Chiarimenti
sul calcolo delle pensioni dei dirigenti
Fonte:
sito web ANP - 24 aprile 2003
Come
preannunciato
si è svolto ieri, 23 aprile 2003, l' incontro di
chiarimento sulle questioni sollevate da una nota
tecnica dell'EDS relativa alle modalità di
conguaglio e di calcolo delle pensioni dei
dirigenti, richiesto
dall'Anp lo scorso 31 marzo 2003.
In apertura di riunione abbiamo fatto presente
che:
- stipendio
tabellare e RIA vanno calcolati per il
servizio prestato fino al 1992 in quota A e
per quello successivo in quota B, in ogni caso
con la maggiorazione del 18%. Ciò vale non
solo per i pensionati dal 1.1.2002, ma anche
per tutti i pensionati o comunque cessati dal
servizio con diritto alla pensione a decorrere
dalla vigenza contrattuale (art.2 CCNL/02);
- analogamente
la retribuzione di posizione rientra nella
quota A per il servizio prestato fino al 1992
e nella quota B per il servizio successivo, in
quanto elemento fisso e continuativo della
retribuzione ai sensi del DPR 29.12.73, n.92,
e L.29.4.76, n.177. Anche su tale voce si
applica la maggiorazione del 18%;
- l'I.I.S.
non esiste più, essendo stata conglobata
nella retribuzione tabellare, di cui segue il
trattamento compresa la maggiorazione del 18%,
esattamente come indicato al punto 1;
- la
retribuzione di risultato e quella derivante
dagli incarichi aggiuntivi rientra nella quota
B;
- per
il calcolo della pensione, e relativi
conguagli, non possono essere prese in
considerazione ipotesi di scaglionamento, di
transizione o di diversificazione per chi è
stato collocato in pensione nel periodo di
vigenza contrattuale. Quindi non esistono
differenze tra i pensionati del 2001 rispetto
a quelli del 2002 o degli anni successivi.
Tutte
le osservazioni da 1 a 5 sono recepite
integralmente dalla nota informativa dell'INPDAP
n.74 del 17.10.2002 ed ignorate completamente
dalla nota dell'EDS.
Tute le OO.SS., inoltre, hanno manifestato forti
perplessità sulla nuova nota informativa INPDAP,
n.21 del 14/04/2003, che recepisce l'informazione
errata dell'EDS circa lo scorporo dell'indennità
integrativa speciale dal trattamento tabellare ai
fini della maggiorazione del 18%.
Il dott. Corvasce dell'Ispettorato pensioni del
MIUR, ha precisato che:
- anche
per i dirigenti dei ministeri la retribuzione
di posizione, pur entrando in quota A, non è
soggetta alla maggiorazione del 18%; sulla
questione la Corte dei conti ha confermato la
correttezza di tale determinazione. Noi,
comunque, riteniamo che il giudice del lavoro
potrebbe decidere diversamente, trattandosi di
elemento continuativo e ricorrente della
retribuzione sul quale i colleghi (dirigenti
della scuola o ministeriali) hanno versato i
contributi previsti per la retribuzione
fondamentale;
- a
seguito delle osservazioni della Corte dei
conti sull'ipotesi di accordo dei ministeriali
in merito al coglobamento dell'I.I.S., l'INPDAP
ha cautelarmente proposto un quesito all'Aran
circa l'applicabilità ai dirigenti
ministeriali delle suddette osservazioni. Al
riguardo sia il dott. Corvasce, sia il dott.
Zucaro, dirigente generale del personale,
hanno espresso l'opinione, da noi condivisa,
che sia del tutto illegittimo continuare a
computare separatamente una voce stipendiale
che non esiste più in quanto cancellata dai
Contratti collettivi nazionali delle aree 1 e
5 della dirigenza, senza che a suo tempo la
Corte abbia eccepito alcunché;
- non
esistono pensionati d'annata tra i collegi
cessati nell'arco di vigenza contrattuale, dal
momento che la nuova struttura retributiva
decorre dal 31 dicembre 2001 e quindi si
applica a tutti i colleghi in servizio il 1°
settembre 2000, indifferentemente dal momento
di collocazione in quiescenza.
Il
dott. Zucaro, infine, dal momento che in materia
di pensione il CCNL dell'Area I è identico a
quello dell'Area V, ha assunto l'impegno di
apportare alla nota dell'EDS tutte le modifiche
atte a ripristinare uniformità di comportamento
nel calcolo della base pensionabile tra dirigenti
del ministero e dirigenti delle istituzioni
scolastiche informando delle modifiche anche l'INPDAP.
L'anp è impegnata a seguire da vicino gli
ulteriori sviluppi.
|