Approvata
la Legge delega di riforma degli ordinamenti
Comunicato stampa dell'anp
Fonte:
sito web ANP - 12 marzo 2003
Con l'approvazione della legge delega sull'istruzione si pongono le
premesse per chiudere un lungo periodo di
turbolenza sull'assetto normativo degli
ordinamenti che ha provocato disincentivazione e
demotivazione nei professionisti della scuola
chiamati a lavorare in un clima di incertezza.
Della legge approvata in data odierna, l'Anp
valuta positivamente alcuni principi ispiratori,
come l'affermazione del diritto/dovere
all'istruzione ed alla formazione per 12 anni,
sostitutivo dell'obbligo; i previsti passaggi tra
il sistema dei licei e quello della formazione
professionale; l'introduzione dei crediti che apre
la strada, di fatto, all'educazione permanente e
l'istituzione di un canale di formazione di
alternanza scuola lavoro come percorso autonomo.
Non mancano però le preoccupazioni.
La legge delega non ha copertura finanziaria,
tant'è che sono richiesti ulteriori passaggi
legislativi per finanziare le innovazioni che
saranno introdotte dai successivi decreti.
C'è una compressione dell'autonomia, contenuta
nell'art.2, sui piani di studio personalizzati in
quanto, nella distribuzione delle competenze tra
stato e Regioni, non si prevede una quota di
pertinenza delle istituzioni scolastiche, con un
arretramento rispetto alla normativa vigente. In
questa materia apprezziamo invece l'odg della
Camera che impegna il Governo ad attribuire tale
quota alla competenza delle scuole, all'interno
delle quali si deve realizzare la sintesi tra la
quota di curricolo obbligatorio assegnato alle
medesime con quella derivante dalle Regioni.
Esprimiamo inoltre preoccupazione perché la
valutazione biennale degli alunni per il passaggio
al periodo successivo, può incentivare il
disimpegno prolungato e provocare un minore
livello negli apprendimenti.
Infine l'abrogazione della legge 9/1999
sull'obbligo di istruzione per 9 anni, senza un
sollecito intervento attuativo del diritto/dovere
all'istruzione e formazione, può creare un vuoto
normativo preoccupante.
Per parte nostra, seguiremo con attenzione i
provvedimenti di attuazione della legge delega ed
interverremo puntualmente affinché l'autonomia
delle scuole sia pienamente garantita e sia nel
contempo sostenuto il diritto degli studenti ad un
servizio formativo di alta qualità ed in linea
con i paesi europei.
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