Rinviata la decisione sul concorso.
Istituti contrattuali non applicati. Retribuzione
accessoria per i presidi incaricati
Cgil
Scuola - 7
febbraio 2003
Il
giorno 7 febbraio 2003 si è svolto presso il MIUR
alle ore 10 l’incontro sul concorso riservato
per Dirigenti Scolastici tra le Organizzazioni
Sindacali e i rappresentanti dell’
Amministrazione, Dott. Zucaro, Dott. Pagliuso e
Dott.ssa Schietroma.
Nello stesso incontro si sono affrontate
tutte le tematiche relative alle clausole del CCNL
dell’Area V, sottoscritto il 1 marzo 2002,
rimaste finora inattuate per le lungaggini e le
lentezze dell’Amministrazione centrale e
periferica.
Sulle questioni relative, invece, alle
problematiche contrattuali del quadriennio
2002-2005, come già comunicato in precedenza,
l’Amministrazione farà un’apposita
convocazione della quale rimaniamo in attesa.
Concorso riservato: rinviata la decisione.
L’Amministrazione ha comunicato di non
essere in grado di aggiungere nulla di nuovo sul
bando di concorso perché tutta la problematica,
relativa ad una diversa distribuzione fra le
regioni dei posti a concorso, all’incremento dei
posti per le scuole con lingua di insegnamento
slovena, alla riapertura dei termini del bando
stesso, è all’esame dell’Ufficio di
Gabinetto, del Capo dei Dipartimenti e
dell’Ufficio legislativo del MIUR.
Solo dopo le decisioni assunte a questo
livello, l’Amministrazione comunicherà le sue
determinazioni. In quel momento le Organizzazioni
Sindacali saranno convocate per un confronto di
merito.
La CGIL
Scuola critica la situazione di stallo in cui la
questione è tenuta dall’Amministrazione e
ribadisce:
a)
per il concorso riservato la necessità, al
fine di tutelare i diritti di tutti, di un
allargamento del numero dei posti anche con la
previsione di assegnazione del numero di posti da
attribuire alle idoneità previste dalla legge, di
una procedura che consenta una integrale
compensazione fra le regioni con partecipazione di
ciascun concorrente nella regione di servizio,
nonché di una previsione aggiuntiva di posti
rispetto ai 1500 per le scuole con lingua di
insegnamento slovena.
b)
per il concorso
ordinario la necessità di una rapida
emanazione del bando con messa a concorso di tutti
i posti che il meccanismo oggettivo della legge
determina, senza riduzioni arbitrarie, come è
stato fatto per il concorso riservato.
A tale
proposito siamo in attesa della sentenza del Tar
del Lazio, dopo l’udienza del 13 gennaio, sulla
citazione del Ministro fatta dalla CGIL Scuola per
non aver bandito il concorso nella sua interezza
secondo le previsioni legislative. I Docenti e
Presidi Incaricati interessati possono rivolgersi
alle strutture territoriali della CGIL Scuola per
ricorrere anche individualmente contro la mancata
indizione del bando di concorso ordinario.
Istituti contrattuali del
CCNL 1 marzo 2002 ancora inapplicati
Il confronto
è proseguito su tutte le problematiche che per le
vie brevi e per iscritto la CGIL Scuola, in più
occasioni, insieme con le altre Organizzazioni
Confederali ha da tempo insistentemente posto
all’attenzione dell’Amministrazione.
Le tematiche
affrontate sono state le seguenti.
A)
Applicazione dell’articolo 36 del CCNL sulla
assicurazione e la tutela legale
L’Amministrazione
ha informato che l’indizione della gara per la
scelta della Compagnia assicuratrice è di
competenza del Ministero dell’Economia. Gli
adempimenti finora svolti da parte di quel
Ministero sono stati la compilazione di una bozza
di bando di gara e la consultazione
dell’Associazione Nazionale delle Compagnie
Assicuratrici (Ania); si è in attesa di un parere
dell’Avvocatura dello Stato, mentre si è
confermato quanto appreso in un incontro
precedente che la Corte dei Conti solleva molti
dubbi sulla utilizzabilità dei fondi dello stato
per una operazione di assicurazione di propri
dipendenti quali sono i Dirigenti Scolastici.
La CGIL
Scuola mantiene il suo giudizio estremamente
critico sulla inefficienza dell’Amministrazione
che, a quasi un anno di distanza dalla
sottoscrizione del Contratto, non è riuscita a
far fare dei significativi passi in avanti ad una
questione che non aveva altri ostacoli se non
quella della consultazione e richiesta di pareri
ai vari organismi interessati.
