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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS

CIDA FAX

Fonte: sito web ANP – 26 settembre 2002

La Cida a Palazzo Chigi per la Legge Finanziaria 2003
Il 25 settembre una rappresentanza della Cida ha partecipato a Palazzo Chigi all'incontro Governo - Parti sociali sulla manovra finanziaria del Governo per il 2003.
Il Presidente del Consiglio ha anticipato i contenuti del disegno di legge finanziaria 2003: sarà composto da 31 articoli e ammonterà a 20 miliardi di euro; l'inflazione programmata resta all'1,4% mentre la crescita è prevista al 2,2%.
Lunedì 30 settembre il Consiglio dei Ministri varerà definitivamente il disegno di legge finanziaria.
Accanto ad esso il Governo dovrebbe emanare (contemporaneamente o subito dopo) un disegno di legge collegato diretto al rilancio dell'economia attraverso la leva dei consumi.
Dei 20 miliardi complessivi sono previsti 8 miliardi dai tagli sulla spesa, 8 miliardi dal concordato fiscale e 4 miliardi dalle cartolarizzazioni.
Tra le misure anticipate, circa i tagli alla spesa nel Pubblico impiego si applicherà il blocco delle assunzioni e il ricorso alla mobilità, le riduzioni per i Ministeri del 10% delle spese e un forte taglio ai trasferimenti alle regioni ed enti locali. Per quel che riguarda la scuola i tagli saranno molto pesanti per docenti e personale Ata) come anche per la sanità (revisione del prontuario farmaceutico, riduzione dei giorni di degenza).
Quanto alle dismissioni il Governo ha spiegato che le cartolarizzazionni coinvolgeranno non solo gli immobili ma anche i crediti finanziari.
Sul piano fiscale la finanziaria potrebbe prevedere un vero e proprio condono fiscale e un concordato preventivo triennale destinato alle imprese; inoltre durante la discussione in Parlamento della finanziaria si valuterà l'opportunità di concedere anche un mini condono edilizio.
Al termine dell'incontro Governo Parti sociali il Ministro dell'Economia e quello del Lavoro hanno dichiarato che la finanziaria non prevederà alcun taglio alle pensioni.
Resta da capire quali misure contenute attualmente nella delega previdenziale saranno stralciate e inserite nel testo definitivo del disegno di legge finanziaria che, ricordiamo, sarà approvato lunedì 30 settembre.

Via libera al Senato per la delega sull'occupazione
La legge delega sull'occupazione è stata approvata dal Senato e ora continuerà il suo iter alla Camera. Dopo l'approvazione definitiva il governo avrà un anno per emanare uno o più decreti per riformare il mercato dei lavoro.
Ecco che cosa prevede il ddl 848
MERCATO DEL LAVORO. II provvedimento punta a creare un sistema, una sorta di "borsa del lavoro", dove possano più facilmente incontrarsi domanda e offerta. Si punta ad un rapido decollo di servizi privati all'impiego che affianchino il sistema pubblico; sarà realizzato anche un sistema informativo del lavoro.
FORMAZIONE. Verrà instaurato un collegamento tra formazione continua e sussidi in caso di disoccupazione per sostenere chi cerca davvero lavoro, disincentivando invece comportamenti passivi.
PART TIME. II ddl vuole introdurre nuove tipologie contrattuali ad orario modulato, per dare il modo di conciliare i tempi della famiglia e dell'apprendimento con i tempi di lavoro. In particolare si vuole favorire la diffusione del lavoro a tempo parziale (solo 8% in Italia contro il 18% della media Ue e il 41% dell'Olanda).
NUOVE TIPOLOGIE. Non più solo lavoro interinale: la flessibilità diventa più articolata e il ddl parla di nuove tipologie contrattuali come il lavoro a chiamata, il lavoro occasionale, il leasing di manodopera. Quest'ultimo istituto, per esempio, prevede che agenzie specializzate possano fornire manodopera a carattere continuativo e a tempo indeterminato, e dunque non solo a termine come nel caso del lavoro in affitto.
COLLABORAZIONI. Niente più co.co.co (collaboratori coordinati e continuativi) se di fatto sono invece dei dipendenti; il ricorso a questa tipologia contrattuale sarà permesso solo in caso di lavoro autonomo.

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