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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

COLLEGIO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI PARMA

Il Collegio dei Dirigenti Scolastici della Provincia di Parma

VISTO il Decreto del 29 novembre 2002  e già pubblicato sulla G.U. il 2 dicembre, con il quale il ministro Tremonti, per l’esercizio finanziario in corso, ha ridotto del 15% sia gli impegni di spesa, sia i pagamenti di tutte le Amministrazioni dello Stato rispetto agli attuali stati di previsione;

CONSIDERATO che per il bilancio della Pubblica Istruzione  ciò significa concretamente :

  • una quota non impegnabile di 805,4 milioni di Euro, di fatto risorse sottratte  alla scuola
  • una quota non pagabile di 1034,5 milioni di Euro , di fatto il rinvio al 2003 di una parte notevole dei pagamenti connessi ad impegni già presi;

denuncia quanto segue:

questi atti si inseriscono in una  tradizione inaccettabile per la quale, quando l’economia registra risultati positivi , alla scuola pubblica si dà ben poco e quando le casse dello Stato sono in difficoltà, molto le si toglie. Queste scelte sono in totale contraddizione con le conclamate asserzioni anche da parte governativa circa l’importanza decisiva del nostro  Sistema Formativo per le sorti del Paese  e ignorano  anche  le stesse  direttive comunitarie laddove queste  tendono a  favorire l’inserimento dei giovani nella Società della Conoscenza limitandone al massimo la dispersione.

 Questo ennesimo taglio al sistema pubblico dell’istruzione ne favorisce un obiettivo indebolimento e mina la stessa autonomia delle scuole con il sottrarre risorse essenziali già destinate  al   funzionamento didattico amministrativo, all’ aggiornamento degli insegnanti,  allo  sviluppo delle attività progettuali, all’inserimento delle fasce più deboli  e infine alla stessa sicurezza.

Si è di fronte ad una intollerabile situazione di scadimento, nella quale oltre al colpo inferto dal decreto del ministro Tremonti e al permanere di tutte le tradizionali rigidità contrattuali e giuridiche,    altri elementi  negativi sono chiaramente emersi capaci di ostacolar fortemente per la loro parte il buon funzionamento delle scuole e precisamente:

  • i ritardi nell’assegnazioni delle risorse rispetto ai tempi utili per il decollo della progettazione nelle scuole;
  • la sovrabbondanza normativa e la conseguente incertezza   emanante oggi da almeno quattro fonti: ( Stato, Regione, Direzione Statale Regionale e CSA locale) ;
  • le asfissianti procedure amministrative e contabili più adeguate a  colossi aziendali che ai  modesti bilanci delle scuole.

Consapevoli della gravità della situazione, i Dirigenti Scolastici prevedono che, in assenza di tempestivi provvedimenti, saranno inevitabilmente costretti  o a ridurre i livelli delle prestazioni  o a incrementare la quota di finanziamento delle scuole che ricade direttamente sulle famiglie.

Parma, 13 dicembre 2002

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