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Finanziaria
2002: convocazione al MIUR
le richieste dell'Anp per il contratto 2002-2005
Fonte:
sito web ANP - 26 settembre 2002
I Segretari Generali delle OO.SS. del Comparto Scuola
e dell'Area V sono stati convocati per discutere le
ipotesi contenute nella Bozza di Finanziaria che il
Governo è intenzionato a varare.
In quella sede l'Anp ribadirà la richiesta e la
quantificazione delle risorse necessarie per
l'equiparazione del trattamento accessorio della
dirigenza scolastica alla dirigenza delle altre
pubbliche amministrazioni come già
richiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri, al
Ministro del Tesoro e dell'Economia, al Ministro
dell'Istruzione lo scorso 13 luglio 2002.
Si riporta la convocazione.
Vcg/Rossi
Prot.n.11340/MR
Roma, 29.9.02
Ai Segretari
Generali
CGIL SCUOLA
CISL SCUOLA
UIL SCUOLA
CONFSAL SNALS
GILDA UNAMS
CIDA ANP
Al Capo del Dipartimento per i Servizi nel Territorio e
per lo Sviluppo dell'Istruzione
Al Capo Servizio degli Affari Economici e Finanziari
LORO SEDI
OGGETTO: Ipotesi contenute nella Bozza di Finanziaria
2003 - Convocazione.
Le SS.LL. sono invitate a partecipare alla riunione
con il Ministro che si terrà il giorno 1 ottobre 2002,
alle ore 17.30, presso la sede del MIUR di viale
Trastevere, nel Salone del Consiglio di Amministrazione,
sull'argomento indicato in oggetto.
D'Ordine del
Capo di Gabinetto
F.to il Vice Capo di Gabinetto
(Nicola Rossi)
13
luglio 2002
DPEF
Risorse per il rinnovo del CCNL dei dirigenti dell'Area
V
Si riporta di seguito una lettera del Presidente
dell'ANP indirizzata al Presidente del Consiglio dei
Ministri ed ai Ministri dell'Economia e dell'Istruzione,
relativa alle risorse necessarie per il contratto
2002-2005 dell'Area V.
Roma, 12 luglio 2002
Al Presidente
del Consiglio dei Ministri
On. Silvio Berlusconi
Al Ministro del Tesoro e dell'Economia
On. Giulio Tremonti
Al Ministro dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca
dott.ssa Letizia Brichetto Moratti
LORO SEDI
Oggetto: Documento di
programmazione economica e finanziaria 2003-2006.
Risorse per il rinnovo del CCNL dei dirigenti dell'area
V (scuole).
Questa Associazione
Nazionale Presidi e Direttori didattici - la più
rappresentativa dei dirigenti dell'area V - ha già
ripetutamente portato all'attenzione delle SS.LL. la
questione delle risorse finanziarie da destinare al
rinnovo contrattuale dei dirigenti delle scuole per il
periodo 2002-2003.
Già nella nota
del 23 maggio, poi ripresa in quella più recente
del 22 giugno (che entrambe si allegano), era stata
rappresentata con chiarezza la necessità che la
previsione di massima di tali risorse - sia pure sotto
forma di linea di tendenza - fosse inserita nel
Documento di programmazione economica e finanziaria per
il 2003-2006, in modo da porre le premesse per gli
opportuni stanziamenti da iscrivere successivamente
nella legge finanziaria.
Tale richiesta discende direttamente dagli impegni
assunti dal presente Governo nel contesto del III Atto
di indirizzo per la conclusione del CCNL dei dirigenti
delle scuole, laddove é indicato con chiarezza che
"la stretta correlazione tra gli obiettivi di
valorizzazione degli istituti normativi ed economici dei
dirigenti in oggetto ed il processo di attuazione
dell'autonomia scolastica implica l'armonizzazione
della struttura retributiva di tali dirigenti con quella
dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato".
Tale armonizzazione non potrebbe ovviamente realizzarsi
a risorse costanti e neppure con il modesto incremento
del 5,56% concordato con le parti sociali nell'accordo
di febbraio scorso.
Ora che il testo del Dpef è noto, questa Associazione
ha il rammarico di non rinvenirvi alcuna traccia di
quell'impegno, neppure a livello di linee di tendenza
per l'azione politica del Governo in materia di rinnovi
contrattuali e di valorizzazione dell'autonomia delle
scuole attraverso il consolidamento della loro dirigenza
nel confronto con quelle delle altre amministrazioni.
Si vuole ritenere tale omissione come un incidente
redazionale solo provvisorio, destinato ad essere
superato nei successivi atti di programmazione e di
impegno della spesa. In caso contrario, l'Anp-CIDA
dovrebbe esprimere pubblicamente e con grande chiarezza
il suo giudizio negativo e trarne tutte le conseguenze
necessarie sul piano dell'azione sindacale e del
contrasto alle politiche governative in materia di
istruzione.
Giorgio
Rembado
Presidente nazionale Anp
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