. .

Cerca  

CLICCA PER INIZIARE

 

HOME PAGE

NEWS

EDITORIALI

DOCUMENTI

NUGAE

TARSU

POSTA

VALUTAZIONE D.S.

D.S. IN EUROPA

ARCHIVIO

FINALITA' SITO

COMMENTI EVENTI

LINKS

 

 

SCRIVICI

   
   
   
 

 

ottimizzato per I.E 6.0 e Netscape 6 a tutte le risoluzioni

 

.

Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS   

E sul contratto degli statali si prepara lo scontro


Domani vertice tra Frattini e i sindacati che chiedono adeguamenti oltre l’1,4% per il 2003

Corriere della Sera – 17 settembre 2002


Cisl e Uil: recupero automatico della differenza con il costo della vita


ROMA - Domani il ministro della Funzione pubblica, Franco Frattini, tenterà di sbloccare la vertenza per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici (circa tre milioni di lavoratori) scaduti da nove mesi. Frattini incontrerà i vertici dei sindacati di categoria per affrontare il nodo degli aumenti di retribuzione. Cgil, Cisl e Uil chiedono incrementi superiori al tasso di inflazione programmato per il 2003, pari all’1,4%, lamentando che i prezzi stanno crescendo più del previsto. Il governo, con l’accordo sottoscritto a febbraio dal vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini, e dagli stessi sindacati si è impegnato a stanziare, con la prossima Finanziaria, 700 milioni di euro in più per il rinnovo dei contratti. Ma ora, secondo Cgil, Cisl e Uil, non bastano più.
La posizione più dura è quella della Cgil, che chiede all’esecutivo di sborsare altri 800 milioni di euro per colmare interamente la differenza tra l’inflazione programmata per il biennio 2002-2003 e quella reale. «Se l’incontro con il ministro andrà male proporremo a Cisl e Uil di prendere le necessarie iniziative di lotta», dice il segretario confederale Gian Paolo Patta. Cisl e Uil, invece di avanzare una richiesta secca di aumento come ha fatto la Cgil, propongono clausole di salvaguardia con forme di recupero automatico del potere d’acquisto in caso di forte differenza tra inflazione reale e programmata.
Il governo è deciso a non modificare il tasso dell’1,4% per il 2003, ma Frattini, nelle dichiarazioni degli ultimi giorni, ci ha tenuto a distinguere la posizione della Cgil («è di rottura») da quella della Cisl verso le quale ha mostrato interesse: «Voglio valutarla meglio». Immediata la replica di Patta: «Frattini vuole dividere il sindacato, ma noi siamo decisi a restare uniti».

Enr. Ma.

CHIUDI