa Emanuela Padovani: «I
ragazzi si sono comportati in modo serio e
responsabile: l'autogestione si compone di momenti
informativi e altrettanti ludico-aggregativi per
promuovere l'incontro tra i ragazzi del biennio e
i più grandi». In molte classi si dibatte il
disegno di legge presentato dal ministro Moratti,
in altre aule si guardano film sulla realtà
statunitense: c'è chi approfitta
dell'autogestione per lavorare a tesine e progetti
al computer e chi partecipa al torneo di calcetto.
Non mancano gruppi che suonano, cantano e
ascoltano musica in aula. I ragazzi hanno stilato
anche sintesi scritte dei loro forum interni. Solo
il 20% degli studenti è rimasto a casa in questi
giorni.
|