La
sicurezza nelle scuole
Comunicato dell'Anp di Milano
Fonte:
sito web ANP - 17
gennaio 2003
L'Assemblea dell'Anp di Milano
riunita il 16 gennaio 2003 ha approvato il
seguente Ordine del giorno:
La
sicurezza nelle scuole: un problema da risolvere
Preoccupazione e sconcerto
si sono diffusi fra i colleghi in questi giorni
dopo la notizia della condanna inflitta ad una
collega, perché ritenuta responsabile di lesioni
colpose ai danni di un dipendente, causate dal
cedimento di una grata su cui si era avventurato.
La dinamica del fatto è stata riportata dai
comunicati sindacali e dalla stampa locale.
Le motivazioni della sentenza faranno luce sui
fatti, sicuramente la pronuncia del tribunale di
primo grado riporta drammaticamente all'attenzione
le problematiche legate all'applicazione delle
norme sulla sicurezza nelle scuole.
E' la prima sentenza in cui viene inflitta la
pena restrittiva per un presunta negligenza
del dirigente di una scuola nell'applicazione
delle norme prevenzionistiche.
Ha creato sconcerto l'apprendere che l'Ente locale
non sia stato ritenuto responsabile della mancata
manutenzione, nonostante le ripetute segnalazioni
di intervento.
Sarà un episodio di mala giustizia, ma, nei
confronti dei dirigenti scolastici, si
moltiplicano sanzioni per inosservanza delle norme
sulla sicurezza e l'igiene, molte volte imputabili
ad inadempienze dell'ente locale che non effettua
gli interventi di esclusiva competenza o a
comportamenti di singoli dipendenti.
Non sono nuove le prese di posizione dei dirigenti
scolastici di Milano nei confronti del Comune. In
più circostanze l'ANP e tutte le forze sindacali
rappresentative dei dirigenti scolastici sono
intervenute per stigmatizzare la necessità
improcrastinabile di manutenzione degli edifici,
di programmazione degli interventi per la loro
messa a norma con l'indicazione delle priorità da
concordare con ciascun responsabile di scuola.
Nello scorso novembre la sezione milanese dell'ANP
ha richiesto al Comune che venissero resi noti i
piani di intervento per la manutenzione
straordinaria e la messa a norma degli edifici
scolastici di competenza comunale ed ha presentato
la proposta di costituire un Osservatorio
interistituzionale per affrontare le problematiche
relative alla sicurezza .
La gravità della pronuncia del giudice nei
confronti della collega induce ad iniziative più
incisive che prendono avvio da una realtà, quella
milanese, tra le meno esposte sul piano dei
rischi, ma tra le più sensibili per la tutela
della salute e della sicurezza.
Vogliamo non solo denunciare ma essere
propositivi, perché finalmente si affrontino
tutte le problematiche relative alla gestione dei
rischi ed alla applicazione delle norme
prevenzionistiche.
L'ANP ha più volte denunciato come la
normativa sulla sicurezza, nella sua prescrittività,
non tenga conto delle differenti situazioni dei
diversi luoghi di lavoro e quindi come il modo di
affrontare la sicurezza delle scuole sul piano
operativo sia contraddittorio e pericoloso.
Ora, partendo dal caso di Milano, interverremo per
sensibilizzare le forze di governo e
dell'opposizione affinché venga posto rimedio
alle assurdità.
1.
Sul piano legislativo chiediamo di
rivedere i criteri di rischio e la distribuzione
delle responsabilità fra i vari soggetti
chiamati a garantire la sicurezza nei diversi
settori della pubblica amministrazione. Le norme
sanzionatorie devono tener conto delle realtà
gestionali delle P.A., in particolare, per le
scuole, l'Autonomia funzionale non può essere
equiparata a quella di una qualsiasi altra realtà
imprenditoriale.
2.
dirigente scolastico non ha la stessa
potestà decisionale del dirigente di azienda, non
avendo capacità di spesa.
3.
Sul piano della gestione dei rischi nelle
scuole chiediamo che immediatamente vengano
attivati Osservatori interistituzionali nei
quali si possano affrontare le molteplici
problematiche relative all'applicazione delle
norme previste dalla 626, ma anche trovare
soluzioni che tengano conto delle esigenze,
talvolta contrapposte, dei diversi soggetti al
fine di evitare possibili contenziosi. Gli
Osservatori, dall'analisi delle situazioni
territoriali e dalla valutazione dell'applicazione
dell'attuale normativa, potrebbero fornire al
legislatore ed al governo suggerimenti utili.
Lo Stato deve affrontare i problemi e non può più
rifugiarsi in una serie di proroghe di termini per
gli interventi sulle strutture.
Gli Enti Locali devono programmare gli interventi
secondo priorità concordate con i dirigenti delle
scuole.
I dirigenti scolastici non sono più disponibili a
rappresentare l'anello debole del sistema e ad
essere chiamati a rispondere, anche in sede
penale, per danni derivati da inadempienze altrui.
Siamo consapevoli che la sicurezza nelle
scuole discende dalla contemporanea esistenza di
una pluralità di fattori: efficienza delle
strutture (edifici, impianti) e delle condizioni
di esercizio (utilizzo dei locali,
segnaletica,..), coinvolgimento responsabile di
tutti i lavoratori e degli utenti (informazione e
formazione del personale e degli studenti, ecc.),
per questo il nostro impegno sarà di massima
attenzione affinché possa essere garantita agli
studenti una scuola il più possibile sicura, ma
nel contempo saremo fermi nel perseguire gli
obiettivi che ci siamo dati a garanzia ed a tutela
della categoria che rappresentiamo, ma anche
dell'intera comunità scolastica.
Ci sembra questo il modo migliore di esprimere la
vicinanza ai colleghi che hanno subito, anche in
modo vessatorio, l'applicazione delle sanzioni per
la mancata applicazione della normativa sulla
sicurezza.
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