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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS 

 

 

«Lo Stato ci ha scippato 300mila euro» 

Gazzetta di Parma – 19 gennaio 2003  

Tre giorni di autogestione al Solari: studenti e insegnanti uniti per contestare la legge Moratti

Gli studenti devono pagare le fotocopie, a scuola, di tasca propria: a volte le pagano i professori, che restano al fianco dei loro alunni anche oltre l'orario di lavoro. Il Ministero della Pubblica Istruzione promuove proposte e progetti a go-go, ma la scuola pubblica non riesce a realizzarli perché non ha fondi sufficienti. C'è contraddizione tra la progettualità sulla carta e il poco che, senza soldi, è fattibile in classe.
Ecco perché è scattata un'autogestione di tre giorni che si conclude oggi: lo hanno dichiarato studenti e insegnanti dell'istituto Solari di via Malpeli dove i ragazzi sono arrivati ad autotassarsi per portare avanti iniziative didattiche, progetti pomeridiani e utilizzare il pullman per le trasferte «mentre prima il trasporto non s'è mai pagato, tranne che all'estero o in gite molto lunghe».

«Il governo ci dà il pane, ma la moltiplicazione dei pesci la devono fare insegnanti e studenti!»: la battuta è di Milton Balvi, professore di inglese all'istituto Solari di Fidenza, dove è in corso da giovedì un'autogestione organizzata da 220 ragazzi per dire «no» ai tagli dei finanziamenti alla scuola pubblica e all'aumento di fondi per quella privata.

Si tratta di un'autogestione condivisa e sostenuta in larga parte anche dagli insegnanti: «Quest'anno i tagli al Solari, al Bocchialini e all'Itis di San Secondo ammontano a 300.000 euro - ha spiegato Romeo Mori, rappresentante d'istituto dei ragazzi -. Per le uscite esterne in pullman siamo arrivati ad autotassarci in base ai chilometri. C'è una proposta di legge che vuole togliere anche l'assemblea d'istituto tra studenti. Abbiamo organizzato tre giorni di autogestione a scopo informativo: è un'occasione per dibattere la situazione a cui sta andando incontro la scuola pubblica italiana».

I ragazzi hanno avvertito la Gazzetta per sensibilizzare far sentire la loro voce: «L'iniziativa ha un carattere serio - ha spiegato Valentina Goldaniga, studentessa - sono banditi schiamazzi e disordini e, al riguardo, abbiamo organizzato un vero e proprio servizio d'ordine».

Lo hanno confermato anche il vicepreside Rodolfo Del Monte e la professoressa Emanuela Padovani: «I ragazzi si sono comportati in modo serio e responsabile: l'autogestione si compone di momenti informativi e altrettanti ludico-aggregativi per promuovere l'incontro tra i ragazzi del biennio e i più grandi». In molte classi si dibatte il disegno di legge presentato dal ministro Moratti, in altre aule si guardano film sulla realtà statunitense: c'è chi approfitta dell'autogestione per lavorare a tesine e progetti al computer e chi partecipa al torneo di calcetto. Non mancano gruppi che suonano, cantano e ascoltano musica in aula. I ragazzi hanno stilato anche sintesi scritte dei loro forum interni. Solo il 20% degli studenti è rimasto a casa in questi giorni.

 

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