Trattativa sulla valutazione confronto
su assicurazione e altro
Cgil
Scuola - 3
febbraio 2003
Il
giorno 3 febbraio 2003 si è svolto presso il MIUR
il previsto incontro di trattativa sulla
valutazione dei Dirigenti Scolastici e di
confronto sugli istituti contrattuali rimasti
ancora inapplicati (assicurazione, inquadramenti,
incarichi aggiuntivi, 626 ecc).
La proposta
dell’Amministrazione sulla valutazione dei
Dirigenti Scolastici
Il
Dottor Zucaro, affiancato dal Dottor Pagliuso,
dalla Dottoressa Schietroma e dall’Ispettrice
Borrelli ha introdotto l’argomento relativo alla
valutazione, specificando che è intenzione
dell’Amministrazione giungere comunque ad una
ipotesi di valutazione a partire dall’anno in
corso in via transitoria
e arrivare ad una valutazione a regime per
l’anno scolastico 2003-2004.
In
sintesi la proposta dell’Amministrazione
prevede, secondo uno studio elaborato
dall’Università della Bicocca di Milano e
validata dall’Invalsi, due fasi.
La
prima, riferita all’anno in corso, dovrebbe
basarsi su di una autovalutazione del Dirigente
Scolatico: entro giugno 2003 il Dirigente
Scolastico invierà alla Direzione Regionale una
documentazione con i dati relativi al proprio
incarico e al contesto scolastico, un piano
d’azione su sei campi di attività corredato
ciascuno da tre obiettivi di miglioramento
individuati dal DS stesso, una autovalutazione.
Tutto ciò utilizzando uno schema strutturato
inviato dall’Amministrazione.
La
valutazione di prima istanza dovrebbe essere
affidata ad un valutatore individuato dal
Dirigente regionale che curerà la valutazione di
40 DS. Il valutatore potrà chiedere integrazioni
documentali e potrà interloquire se necessario
col valutato. La valutazione si conclude con
l’attribuzione di uno dei tre livelli proposti:
da migliorare, apprezzabile, eccellente; la
retribuzione di risultato è commisurata a questi
tre livelli. Alla valutazione “da migliorare”
dovrebbe seguire azioni di assistenza e sostegno
nei confronti del DS da parte
dell’Amministrazione (Ispettori).
Una
eventuale valutazione negativa farebbe scattare le
procedure di approfondimento con la valutazione di
altri due esperti che affiancano il valutatore di
prima istanza.
La
seconda fase, riferita all’a.s. 2003-2004,
dovrebbe partire con una prima scadenza al 30
ottobre 2003, data entro cui il DS dovrebbe
inviare alla Direzione Regionale, al fine di
costituire un fascicolo personale:-un piano di
azione 2003-2004;
- il POF;
-due relazioni, una a consuntivo 2002-2003
e una a preventivo 2003-2004, sulla
attività formativa, organizzativa,
amministrativa (relazione per il Consiglio di I.)
- il
Programma Annuale
- la
relazione del Collegio dei Revisori
Il
valutatore di prima istanza deve fare almeno una
visita in situazione.
Il DS
entro la fine dell’anno scolastico presenterà
la sua autovalutazione. Il valutatore valuterà e
sottoporrà il tutto per la valutazione finale al
Direttore regionale. I livelli di giudizio sono i
tre già menzionati per la valutazione dell’anno
in corso.
A
conclusione degli interventi delle varie
Organizzazioni Sindacali presenti, il Dottor
Zucaro ha espresso l’intenzione di pervenire
ad una valutazione già a partire
dall’anno in corso, ha sottolineato la necessità
di attribuire la retribuzione di risultato da
quest’anno, ha ritenuto meritevole di
riflessione l’ipotesi di pervenire già a
partire da quest’anno ad una valutazione
sperimentale su base volontaria fra le cui
conseguenze si preveda anche l’ attribuzione di
un beneficio
differenziato. Ha precisato che è importante
pervenire alla costruzione di uno strumento
valutativo a regime che passi attraverso un gruppo
di lavoro che utilizzi il tempo di sei mesi che
precede l’inizio dell’anno prossimo. Ciò al
fine di preparare i valutatori, preparare gli
stessi DS, attivare l’Amministrazione periferica
che deve gestire tutta la procedura, predisporre
uno strumento che preveda esiti professionali su
tre livelli con corrispondenti esiti economici
differenziati.
Le osservazioni e le proposte
della CGIL Scuola
La
CGIL Scuola ha sostenuto le seguenti posizioni.
