Contro
la risoluzione Garagnani sui libri di storia.
Un appello al Presidente della Repubblica.
Fonte:
sito web ANP - 23 dicembre 2002
L'Anp ed altre organizzazioni
sindacali della scuola - e numerose associazioni
interessate direttamente o indirettamente al mondo
della scuola e della formazione - hanno
sottoscritto ed inviato oggi al Presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi un
appello nel quale manifestano la loro forte
preoccupazione per la risoluzione che porta la
firma dell'On. Garagnani, recentemente votata alla
VII Commissione cultura della Camera.
L'appello rivolto al Capo dello
Stato si inserisce coerentemente nella linea - da
sempre tenuta dall'Anp e recentemente ribadita dal
VI Congresso nazionale - in difesa dell'autonomia
delle scuole ed a tutela della libertà dei
docenti e dei dirigenti.
Al
Presidente della Repubblica
Carlo
Azeglio Ciampi
Signor
Presidente della Repubblica, ci rivolgiamo a Lei
in quanto garante dell’osservanza dei principi
costituzionali, esprimendoLe forte preoccupazione
per la risoluzione dell’on. Garagnani,
che impegna il governo a vigilare
sull’oggettività dei libri di testo di storia.
Non
siamo i soli a leggervi un attacco alla libertà
della cultura e alla libertà di insegnamento e di
apprendimento. La risoluzione 7-00163 approvata
dalla VII Commissione della Camera l’11 dicembre
scorso è contraria all’art. 33 della
Costituzione (“L’arte e la scienza sono
libere e libero ne è l’insegnamento”) e
all’ articolo del TU delle norme vigenti in
materia di istruzione, che garantisce “ai
docenti la libertà di insegnamento, intesa come
autonomia didattica e come libera espressione
culturale del docente”, al fine di “promuovere,
attraverso un confronto aperto di posizioni
culturali, la piena formazione della personalità
degli alunni” (dpr 16.4.1994, n.297).
Il
principio costituzionale e la norma che lo
interpreta rendono impossibile il ritorno a forme
di controllo sui libri di testo e di censure di
Stato, che appartengono ad altre epoche della
nostra storia. Tocca da un lato al dibattito
storiografico, dall’altro alla ricerca didattica
e in ultima analisi alla libertà degli autori,
degli editori, dei docenti di storia e dei
rispettivi collegi assumere responsabilmente
decisioni circa la stesura, la stampa e
l’adozione dei libri di testo, di storia come di
tutte le altre discipline. La scuola ha il
compito, e la capacità, di presentare opzioni
culturali differenziate e diversi punti di vista,
per permettere la crescita di un pensiero autonomo
e critico.
Noi
ricordiamo quanto da Lei è stato più volte messo
in evidenza, e quanto ha ribadito con grande forza
all’apertura dell’anno scolastico,
sottolineando la funzione pubblica e il ruolo
nazionale della scuola, luogo dove si
costruisce la cittadinanza italiana, europea e
mondiale e si forma nel confronto fra opinioni,
storie e culture la coscienza democratica,
collettiva e identitaria del Paese.
La ringraziamo per
l’attenzione con cui sta seguendo la vita della
scuola, convinti che, attraverso la libertà dei
docenti e dei dirigenti, si difenda il diritto di
tutti i giovani a un’informazione e a una
formazione plurale e libera, premessa e garanzia
dello sviluppo della democrazia nel nostro Paese.
Roma, 23 dicembre 2002
AIMC
associazione italiana maestri
cattolici
AND
associazione nazionale docenti
ANDIS
associazione nazionale dirigenti scolastici
ANP
associazione nazionale presidi
CIDI
centro di iniziativa democratica degli
insegnanti
CIRCOLO
“Gianni Bosio”
CLIO
’92
FNISM
federazione nazionale italiana scuola media
GISCEL
gruppo di intervento e studio nel campo
dell’educazione linguistica
INSMLI
istituto nazionale per la storia del
movimento di liberazione in Italia
IRSIFAR
istituto romano per la storia d’Italia
dal fascismo
alla Resistenza
LANDIS
laboratorio nazionale per la didattica
della storia
LEND
lingua e nuova didattica
LEGAMBIENTE
scuola e formazione
MCE
movimento di cooperazione educativa
UCIIM
unione cattolica italiana insegnanti medi
CGIL
scuola
CISL
scuola
UIL
scuola
SNALS
GILDA
degli insegnanti
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