Sulla
questione, poi, sollevata dalla Corte dei Conti,
ci pare davvero singolare che dei fondi
contrattuali, ormai messi a disposizione per una
utilizzazione ben definita, possano essere
considerati ancora fondi dello stato:
probabilmente a qualcuno è sfuggito che la
Contrattazione è stata delegificata (D.L.vo
165/2001) e i fondi contrattuali non sono nelle
disponibilità del datore di lavoro ma delle
parti.
Rimane grave
l a situazione di stallo su di una questione che
riteniamo capitale per l’ esercizio della
professionalità dirigenziale nelle scuole.
L’Amministrazione
ha preso l’impegno, cosa che in precedenza si
era astenuta dal fare, di scrivere formalmente al
Ministero dell’Economia per chiedere una
accelerazione della procedura che porti alla
rapida conclusione di una vicenda che sta durando
troppo a lungo.
B)
Incarichi aggiuntivi di cui all’articolo 26 del
CCNL
Le
Organizzazioni Sindacali hanno fatto presente che
giace da molto tempo inevasa la richiesta all’Aran
di una interpretazione autentica circa la
estensione degli incarichi aggiuntivi da
retribuire integralmente (articolo 26 comma 1).
Inoltre,
rimane nella assoluta incertezza la modalità di
attribuzione al fondo regionale delle somme da
trattenere (il 70 o il 20 %) in ragione degli
incarichi aggiuntivi non obbligatori svolti per
l’Amministrazione o per Enti terzi.
L’Amministrazione
ha preso l’impegno di sollecitare l’Aran, che
è il soggetto competente per l’interpretazione
autentica, mentre, per le modalità di
attribuzione ai fondi regionali delle poste dovute
per gli incarichi aggiuntivi facoltativi, il MIUR
invierà una Circolare di chiarimento alle
Direzioni Regionali, dopo averne concordato i
termini con l’Ufficio Affari Economici del MIUR
C)
Inquadramenti individuali
La CGIL
Scuola e le altre Organizzazioni Sindacali hanno
fatto presente che in rare realtà regionali si è
proceduto alla definizione degli inquadramenti
individuali e comunque in nessuna regione i
Dirigenti Scolastici in servizio o in pensione
hanno percepito i conguagli del tabellare, gli
arretrati della valutazione del 1999 e del 2000,
gli aumenti dell’inflazione.
A questo
proposito l’Amministrazione centrale si farà
carico di invitare con formale Circolare le
Direzioni Regionali di procedere celermente
all’inquadramento e di comunicare alle DPT le
somme da corrispondere. Tale operazione sarà
monitorata centralmente e si farà il punto fra un
mese dopo l’invio della Circolare stessa.
D)
Retribuzione di posizione
Analogo
discorso va fatto nella Circolare per la
retribuzione di posizione.
La CGIL
Scuola, a questo proposito,
ha fatto presente che vi è il rischio
concreto, di cui si ha riscontro in fase di
interlocuzione con qualche Direzione regionale,
che alle
DPT venga comunicato l’inquadramento individuale
privo dell’emolumento corrispondente alla
retribuzione accessoria. Questo fatto porterebbe a
non corrispondere, fino alla definizione
concreta della retribuzione di posizione, nemmeno
la parte fissa dell’indennità di direzione che
ad oggi è stata, in via naturalmente
provvisoria,liquidata.
L’Amministrazione
si è, dunque, impegnata, sempre nell’ambito
della suddetta Circolare, a chiarire che fra i
tempi e le voci retributive ci deve essere
coincidenza: fatto l’inquadramento fondamentale
si corrisponderà il salario relativo con in più
la vecchia indennità di direzione di parte fissa;
fatto l’inquadramento della retribuzione di
posizione, si farà il conguaglio fra l’indennità
di direzione percepita e la nuova retribuzione di
posizione.
E)
Attuazione della legge sulla Sicurezza 626/94
La CGIL
Scuola ha sollevato la questione dell’attuazione
di una precisa clausola contrattuale del CCNL
dell’Area V relativa alla sicurezza contenuta
precisamente all’articolo 7, facendo presente
come questo passaggio contrattuale che prevede una
vera e propria trattativa trova resistenze ad
essere praticato da parte delle Direzioni
Regionali. Essa è invece materia assai importante
per i Dirigenti Scolastici che, pur essendo privi
di mezzi per operare per la sicurezza nelle
scuole, vengono chiamati a rispondere di tutto da
parte di tutti i soggetti (Ispettorati, ASL,
Vigili del Fuoco), che spesso applicano multe e
sanzioni insopportabili e ingiuste per la
Dirigenza Scolastica.
