Incontro
al Miur sul concorso per dirigenti scolastici
Fonte:
sito web Cgil Scuola - 31 gennaio 2003
Alle
ore 9 del 31 1 2003 si è svolto presso il Miur il
previsto incontro sul concorso riservato, come
sollecitato anche da una lettera inviata da
CGIL CISL UIL Scuola e Snals a cui era già
seguito il confronto del 22 gennaio u.s..
L’Amministrazione,
rappresentata dal Dott. Zucaro, ha esposto le
seguenti argomentazioni.
a)
L’Amministrazione,
nel fare una valutazione più attenta
dei meccanismi concorsuali,
è pervenuta alla consapevolezza che, a
causa della dimensione regionale del percorso e
delle assegnazione delle quote dei posti, si può
correre il rischio di attribuire all’incirca
solo1200 posti.
b)
Esiste
il problema, fondato, sollevato dalla CGIL Scuola
del Friuli alla Direzione generale della Regione,
e che il Miur non aveva preso in considerazione,
di un aumento di posti relativi alle scuole con
lingua di insegnamento slovena, che tuttavia
debbono essere recuperati sempre nell’ambito dei
1500 posti autorizzati dal DPR.
c)
Quanto
sopra (correzione del meccanismo al fine di
assegnare il maggior numero di posti e revisione
in aumento per le scuole con lingua di
insegnamento slovena) richiede la necessità di
rivedere le modalità
di assegnazione della quota di
maggiorazione del 10% alle varie Regioni
ridistribuendolo in questi termini: sottrazione
della quota di maggiorazione alle Regioni dove il
numero dei concorrenti risulta inferiore al numero
dei posti assegnati e attribuzione alle Regioni
con situazione inversa.
d)
Tutto
ciò comporta l’apertura dei termini del bando e
l’ammissione al concorso dei Presidi Incaricati
che maturano nell’anno in corso il requisito del
triennio di incarico. Questi ultimi, secondo
l’Amministrazione, si aggirerebbero attorno al
centinaio (dato incompleto e da verificare);
e)
Coloro
i quali hanno presentato già domanda possono,
sulla base del nuovo bando,ritirare la domanda da
una Regione per presentarla ad un’altra.
f)
Al
periodo di formazione possono partecipare, senza
con ciò intaccare il numero dei posti, quei
Presidi di ruolo che non hanno potuto partecipare
per motivi di forza maggiore (malattia o incarichi
amministrativi e parlamentari) al corso di
formazione del 1999-2000 per l’acquisizione
della qualifica dirigenziale. Un apposito Decreto
ne regolerà l’ammissione.
La
CGIL Scuola ha sostenuto quanto segue.
La
situazione in cui ci troviamo, va ricordato, è la
conseguenza delle seguenti scelte sbagliate da
parte del Governo:
a)
l’inaccettabile
e inspiegabile rifiuto del Governo di bandire il
bando di concorso nella sua interezza, sia nella
parte riservata sia nella parte ordinaria;
b)
l’
altrettanto inaccettabile e inspiegabile
individuazione di soli 1500 posti per il
riservato, quando l’esigenza delle scuole nel
triennio ammonta a circa 4000 posti da dividere a
metà fra il riservato e l’ordinario e quando il
numero va individuato sulla base di un calcolo
oggettivo dettato dalla legge;
c)
la
incredibile perdita di tempo del Governo nella
stessa indizione del bando, quando le condizioni
per l’indizione vi erano già a giugno del 2001
e quando la legge Finanziaria 2002, varata nel
dicembre 2001, aveva perfino accorciato i tempi
per facilitare lo svolgimento del concorso.
d)
la
testardaggine governativa nell’opporsi al
meccanismo della compensazione fra regioni e
settori formativi, proprio per evitare il pericolo
di non assegnare i posti, che la CGIL Scuola
insieme con gli altri Sindacati confederali aveva
sempre proposto e che lo stesso Parlamento aveva
unanimemente raccomandato nel dicembre 2001.
Le
proposte della CGIL Scuola
Ciò premesso, al fine di corrispondere alle
esigenze delle scuole (coprire il maggior numero
di posti) e al fine di corrispondere alle esigenze
degli aspiranti Presidi Incaricati,
considerato che oggi l’Amministrazione
riconosce il deficit del meccanismo che così
congegnato lascerebbe quasi 300 posti su 1500
senza vincitori (cosa che abbiamo da sempre
denunciato), nel concorso riservato occorre:
a)
rideterminare
in aumento il numero dei posti , includendo anche
la quota aggiuntiva degli idonei previsti dalla
legge (considerato il gran numero di posti vacanti
a disposizione);
b)
prevedere
la revisione della quota dei posti per le scuole
con lingua di insegnamento slovena, che per la
CGIL Scuola debbono essere aggiuntivi rispetto ai
1500 posti messi a concorso;
c)
permettere
l’accesso al corso di formazione nella regione
di servizio senza sbarramenti e senza condizioni,
perché comunque ogni altra misura, anche quella
oggi proposta dall’Amministrazione, non
garantirebbe dall’esclusione
una certa quota di aspiranti;
d)
consentire
la compensazione integrale dei vincitori fra le
Regioni.
Su
queste basi, che consentono di salvaguardare i
diritti di tutti, la CGIL Scuola è disponibile a
proseguire il confronto.
Per
quanto riguarda il concorso ordinario, esso va
indetto subito. A tal fine, per iniziativa della
CGIL Scuola, il 13 gennaio al Tar del Lazio
si è svolto il dibattimento in cui i legali della
CGIL hanno sostenuto l’obbligo di legge per il
Ministro Moratti di indire anche il concorso
ordinario. I Docenti aspiranti interessati possono
rivolgersi alle strutture territoriali della CGIL
Scuola per presentare anche ricorsi individuali.
La
riunione di prosecuzione del confronto (per una
maggiore chiarezza l’Amministrazione si è
impegnata a fornire dati più precisi relativi al
numero delle domande presentate e al numero dei
triennalisti in corso di maturazione del triennio,
chiedendo alle Direzioni Regionali un nuovo più
efficace monitoraggio)è stata aggiornata a lunedì
3 febbraio 2003.
Roma,
31 gennaio 2003
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