La
valutazione dei Dirigenti Scolastici ha
implicazioni troppo serie ed importanti sulla
professionalità del personale per essere
affrontata in maniera affrettata, con strumenti
poco meditati e gestiti da valutatori impreparati
ed improvvisati.
Condizione
fondamentale comunque rimane la stretta osservanza
dei principi
e delle procedure definite nel Contratto
dell’Area V: conoscere i criteri all’inizio
dell’anno, conoscere gli obiettivi generali e
specifici assegnati, realizzare la partecipazione
del valutato attraverso colloqui diretti, evitare
valutazioni meramente cartacee, finalizzare le
procedure al miglioramento delle prestazioni del
Dirigente Scolastico ecc.
D’altra
parte dallo studio della Bicocca, che la CGIL
Scuola ha chiesto di conoscere di prima mano, si
desume, per come ci è stato presentato
dall’Amministrazione, che una buona valutazione
si realizza con almeno tre colloqui diretti fra
valutatore e valutato.
Per
l’anno scolastico 2002-2003 non esiste
nessuna delle condizioni previste
dal Contratto. Pertanto la valutazione non
si può svolgere. Una possibile valutazione per
l’anno in corso potrebbe avvenire solo dietro la
presentazione di una libera relazione a spazio
limitato (due pagine) con descrizione delle
attività e dei risultati realizzati: l’esito
professionale non potrebbe che essere binario
(positivo/negativo) e l’esito retributivo –
per la valutazione positiva - non potrebbe essere
altro che eguale
per tutti.
Per
l’anno scolastico 2003-2004 occorre
valorizzare in modo propositivo il tempo che ci
separa dal suo inizio per un confronto nel merito
degli strumenti da utilizzare, per preparare i
valutatori e gli stessi valutati, per definire in
modo omogeneo gli obiettivi di prestazione, per
creare le condizioni di una sperimentazione che
approdi ad una proposta per una buona valutazione,
condivisa e partecipata da parte di tutta la
categoria. Nel corso della fase sperimentale, che
dovrà durare fino alla sottoscrizione del nuovo
Contratto, la valutazione non può avere comunque
esiti economici differenziati. La sperimentazione
implica, infatti, che essa venga fatta con la
finalità di “testare” lo strumento e non di
“giudicare” il Dirigente. Tutto ciò almeno
fino a quando non saranno messi sul piatto dei
fondi adeguati per retribuire il risultato: oggi
qualsiasi differenziazione si basa su di una
possibile retribuzione di
circa 700 euro di media. Tale situazione,
peraltro, è dovuta al fatto che nella Legge
Finanziaria il Governo non ha stanziato i
necessari fondi per il Contratto dei DS 2002-2005,
cosa che avrebbe dato altro tono e spessore alla valutazione. L’esito retributivo
di oggi è, invece, davvero cosa insignificante e
diventerebbe insostenibile se fosse addirittura
differenziato.
La
riunione si è conclusa sul punto specifico della
valutazione con l’impegno, da parte
dell’Amministrazione, di riflettere sulle
proposte avanzate, di consegnare alle
Organizzazioni Sindacali del testo della Bicocca,
come proposto dalla CGIL Scuola, e di riconvocare
un incontro quanto prima per la ripresa del
confronto.
Applicazione
istituti contrattuali CCNL 2000-2001
Sulle
altre questioni che il tavolo avrebbe dovuto
affrontare, relative agli istituti contrattuali
dell’Assicurazione (articolo 36), degli
incarichi aggiuntivi (articolo 26), della
sicurezza 626/94, degli inquadramenti individuali
e della retribuzione di posizione, della
retribuzione accessoria dei Presidi Incaricati, si
è convenuto di costituire un apposito
tavolo permanente di confronto per fare il
punto ogni volta che sarà necessario con
l’Amministrazione. Il prossimo incontro sarà
convocato a breve.
Nel
frattempo, sull’Assicurazione abbiamo appreso
che la Corte dei Conti avrebbe sollevato dei dubbi
pesanti sulla utilizzabilità del fondo specifico
contrattuale rispetto a particolari rischi
amministrativi. Abbiamo a questo proposito
espresso un giudizio negativo sulle lungaggini che
stanno affliggendo l’attuazione di questa
particolare clausola contrattuale, ritenendo
inaudito che si abbia ad eccepire sulla
utilizzazione dei fondi che sono nelle
disponibilità del Contratto e dunque non gravanti
sulle casse dello Stato.
Roma,
3 febbraio 2003
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