Contratto
scuola: vogliamo il contratto non
improvvisazioni sulla carriera degli
insegnanti
Comunicato
stampa di Enrico Panini
Fonte:
sito web Cgil Scuola - 23 aprile 2003
Nella giornata di oggi abbiamo chiesto formalmente
il ritiro della proposta presentata dall’Aran,
e che non è mai stata oggetto di confronto con i
sindacati, relativa alla definizione di una
carriera per i docenti basata sui livelli di
apprendimento degli allievi.
Il raggiungimento dei migliori livelli di
apprendimento degli allievi rappresenta la ragione
dell’impegno di tutti gli insegnanti italiani.
Non condividiamo nel modo più assoluto che
risultati che sono il frutto di un lavoro
collegiale possano produrre percorsi di carriera
individuali.
Abbiamo chiesto il ritiro dell’ipotesi Aran, per
evitare discussioni inutili, ed abbiamo proposto
che si individui un percorso che porti ad avere,
per il prossimo biennio contrattuale, una ipotesi
discussa, condivisa, e le risorse economiche
conseguenti per realizzarla.
Per noi è evidente che qualsiasi proposta di parte
sindacale non potrà che essere il frutto di
un’ampia e capillare consultazione di tutta la
categoria.
Roma, 23 aprile 2003
23
aprile ... incontro all’Aran sulla normativa
docenti
Nel pomeriggio è ripreso il
confronto all’Aran sulla parte riguardante i
docenti.
Le OO.SS. presenti, con
specifiche argomentazioni, hanno ribadito il loro
rifiuto alla concentrazione di poteri sul
dirigente scolastico, togliendo competenze che
al momento sono del collegio docenti ( vedi in
modo particolare l’individuazione delle
cosiddette Funzioni Obiettivo). Il metodo di
lavoro adottato nella sessione pomeridiana è
stato un po’ confuso: trattandosi di argomenti
fra loro anche diversi sarebbe stato preferibile
affrontare un singolo istituto alla volta.
Nel suo intervento il segretario
generale della
Cgil scuola ha, in particolare, chiesto
la cancellazione di:
q
quelle parti che non riguardano
espressamente ed esclusivamente i soggetti
destinatari del Contratto, docenti e Ata, essendo
questa la finalità di questo strumento e non
altre;
q riferimenti alla “ carriera professionale” che, secondo la piattaforma unitaria, è rinviata
ad una successiva fase di approfondimento e
confronto con la categoria;
q qualsiasi riferimento alle Regioni, che non hanno
alcuna competenze in materia.
Per quanto riguarda l’orario,
vanno ben distinte le attività obbligatorie da
quelle non obbligatorie, definite le relative
remunerazioni, che non possono vedere una
retribuzione inferiore rispetto all’ora di
insegnamento; così come vanno chiarite le loro
fonti di finanziamento, non potendosi pensare di
ricorrere al Fondo, che rischia di essere
prosciugato per finalità diverse da quelle
proprie.
Ma il Fondo dove è, dove va a
finire? È la domanda che è rimasta inevasa
finora, di cui si vorrebbe avere informazioni un
po’ più circostanziate, ma l’Aran ad oggi non
pare in grado di darne.
Sulle funzioni strumentali, il
coro, negativo rispetto all’impostazione data
nella Bozza,
è stato unanime.
Insomma l’elenco delle
richieste di cancellazione, correzioni,
integrazioni di questa parte è lungo, in tutti i
casi molto critico rispetto alle proposte
avanzate, perché è la filosofia ispiratrice che
non è per noi condivisibile. L’Aran, a
conclusione anche
dei lavori pomeridiani, ha preso atto delle
“osservazioni” presentate, dichiarando di
averne compreso il senso. Nel merito delle sue
controproposte attendiamo per i prossimi giorni.
Roma, 23 aprile 2003
23
aprile ... incontro all’Aran sulle relazioni
sindacali
La mattinata si è aperta sul capitolo relativo alle
relazioni sindacali , un punto buio nella ultima
bozza di articolato predisposta sulla base delle
indicazioni del Ministro Moratti.
Una manciata di articoli con un chiaro obiettivo:
cancellare la storia delle relazioni sindacali e
della contrattazione dalla scuola. Per raggiungere
questo obiettivo l’Aran ha dovuto ignorare
quello che in altri contratti, per esempio quello
degli statali appena concluso, è stato confermato
e potenziato: il livello contrattuale integrativo.
Il testo, tra l’altro, appare anche in
contraddizione palese con l’atto di indirizzo
che ha aperto
la negoziazione
e rappresenta la scuola come un un comparto
in cui le regole della contrattazione, definite in
più leggi ed accordi, perdono valore e sostanza.
L’opposizione netta alla “ sterilizzazione
delle RSU” è stata affermata da tutte le
OOSS presenti.
L’abrogazione dell’impostazione attuale sia dei
livelli contrattuali che delle materie da trattare
ai vari livelli, ha rappresentato il punto di
partenza delle osservazioni della Cgil scuola.
Il ripristino integrale del testo normativo in vigore rappresenta infatti il punto di
partenza per migliorare e rendere più efficiente
la contrattazione di scuola che costituisce uno
strumento capace di dare forza all’autonomia e
di impostare con trasparenza e rigore una
organizzazione del lavoro condivisa.Perciò
vogliamo rafforzare nel CCNL tutte le norme che
permetteranno di far arrivare direttamente alle
scuole le risorse che sono alla base della
contrattazione di istituto. Vincolare la
possibilità di spesa della scuola alla avvenuta
contrattazione è un punto dirimente per risolvere
molte delle difficoltà che insorgono,Questo
principio era stato accolto dall’Aran già a
dicembre ed oggi è scomparso.
Il lungo
elenco di osservazioni
(articolo per articolo e comma per comma)
che non vi raccontiamo per brevità aspetta le
risposte della delegazione ARAN.
Roma, 23 aprile 2003
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