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CIDA
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Fonte:
sito web ANP – 26 settembre 2002
La Cida a Palazzo Chigi
per la Legge Finanziaria 2003
Il 25 settembre una rappresentanza della Cida ha
partecipato a Palazzo Chigi all'incontro Governo - Parti
sociali sulla manovra finanziaria del Governo per il
2003.
Il Presidente del Consiglio ha anticipato i contenuti
del disegno di legge finanziaria 2003: sarà composto da
31 articoli e ammonterà a 20 miliardi di euro;
l'inflazione programmata resta all'1,4% mentre la
crescita è prevista al 2,2%.
Lunedì 30 settembre il Consiglio dei Ministri varerà
definitivamente il disegno di legge finanziaria.
Accanto ad esso il Governo dovrebbe emanare
(contemporaneamente o subito dopo) un disegno di legge
collegato diretto al rilancio dell'economia attraverso
la leva dei consumi.
Dei 20 miliardi complessivi sono previsti 8 miliardi dai
tagli sulla spesa, 8 miliardi dal concordato fiscale e 4
miliardi dalle cartolarizzazioni.
Tra le misure anticipate, circa i tagli alla spesa nel
Pubblico impiego si applicherà il blocco delle
assunzioni e il ricorso alla mobilità, le riduzioni per
i Ministeri del 10% delle spese e un forte taglio ai
trasferimenti alle regioni ed enti locali. Per quel che
riguarda la scuola i tagli saranno molto pesanti per
docenti e personale Ata) come anche per la sanità
(revisione del prontuario farmaceutico, riduzione dei
giorni di degenza).
Quanto alle dismissioni il Governo ha spiegato che le
cartolarizzazionni coinvolgeranno non solo gli immobili
ma anche i crediti finanziari.
Sul piano fiscale la finanziaria potrebbe prevedere un
vero e proprio condono fiscale e un concordato
preventivo triennale destinato alle imprese; inoltre
durante la discussione in Parlamento della finanziaria
si valuterà l'opportunità di concedere anche un mini
condono edilizio.
Al termine dell'incontro Governo Parti sociali il
Ministro dell'Economia e quello del Lavoro hanno
dichiarato che la finanziaria non prevederà alcun
taglio alle pensioni.
Resta da capire quali misure contenute attualmente nella
delega previdenziale saranno stralciate e inserite nel
testo definitivo del disegno di legge finanziaria che,
ricordiamo, sarà approvato lunedì 30 settembre.
Via libera al Senato per
la delega sull'occupazione
La legge delega sull'occupazione è stata approvata dal
Senato e ora continuerà il suo iter alla Camera. Dopo
l'approvazione definitiva il governo avrà un anno per
emanare uno o più decreti per riformare il mercato dei
lavoro.
Ecco che cosa prevede il ddl 848
MERCATO DEL LAVORO. II provvedimento punta a
creare un sistema, una sorta di "borsa del
lavoro", dove possano più facilmente incontrarsi
domanda e offerta. Si punta ad un rapido decollo di
servizi privati all'impiego che affianchino il sistema
pubblico; sarà realizzato anche un sistema informativo
del lavoro.
FORMAZIONE. Verrà instaurato un collegamento tra
formazione continua e sussidi in caso di disoccupazione
per sostenere chi cerca davvero lavoro, disincentivando
invece comportamenti passivi.
PART TIME. II ddl vuole introdurre nuove
tipologie contrattuali ad orario modulato, per dare il
modo di conciliare i tempi della famiglia e
dell'apprendimento con i tempi di lavoro. In particolare
si vuole favorire la diffusione del lavoro a tempo
parziale (solo 8% in Italia contro il 18% della media Ue
e il 41% dell'Olanda).
NUOVE TIPOLOGIE. Non più solo lavoro interinale:
la flessibilità diventa più articolata e il ddl parla
di nuove tipologie contrattuali come il lavoro a
chiamata, il lavoro occasionale, il leasing di
manodopera. Quest'ultimo istituto, per esempio, prevede
che agenzie specializzate possano fornire manodopera a
carattere continuativo e a tempo indeterminato, e dunque
non solo a termine come nel caso del lavoro in affitto.
COLLABORAZIONI. Niente più co.co.co
(collaboratori coordinati e continuativi) se di fatto
sono invece dei dipendenti; il ricorso a questa
tipologia contrattuale sarà permesso solo in caso di
lavoro autonomo.
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