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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

Area V - Interferenze sugli incarichi dirigenziali
Lettera di Rembado ai direttori degli uffici scolastici regionali

Fonte: sito web ANP - 11 luglio 2002

  In questi giorni vengono conferiti gli incarichi ai dirigenti delle scuole. Il Presidente dell'Anp, Giorgio Rembado, con lettera indirizzata ai direttori degli uffici scolastici regionali - che si riporta di seguito -, è intervenuto per richiamare al rispetto delle regole, contrattuali o di legge, che non possono essere sovvertite a causa dell'intervento di organizzazioni sindacali del personale, discriminatorio nei confronti di dirigenti loro invisi.


Roma 11 luglio 2002.

AI DIRETTORI DEGLI
UFFICI SCOLASTICI REGIONALI

e p.c. DOTT. PASQUALE CAPO
CAPO DIPARTIMENTO MIUR

ANTONIO ZUCARO
DIRETTORE GENERALE DEL PERSONALE
MIUR

LORO SEDI

 

Giungono a questa Organizzazione sindacale segnalazioni di casi in cui il confronto-conflitto tra i dirigenti delle scuole e le RSU, condizione fisiologica in ogni contrattazione, porta alla richiesta delle medesime RSU, direttamente o per il tramite delle OO.SS. di riferimento, di:

a.      non confermare l'incarico al dirigente;

b.     far intervenire il dirigente del CSA direttamente, o tramite visita ispettiva, per dirimere il conflitto stesso.

Appare perfino superfluo ricordare che:

1.     gli incarichi da conferire ai dirigenti non possono essere soggetti a nessun preventivo assenso, implicito od esplicito, da parte delle organizzazioni sindacali del personale. Nell'attribuzione degli incarichi dirigenziali devono essere applicati i criteri esplicitati alle OO.SS. territoriali dell'Area V (criteri a loro volta desunti dai contratti e dall'art.19 del d.lgs.165/2001), che prevedono di norma la conferma dell'incarico precedente a richiesta dell'interessato. Situazioni diverse non possono che rispondere ad altre logiche e, in tal caso, devono essere formalmente rappresentate con le garanzie previste dai contratti e dal d.lgs.165/2001, anche al fine di consentire al dirigente coinvolto l'esercizio del legittimo diritto alla difesa;

2.     in ciascuna istituzione scolastica autonoma il dirigente è l'unico titolare delle relazioni sindacali. Pertanto, eventuali conflitti non possono essere risolti per via gerarchica, ma possono trovare soluzione nell'unico modo previsto dal d.lgs 165/2001, vale a dire tramite il ricorso da parte delle RSU, o dei sindacati territoriali del comparto scuola, al giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro, previo tentativo di conciliazione o arbitrato.

Giorgio Rembado
Presidente ANP / CIDA

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