COLLEGIO
DEI DIRIGENTI SCOLASTICI
DELLA
PROVINCIA DI PARMA
Il
Collegio dei dirigenti della provincia di Parma,
riunito in data 26 febbraio 2003,
RILEVATO
che in occasione degli scioperi nella scuola si
evidenziano forti disagi nell’utenza;
CONSIDERATO
anche l’età degli studenti ed i problemi di
responsabilità connessi e che trattasi di una
situazione assai
problematica : si pensi alla gestione ed alla
sicurezza di bambini dai tre anni a 14 anni,
gestione difficile comunque anche negli
istituti superiori perché
si tratta pur sempre di studenti più
adulti, ma quasi nella generalità minorenni.;
ATTESO
CHE lo sciopero serve a sostenere le
Organizzazioni Sindacali (OO:SS) nella trattativa
col MIUR (Il Ministero) e che la trattativa
dipende dai termini numerici d’adesione allo
sciopero. Al MIUR interessano i dati. Quanti hanno
aderito e non se si è creato disagio nei genitori
per un’informazione parziale ed i genitori
difficilmente sanno come verranno gestiti i loro
figli, creando ansie e
legittime preoccupazioni.
VISTA
la Legge n° 146 del 1990 che recita che le
amministrazioni “sono tenute a dare comunicazione agli utenti nelle forme adeguate
almeno 5 giorni prima dell’inizio dello
sciopero”
VALUTATO
che il dirigente scolastico non può dare
l’informazione adeguata in quanto l’allegato
al CCNL (Contratto) del 26 maggio 1999 recita che
: ” i capi
di istituto inviteranno in forma scritta il
personale a rendere comunicazione volontaria
(la sottolineatura è di chi scrive)
circa l’adesione allo sciopero”.
CONSIDERATO,
quindi, che la normativa contrattuale impedisce in
qualche modo di informare le famiglie circa le
modalità del servizio scolastico in occasione
dello sciopero, in quanto appunto il personale può
non comunicare la propria adesione/non adesione
allo sciopero al capo di istituto (si veda la
comunicazione volontaria).
TENUTO
CONTO CHE il capo d’istituto (ora dirigente
scolastico) deve comunicare “sulla
base dei dati disponibili” (che
sottolineiamo di nuovo sono comunicazioni del
tutto volontarie, per cui non si può conoscere se
non alle 8 del mattino del giorno previsto per lo
sciopero chi e quanti lo faranno) almeno 5 giorni
prima dell’effettuazione dello sciopero “le
modalità di funzionamento o la sospensione del
servizio alle famiglie”;
Il
Collegio dei dirigenti della provincia di Parma
CHIEDE di
far rendere per iscritto esplicita
comunicazione circa l’adesione o meno allo
sciopero.
CHIEDE quindi di modificare la
comunicazione volontaria di adesione allo
sciopero in
esplicita
comunicazione.
In
questo modo le famiglie saranno correttamente
informate, si osserverà l’obbligo di
contemperare, nell’ambito dei servizi pubblici
essenziali l’esercizio del diritto di sciopero
rispettando i diritti della persona
costituzionalmente tutelati e l’azione di
sciopero produrrà un effetto proporzionale al
numero reale d’adesioni all’iniziativa
sindacale.
Il
servizio scolastico sarà sospeso per motivi
oggettivi in tutto o in parte, ma in un quadro di
chiarezza per tutti : famiglie, insegnanti e
dirigenti scolastici.
Il
coordinatore dei dirigenti della provincia di
Parma
Dirigente
scolastico Luciano
Allegri
- Al
Ministero dell'Istruzione, Università e
Ricerca
- Al
Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico
Regionale
- All’ARAN
- Ai
Sindacati Nazionali Cgil-Cisl-Uil Scuola,
Snals e ANP
- All’ANDIS
- Ai
Segretari Provinciali dei Sindacati della
Scuola
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