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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS   

Parte la sperimentazione con il maestro-tutor

Non solo classi, i bambini organizzati in «gruppi». I sindacati chiedono un incontro al ministro e annunciano nuovi scioperi. Buttiglione: ora la parità

Corriere della Sera - 20 settembre 2002

Via libera della Moratti a 200 scuole. Nel decreto anche i risultati che gli alunni devono raggiungere


ROMA - Parte la sperimentazione: duecento scuole stanno per trasformarsi in un «laboratorio di ricerca» sulla riforma. Verranno coinvolti migliaia di bambini, dalla scuola dell’infanzia alla prima elementare. E sul fronte sindacale stanno iniziando le «grandi manovre» per il contratto dei docenti, scaduto a dicembre. Cgil, Cisl, Uil e Snals hanno chiesto al ministro un «incontro urgente». Dopo la Gilda anche i Cobas hanno proclamato uno sciopero generale. La data è quella del 18 ottobre, la stessa della protesta della Cgil. Rocco Buttiglione, aprendo la festa dell’Udc, ha ringraziato il ministro per il suo intervento a favore del crocifisso in aula, ma lo ha anche invitato a non dimenticare il tema della libertà scolastica, ovvero la parità. LA SPERIMENTAZIONE - Il test riguarderà i principali aspetti del nuovo modello di istruzione: maestro tutor, portfolio, studio dell’inglese e delle nuove tecnologie nella prima elementare e, «ove esistano le condizioni», possibilitá di ingresso anticipato per i bambini che compiono tre anni o sei anni entro il 28 febbraio 2003. Ma c’è dell’altro. I bambini che entreranno nella sperimentazione si ritroveranno in una scuola più europea, vicina alle raccomandazioni Ocse.

LA VERIFICA - Le famiglie potranno verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici già a partire dal primo anno. Le indicazioni nazionali per le elementari, insomma ciò che i bambini devono sapere e saper fare, sono abbastanza precise, concrete e quindi verificabili. Alla fine del primo anno delle elementari, per esempio, il team dei docenti dovrà aver percorso un certo cammino con i propri alunni: accenti, scansione delle sillabe, qualche elemento di punteggiatura, le doppie, le parole tronche. Le indicazioni consentiranno anche di fare dei raffronti attendibili tra le varie scuole. Se la strada fatta risulterà quasi ovunque inferiore al previsto, vorrà dire che il tragitto è in salita e i bambini non ce la fanno. Ma le indicazioni nazionali potrebbero far emergere anche scuole che non hanno lavorato abbastanza.
IL GRUPPO - Un’altra novità riguarda la scomparsa della classe come perno intorno al quale ruota l’attività della scuola. La sperimentazione introdurrà un’organizzazione per gruppi. Al gruppo-classe se ne potranno affiancare altri costruiti secondo la logica dei livelli, come un insieme di bambini con le stesse capacità in inglese che prescinde dall’età e dall’appartenenza a una stessa classe. O secondo la logica dei compiti, come un insieme di bambini, per esempio, interessati al teatro.
IL CONTRATTO - Un incontro «urgente» con il ministro Moratti, per discutere del rinnovo del contratto, degli stanziamenti per la scuola previsti in finanziaria e del piano pluriennale di investimenti, è stato chiesto dai sindacati. «Dall’esito dell’incontro - si legge nella lettera inviata al ministro - potrebbero derivare le conseguenti decisioni in relazione alla attivazione delle procedure previste per le azioni di protesta». Ovvero uno sciopero generale della scuola.

Giulio Benedetti

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