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Parte
la sperimentazione con il maestro-tutor
Non
solo classi, i bambini organizzati in «gruppi». I
sindacati chiedono un incontro al ministro e annunciano
nuovi scioperi. Buttiglione: ora la parità
Corriere della Sera - 20 settembre 2002
Via
libera della Moratti a 200 scuole. Nel decreto anche i
risultati che gli alunni devono raggiungere
ROMA - Parte la sperimentazione: duecento scuole stanno
per trasformarsi in un «laboratorio di ricerca» sulla
riforma. Verranno coinvolti migliaia di bambini, dalla
scuola dell’infanzia alla prima elementare. E sul
fronte sindacale stanno iniziando le «grandi manovre»
per il contratto dei docenti, scaduto a dicembre. Cgil,
Cisl, Uil e Snals hanno chiesto al ministro un «incontro
urgente». Dopo la Gilda anche i Cobas hanno proclamato
uno sciopero generale. La data è quella del 18 ottobre,
la stessa della protesta della Cgil. Rocco Buttiglione,
aprendo la festa dell’Udc, ha ringraziato il ministro
per il suo intervento a favore del crocifisso in aula,
ma lo ha anche invitato a non dimenticare il tema della
libertà scolastica, ovvero la parità. LA
SPERIMENTAZIONE - Il test riguarderà i principali
aspetti del nuovo modello di istruzione: maestro tutor,
portfolio, studio dell’inglese e delle nuove
tecnologie nella prima elementare e, «ove esistano le
condizioni», possibilitá di ingresso anticipato per i
bambini che compiono tre anni o sei anni entro il 28
febbraio 2003. Ma c’è dell’altro. I bambini che
entreranno nella sperimentazione si ritroveranno in una
scuola più europea, vicina alle raccomandazioni Ocse.
LA
VERIFICA - Le famiglie potranno verificare il
raggiungimento degli obiettivi didattici già a partire
dal primo anno. Le indicazioni nazionali per le
elementari, insomma ciò che i bambini devono sapere e
saper fare, sono abbastanza precise, concrete e quindi
verificabili. Alla fine del primo anno delle elementari,
per esempio, il team dei docenti dovrà aver percorso un
certo cammino con i propri alunni: accenti, scansione
delle sillabe, qualche elemento di punteggiatura, le
doppie, le parole tronche. Le indicazioni consentiranno
anche di fare dei raffronti attendibili tra le varie
scuole. Se la strada fatta risulterà quasi ovunque
inferiore al previsto, vorrà dire che il tragitto è in
salita e i bambini non ce la fanno. Ma le indicazioni
nazionali potrebbero far emergere anche scuole che non
hanno lavorato abbastanza.
IL GRUPPO - Un’altra novità riguarda la scomparsa
della classe come perno intorno al quale ruota
l’attività della scuola. La sperimentazione introdurrà
un’organizzazione per gruppi. Al gruppo-classe se ne
potranno affiancare altri costruiti secondo la logica
dei livelli, come un insieme di bambini con le stesse
capacità in inglese che prescinde dall’età e
dall’appartenenza a una stessa classe. O secondo la
logica dei compiti, come un insieme di bambini, per
esempio, interessati al teatro.
IL CONTRATTO - Un incontro «urgente» con il ministro
Moratti, per discutere del rinnovo del contratto, degli
stanziamenti per la scuola previsti in finanziaria e del
piano pluriennale di investimenti, è stato chiesto dai
sindacati. «Dall’esito dell’incontro - si legge
nella lettera inviata al ministro - potrebbero derivare
le conseguenti decisioni in relazione alla attivazione
delle procedure previste per le azioni di protesta».
Ovvero uno sciopero generale della scuola.
Giulio Benedetti
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