Cresce
il sistema delle autonomie
Siglato un importante protocollo d'intesa
fra l'Anp e l'Unione delle Province d'Italia
Fonte:
sito web ANP – 26 giugno 2003
E'
stato siglato ieri il secondo
protocollo d'intesa fra l'Anp e l'UPI (Unione
delle Province d'Italia). Il primo risaliva al
1994 e riguardava soprattutto la gestione, secondo
criteri condivisi, degli edifici scolastici e del
personale ATA dipendente in quel tempo dagli Enti
Locali.
A distanza di quasi dieci anni – ed in un quadro
normativo profondamente mutato – quell'accordo
è stato completamente riscritto, portando
l'attenzione sul terreno dei nuovi compiti degli
Enti Locali e delle scuole nel contesto generale
del decentramento amministrativo e dell'autonomia.
Due i punti di maggiore rilevanza politica
dell'accordo:
- Anp e UPI si danno reciprocamente atto della
loro qualità di rappresentanti di realtà
associative di rilevanza nazionale: ed in
questa veste decidono di agire congiuntamente per
il perseguimento dei nuovi obiettivi di sistema
che richiedono la collaborazione di scuole ed enti
locali;
- l'UPI si impegna a riconoscere uno status
di interlocutore privilegiato alle associazioni
delle scuole autonome. Come è noto, l'Anp ha
creduto da sempre in questo strumento
organizzativo, in quanto premessa per conferire al
sistema delle scuole autonome una dimensione
politica ed istituzionale utile a favorire il
dialogo con gli altri soggetti collettivi. E'
evidente l'interesse che le realtà associative
degli Enti Locali hanno a confrontarsi con un
interlocutore unico, piuttosto che con una miriade
di soggetti, portatori di interessi particolari.
Ma è chiaro anche che le scuole hanno ogni
interesse a parlare con una voce comune, per
assumere un peso rappresentativo che ai singoli
non sarebbe possibile raggiungere.
Si tratta di un accordo-quadro, i cui contenuti
specifici dovranno essere definiti a livello delle
singole realtà provinciali. Esso contiene però
fin d'ora l'indicazione di due ambiti di
collaborazione operativa:
- il primo riguarda l'utilizzo dei locali
scolastici al di fuori dell'orario delle
lezioni. Le scuole sono incoraggiate a favorirne
la fruizione per i soggetti sociali del
territorio. Come è noto, la più recente
normativa amplia il potere decisionale degli Enti
Locali in merito. E' importante che sia stato
accettato il principio di operare secondo uno
spirito di consultazione, anziché secondo quello
della difesa pregiudiziale delle prerogative
dell'uno o dell'altro;
- il secondo riguarda l'impegno dell'UPI ad
agire sui propri associati perché siano
trasferite alle scuole le risorse finanziarie per
far fronte direttamente agli impegni che la legge
pone a carico delle province. Il fatto nuovo
consiste nella previsione di lasciare alla
disponibilità delle scuole stesse la possibilità
di utilizzare nell'anno successivo a quello di
assegnazione non meno della metà delle economie
di gestione eventualmente realizzate.
Entrambi i punti vanno perfezionati con gli
accordi specifici a livello locale. E' però
importante leggerli come una modalità di
interrelazione più che per i contenuti,
necessariamente generali. Enti Locali e scuole
autonome hanno tutto l'interesse a rafforzare
reciprocamente il proprio ruolo di interlocutori
rispetto al territorio ed agli utenti, in modo da
consolidare il nuovo status che le leggi di
riforma istituzionale hanno conferito loro.
L'altra indicazione riguarda le associazioni
regionali di scuole autonome, cui si apre un nuovo
ambito di azione e di responsabilità. Sta a
loro occuparlo proficuamente, avanzando proposte
costruttive e diffondendo la cultura di rete, come
strumento per acquisire peso contrattuale e
credibilità politica nei confronti del
territorio.
Le due associazioni, infine, si ripromettono di
promuovere congiuntamente iniziative di carattere
formativo e consulenziale per la direzione delle
scuole, anche attraverso la cooperazione dei
servizi predisposti per essere erogati via
internet dai portali Italiascuola.it
– per le scuole – e Upinet.it
per le Province.
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