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Precisi
meccanismi di compensazione per il riservato, per l’
ordinario solo generici impegni
Fonte: sito web
Cgil Scuola – 8 novembre 2002
Il giorno 8-11-2002 si è tenuto il previsto
incontro tra i rappresentanti dell’Amministrazione e
le Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL Scuola Snals
Anp e Conapi
, già fissato per il 4 novembre e rinviato alla
giornata di oggi, sulla
individuazione di meccanismi compensativi
nell’espletamento del concorso riservato ai Presidi
Incaricati triennalisti.
L’Amministrazione ha comunicato che, per
quanto riguarda il concorso ordinario, nell’ambito del
bando del concorso riservato si preciserà che il
riservato è parte del più ampio concorso che prevede
in futuro l’espletamento anche dello stesso concorso
ordinario.
Per quanto concerne il concorso riservato i
rappresentanti dell’Amministrazione hanno illustrato
un’ ipotesi di lavoro che mira a coprire
i 1500 posti messi a concorso avvalendosi a tal
fine di un meccanismo di compensazione da attivare sul
piano nazionale e fra regioni.
In altri termini, sempre permanendo la libertà
di scelta da parte dei candidati della regione presso
cui fare il concorso, si consentirà a coloro che
abbiano superato il percorso selettivo e non trovino
collocazione nella regione di poter fare domanda di
collocamento in altra situazione regionale, dove si
costituirà una graduatoria aggiuntiva.
Per quanto riguarda i tempi di emanazione del
bando, l’Amministrazione ha comunicato che si rimane
ora in attesa del via libera della Corte dei Conti e del
parere del Consiglio Nazionale della Pubblica
Istruzione. Tali atti dovrebbero pervenire entro la fine
del mese di novembre.
La CGIL Scuola ha espresso le seguenti
osservazioni.
A)
Concorso riservato
E’ positivo che vengano individuati, nel percorso del
concorso riservato, meccanismi che consentano di
compensare sul piano nazionale i posti vuoti di una
regione con i vincitori privi di posto provenienti da
regioni differenti. E’ la richiesta che la CGIL Scuola
ha fin dall’inizio avanzato
e sostenuto con coerenza insieme con i Sindacati
confederali.
E’ altresì positivo che ciò venga
consentito alla fine del percorso concorsuale: si
eviteranno in tal modo casuali spostamenti dei
concorrenti fra una regione e l’altra e
si eviterà
l’obbligo alla frequenza del corso di
formazione in ambiti regionali diversi da quelli di
lavoro o da quelli desiderati. In caso contrario si
sarebbero creati seri disagi a molti concorrenti e come
conseguenza finale si sarebbe ottenuto il risultato di
lasciare vuoti molti posti messi a concorso e
senza posto molti candidati giudicati idonei.
Naturalmente occorrerà operare con
oculatezza affinché tutti concorrenti siano messi nelle
condizioni di poter disporre di un posto, una volta
superato il concorso.
A tal fine è necessario un calcolo preciso
dei posti da distribuire nelle regioni secondo le loro
reali capacità di assorbimento nell’ambito dei 1500
posti.
B)
Concorso ordinario.
Se è vero che il concorso riservato può svolgersi in
tempi anticipati e
con procedure semplificate rispetto all’ordinario,
perchè ciò è previsto dalla Legge Finanziaria 2002,
è altrettanto vero che il D.L.vo 165/2001 prevede il
contestuale bando del concorso ordinario.
Del resto, in assenza
dell’espletamento del concorso nella sua interezza,
non possono ritenersi soddisfatte le condizioni previste
dalla legge (espletamento dell’intero concorso nella
sua parte riservata e nella sua parte ordinaria) per
superare l’istituto dell’Incarico di Presidenza. Il
ritardo e la non contestualità dell’emanazione del
bando lasceranno già a partire dall’anno scolastico
2003-2004 molte centinaia di Presidenze vacanti, che non
possono essere rette a reggenza, istituto previsto in
via residuale e difficile da praticare su larga scala
per la sua onerosità a carico dei Dirigenti Scolastici
e per i suoi effetti non positivi sul piano della qualità
dell’offerta formativa.
Sulla questione del concorso ordinario,
prendendo atto, dunque, che il concorso riservato è un
atto dovuto, la CGIL Scuola ritiene del tutto aleatorio
il rinvio formale al futuro bando, perché non
sostanziato da impegni e scadenze precisi e vincolanti.
Per questo,
la CGIL Scuola, che ha presentato un ricorso al
Tar del Lazio sul ritardo nell’emanazione del bando di
concorso contro il MIUR, proseguirà nella sua
iniziativa legale e di mobilitazione in tutte le
sedi necessarie.
Roma, 8 novembre 2002
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