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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

D.d.L. costituzionale recante nuove modifiche al Titolo V della Costituzione

 

Fonte: sito web ANP – 14 aprile 2003

Pubblichiamo il testo dello schema di d.d.l. costituzionale recante nuove modifiche al titolo V della Costituzione che è stato esaminato dal Consiglio dei Ministri dell'11 aprile scorso. Le motivazioni sono espresse nel comunicato stampa della presidenza del consiglio dei Ministri che riportiamo per la parte che interessa:
« La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:
il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 13,50 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Silvio Berlusconi. Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta.
Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti:
su proposta del Presidente del Consiglio, Berlusconi, del Ministro per le riforme istituzionali e la devoluzione, Bossi, e del Ministro per gli affari regionali, La Loggia:
- uno schema di disegno di legge costituzionale di modifica alla seconda parte del Titolo V della Costituzione, per correggere alcuni aspetti problematici della riforma varata alla fine dell'ultima legislatura (che ha radicalmente modificato le norme costituzionali dedicate a Regioni, Province e Comuni), tra i quali: un'area eccessivamente estesa di competenze concorrenti fra Stato e Regioni, che ha innescato un pesante contenzioso costituzionale, e la mancanza di disposizioni transitorie che regolassero la delicata fase di passaggio al nuovo assetto. La nuova riforma costituzionale proposta dal Governo si muove sulla linea dell' accelerazione in senso federalista varata dalla legge n.3 del 2001 ma, forte di una più profonda concertazione con i livelli di governo ad essa interessati (Regioni, Province, Comuni), ridisegna il sistema delle competenze ribadendo comunque alla Repubblica il ruolo di garante dei principi sanciti dalla Costituzione e suggellando l'intero sistema con la reintroduzione del principio dell'interesse nazionale che la predetta legge n. 3 aveva abolito e che rimane, comunque, garante e collante di uno Stato propriamente federalista. Il provvedimento prevede altresì particolari forme e condizioni di autonomia, anche normativa nelle materie di competenza regionale, per Roma Capitale. Il disegno di legge sarà sottoposto ora all'esame della Conferenza unificata, Stato-Regioni-Città.»

Dal momento che il d.d.l. costituzionale, che incorpora totalmente il d.d.l. Bossi sulla devoluzione, dovrà superare almeno 4 letture in Parlamento, non mancherà il tempo per esaminare le problematiche in esso contenute. Ci riserviamo, pertanto, di intervenire in futuro con ulteriori approfondimenti.

Allegato: Schema di disegno di legge costituzionale di modifica alla seconda parte del Titolo V della Costituzione

 

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