DPEF
Risorse per il rinnovo del CCNL dei dirigenti
dell'Area V
Fonte: sito web ANP - 13 luglio 2002
Si riporta di
seguito una lettera del Presidente dell'ANP
indirizzata al Presidente del Consiglio dei
Ministri ed ai Ministri dell'Economia e
dell'Istruzione, relativa alle risorse necessarie
per il contratto 2002-2005 dell'Area V.
Roma, 12 luglio
2002
Al
Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Silvio Berlusconi
Al Ministro del Tesoro e dell'Economia
On. Giulio Tremonti
Al Ministro dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca
dott.ssa Letizia Brichetto Moratti
LORO SEDI
Oggetto: Documento di programmazione economica e finanziaria 2003-2006. Risorse
per il rinnovo del CCNL dei dirigenti dell'area V
(scuole).
Questa
Associazione Nazionale Presidi e Direttori
didattici - la più rappresentativa dei dirigenti
dell'area V - ha già ripetutamente portato
all'attenzione delle SS.LL. la questione delle
risorse finanziarie da destinare al rinnovo
contrattuale dei dirigenti delle scuole per il
periodo 2002-2003.
Già nella nota
del 23 maggio,
poi ripresa in quella più recente
del 22 giugno
(che entrambe si allegano), era stata
rappresentata con chiarezza la necessità che la
previsione di massima di tali risorse - sia pure
sotto forma di linea di tendenza - fosse inserita
nel Documento di programmazione economica e
finanziaria per il 2003-2006, in modo da porre le
premesse per gli opportuni stanziamenti da
iscrivere successivamente nella legge finanziaria.
Tale richiesta discende direttamente dagli impegni
assunti dal presente Governo nel contesto del III
Atto di indirizzo per la conclusione del CCNL dei
dirigenti delle scuole, laddove é indicato con
chiarezza che "la stretta correlazione tra
gli obiettivi di valorizzazione degli istituti
normativi ed economici dei dirigenti in oggetto ed
il processo di attuazione dell'autonomia
scolastica implica l'armonizzazione della
struttura retributiva di tali dirigenti con quella
dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato".
Tale armonizzazione non potrebbe ovviamente
realizzarsi a risorse costanti e neppure con il
modesto incremento del 5,56% concordato con le
parti sociali nell'accordo di febbraio scorso.
Ora che il testo del Dpef è noto, questa
Associazione ha il rammarico di non rinvenirvi
alcuna traccia di quell'impegno, neppure a livello
di linee di tendenza per l'azione politica del
Governo in materia di rinnovi contrattuali e di
valorizzazione dell'autonomia delle scuole
attraverso il consolidamento della loro dirigenza
nel confronto con quelle delle altre
amministrazioni.
Si vuole ritenere tale omissione come un incidente
redazionale solo provvisorio, destinato ad essere
superato nei successivi atti di programmazione e
di impegno della spesa. In caso contrario, l'Anp-CIDA
dovrebbe esprimere pubblicamente e con grande
chiarezza il suo giudizio negativo e trarne tutte
le conseguenze necessarie sul piano dell'azione
sindacale e del contrasto alle politiche
governative in materia di istruzione.
Giorgio Rembado
Presidente nazionale Anp
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