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Sito
telematico dedicato all'informazione, al confronto, al
dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO
DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo
Quintavalla in
servizio presso la Direzione
Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –
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NEWS
Primi
sì dei consigli dei docenti di materne ed elementari.
Nei circoli «pilota» saranno riaperte le iscrizioni
In 500 scuole i maestri già pronti alla sperimentazione
Corriere della Sera – 6 settembre 2002
ROMA
- Sono saliti a 500, secondo quanto si apprende al
ministero dell’Istruzione, i collegi dei docenti di
altrettanti circoli didattici che hanno deliberato a
favore della sperimentazione della riforma scolastica,
dopo aver esaminato la bozza del decreto ministeriale.
In tutta Italia i circoli didattici sono
complessivamente 3.036. Dunque fino ad oggi - le
riunioni degli organi collegiali sono in corso - un
sesto dei maestri, se il dato sarà confermato, si è
pronunciato a favore del progetto di riforma. Nelle
scuole, non senza incertezze e difficoltà, ci si
prepara al test nazionale che dovrà saggiare alcune
importanti innovazioni, quali l’anticipo dell’età
di iscrizione alla materna e all’elementare, il
maestro prevalente, la didattica personalizzata,
l’inglese e le nuove tecnologie sin dalla prima. Si
tratta di novità apprezzate dalle famiglie, ma che non
convincono una parte dei docenti - quella più vicina ai
sindacati - preoccupati dalle difficoltà della
sperimentazione.
LE ISCRIZIONI - Come si deve regolare un genitore che
vuole far partecipare il figlio alla sperimentazione
sull’anticipo? La risposta è semplice: una volta che
la lista delle scuole che partecipano al test nazionale
sarà nota, presenta la domanda al circolo prescelto,
che a quel punto avrà riaperto le iscrizioni, e attende
la risposta. Ogni circolo disporrà, secondo una stima
attendibile, di 40 posti da distribuire tra materna ed
elementare. Se le domande di iscrizione risulteranno
inferiori ai posti, nessun problema. In caso contrario
sarà il consiglio di istituto, competente in materia di
iscrizioni, a selezionare le domande. Ma a meno che non
si aprano nuove classi per soddisfare tutta la domanda,
non è difficile prevedere che qualcuno resterà deluso.
Non dovrebbero esserci problemi per i bambini
provenienti dalla materna del circolo. Nessuna garanzia
per chi viene da fuori.
LE CIFRE - L’anticipo dell’età di ingresso a scuola
riguarderà pochissimi casi: non più di mille bambini
per la scuola dell’infanzia o materna, nati tra il 31
gennaio e il 28 febbraio 2000, e non più di 3 mila
bambini per l’elementare, nati tra il 31 dicembre e il
28 febbraio 1997. Come si arriva a queste stime?
Moltiplicando il numero medio di bambini iscritti al
primo anno di materna statale ed elementare per il
numero di scuole ammesse alla sperimentazione. La
seconda sperimentazione, quella didattica e
organizzativa (maestro prevalente e via dicendo),
coinvolgerà tutte le sezioni di materna e tutte le
prime classi dell’elementare di due circoli didattici
per provincia. Utilizzando gli stessi criteri si arriva
a una stima di 11 mila 500 bambini per la scuola
dell’infanzia e di 35 mila per l’elementare. La
riforma potrà essere sperimentata anche dalle scuole
paritarie. Il decreto autorizza un test per regione.
IL PARERE - Sperimentazione? In linea di massima si può
fare, ma con qualche «se» e molti «ma». Il Consiglio
nazionale della Pubblica istruzione non boccerà senza
appello il decreto di sperimentazione ma chiederà che
sia riformulato. E’ quanto si evince dalla «bozza di
parere» messa a punto dall’ufficio di presidenza del
Cnpi.
G. Ben.
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