Una
assunzione di responsabilità da parte delle
Direzioni Regionali, anche in termini di
coordinamento e di individuazione delle competenze
dei vari soggetti, tramite lo strumento
contrattuale potrebbe risolvere molti problemi che
oggi assillano fortemente la Dirigenza Scolastica.
L’Amministrazione
ha chiesto un contributo di approfondimento alle
Organizzazioni Sindacali e si è impegnata a
fornire una specifica direttiva alle Direzioni
regionali perché mettano nell’agenda delle
questioni prioritarie tutta la tematica della
Sicurezza, mentre, a livello di Miur, in relazione
alla riorganizzazione del Ministero, si adopererà
per fare della sicurezza uno specifico terreno di
impegno per interventi mirati di monitoraggio e
assistenza ai territori.
F)
Diritto alla retribuzione accessoria per i Presidi
Incaricati
La CGIL
Scuola ha sollevato il problema della retribuzione
accessoria da corrispondere ai Presidi Incaricati.
La CGIL Scuola ha fatto presente, infatti, che,
come è già avvenuto per il trattamento
fondamentale, ai Presidi Incaricati va
corrisposta, in eguale misura dei Colleghi
Dirigenti Scolastici, la retribuzione di posizione
e la retribuzione di risultato.
L’analogia
è del tutto evidente: alla funzione dirigenziale
si è fatto corrispondere uno stipendio tabellare
uguale a quello dei Dirigenti Scolastici; alle
scuole inserite in una stessa fascia deve
corrispondere una uguale retribuzione di
posizione, altrimenti si creerebbe una disparità
di trattamento a fronte di eguale lavoro svolto(il
Preside Incaricato continuerebbe a percepire
l’indennità di direzione, con somma più bassa
del Collega che dirige una scuola della medesima
fascia); la stessa cosa si può sostenere per la
retribuzione di risultato.
Poiché non
vi sono fondi contrattuali per i Presidi
Incaricati, occorre naturalmente ricorrere ai
fondi dell’Amministrazione, esattamente come si
è fatto per colmare il differenziale dello
stipendio fondamentale.
L’Amministrazione
ha sostenuto che, per quanto riguarda la
retribuzione di risultato, il discorso si potrebbe
aprire una volta che i Presidi Incaricati avranno
ricevuto il nuovo incarico dopo aver superato il
colloquio di ammissione al concorso; per quanto
riguarda, invece, la retribuzione di posizione,
non essendoci fondi contrattuali previsti nel
Contratto scuola da riferire a precise clausole
contrattuali, cosa invece prevista per il
tabellare, essa non può essere retribuita.
La CGIL
Scuola ha rigettato queste argomentazioni, giacché,
come per lo stipendio base, ricorrendo
all’articolo 69 del CCNL del 1995 del Comparto
Scuola, si è potuto retribuire il differenziale
con i fondi extracontrattuali
dell’Amministrazione, allo stesso modo
attraverso l’articolo 21 del CCNL 26 maggio 1998
riguardante l’indennità di direzione si può
colmare il divario ricorrendo ai fondi
extracontrattuali dell’Amministrazione. Identico
discorso vale per la retribuzione di risultato.
Su tale
questioni saranno necessarie le opportune
iniziative qualora dovessero permanere le chiusure
oggi riscontrate da parte dell’Amministrazione.
Non
utilizzo delle Convenzioni Consip per gli acquisti
da parte delle Scuole.
A margine
del confronto, non essendo la materia questione
del tavolo contrattuale, le organizzazioni
Sindacali hanno sollevato la necessità di avere
chiarezza sull’obbligatorietà o meno
dell’utilizzo da parte delle scuole della
Convenzione Consip, a seguito dell’appprovazione
della nuova legge Finanziaria.
La CGIL
Scuola ha fatto presente che nell’incontro del
22 gennaio, ma anche in precedenti incontri, a
livello interlocutorio l’Amministrazione ha
sostenuto la non obbligatorietà per le scuole, ma
che l’Ufficio di Contabilità del MIUR avrebbe
comunque fatti un passo chiarificatore preso il
Ministero dell’Economia. Questo passo non è
stato fatto e nel frattempo i revisori dei Conti
sostengono la tesi contraria, cioè
dell’obbligatorietà per le scuole
dell’utilizzo della tabella Consip.
La CGIL
Scuola, insieme alle altre Organizzazioni
Sindacali, ha comunque ricordato che la Circolare
apparsa sulla intranet del MIUR del 9 gennaio a
questo proposito sostiene la tesi della non
obbligatorietà per le scuole. In mancanza di
nuove direttive, questa rimane l’unica posizione
ufficiale valida comunicata alle scuole.
Roma. 7 febbraio
2003
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