NEWS
Internet,
la scuola cambia marcia
Ogni
istituto avrà facoltà di stipulare contratti con
l’operatore giudicato più conveniente
Fibra, Adsl, wireless: il ministero assegna 80
milioni di euro per l’informatizzazione
Corriere della Sera – 14 novembre 2002
Porte
aperte alla concorrenza: è questa, secondo i dirigenti
del ministero dell’Istruzione, la via per centrare gli
obiettivi fissati dai piani europei e nazionali per
l’informatizzazione della scuola. Una corsa contro il
tempo, partita anni fa e già costata un discreto
patrimonio. La méta, almeno in Italia, sembra ancora
lontana anche se, trattandosi di tecnologia, è
difficile fissare un traguardo valido una volta per
tutte. Ma con la nuova mossa, annunciata nei giorni
scorsi dal dicastero guidato da Letizia Moratti, le
scuole della Penisola si apprestano a entrare a pieno
titolo nell’era dell’accesso. Gli strumenti che
renderanno possibile la svolta sono due: una dote
importante - più di 80 milioni di euro - e una sorta di
federalismo applicato alle tecnologie. In pratica, ogni
plesso scolastico potrà stipulare accordi e convenzioni
con operatori diversi per ottenere il collegamento a
Internet più conveniente e moderno. IL PROGETTO -«Con
lo scadere, il 31 dicembre prossimo, del contratto che
da sei anni lega il mondo della scuola alla Telecom -
spiega Alessandro Musumeci, direttore generale del
servizio per l’automazione informatica e
l’innovazione tecnologica del ministero - si potrà
passare a una strategia multifornitore e sostituire gli
attuali contratti che prevedono collegamenti normali o
con linee Isdn, con collegamenti a banda larga che
potranno essere offerti da Telecom, ma anche da altri
che dispongano delle tecnologie adatte nelle diverse
aree».
Per l’attuazione del progetto, sono già disponibili
circa 81 milioni di euro per l’anno in corso.
Serviranno, appunto, a dotare tutte le scuole, dalle
elementari alle superiori (quasi 11 mila in tutta
Italia), del collegamento Adsl. Ma anche ad ammodernare
i pc attualmente in dotazione; a cablare i singoli
istituti, ove possibile con la tecnologia più in voga
del momento, quella delle wireless lan (ovvero
senza fili), che consente anche di ridurre le opere
edilizie di supporto e quindi ridurre i costi; a
utilizzare programmi opensource, come Linux, scaricabili
direttamente dalla rete. Naturalmente, il grande passo
dovrà riguardare non solo le funzioni di segreteria e
di presidenza, ma anche quelle didattiche e di
formazione. I professori potranno avere una casella di
posta elettronica a testa. E ogni istituto avrà
accesso, via Internet, alla rete Intranet del ministero.
Il piano prevede anche la creazione di reti telematiche
d’istituto, con punti d’accesso distribuiti nei vari
ambienti, dalla segreteria all’aula magna, dalla
biblioteca ai laboratori, alle aule.
Il progetto sta già suscitando gli appetiti degli
operatori, che formulano nuove offerte commerciali. «Fastweb,
per esempio - dice Musumeci - ha iniziato da tempo a
offrire gratuitamente la fibra ottica nelle città dove
questa tecnologia già esiste: Roma, Milano, Bologna,
Genova, Torino e Napoli. E in più offre agli studenti e
ai docenti l’accesso veloce al Web, da casa, con il
20% di sconto». Diverse convenzioni con le direzioni
scolastiche di Lombardia, Liguria e Lazio garantiscono
la connessione Internet a 10 Mbit/s gratuita a 240
scuole nell’hinterland milanese e a qualche decina di
istituti fra Genova e Roma. Le scuole del Piemonte e
della Val d’Aosta possono accedere a condizioni
favorevoli alla Rete unitaria della Pubblica
amministrazione: il «Servizio Universale», consente a
600 istituti di attaccarsi al «bocchettone» che porta
nelle aule l’Internet veloce. L’accordo comprende
sistemi di autenticazione e filtri per la navigazione
sicura, caselle di email per ciascuna scuola e per gli
operatori scolastici. Su richiesta, è disponibile
spazio su disco per ospitare a costo zero il sito
dell’istituto. A carico della scuola restano la linea
telefonica e il traffico, calcolato su tariffa urbana.
SPERIMENTAZIONI - Le sperimentazioni più rivoluzionarie
sono quelle in corso a Grosseto - dove si sta testando
l’accesso attraverso linea elettrica con la tecnologia
Powerline dell’Enel che consente di navigare a 4,5
Megabyte al secondo, collegando un apposito modem a
qualunque presa elettrica dell’istituto. Nell’ambito
del progetto di sperimentazione di Grosseto, Enel.it -
proprietaria di 11 mila chilometri di rete a fibre
ottiche - sta studiando un pacchetto di servizi che
consenta una migliore interazione scuola-famiglia,
servizi di comunicazione agli studenti, la formazione
specialistica dei docenti e la comunicazione
istituzionale fra centro e periferia attraverso
un’integrazione della comunicazione via satellite e
Powerline.
In alcuni piccoli comuni, infine - come Lipari - si
allestiscono collegamenti a banda larga via satellite
con diversi fornitori, primo fra tutti Ancitel.
Obiettivo di tanto fermento, arrivare al 70% di scuole
collegate a banda larga entro il 2004, dice Musumeci: «Oggi
in Italia siamo appena al 16%: ben distanti da
situazioni di eccellenza come quelle di Svezia, Olanda,
Corea, Canada o Australia. Guardando all’Europa, però,
siamo poco al di sotto dell’Inghilterra, che arriva al
20/25% e un po’ avanti rispetto alla Germania, che ha
il 15% di istituti connessi con fibra ottica».
Antonella De Gregorio
|