Il Presidente dell’ANP Piemonte ha inviato questa lettera, che volentieri pubblichiamo, in risposta alla recente lettera del presidente ANDIS di Torino Nicola Puttilli (“L’ANDIS è variegata ed esistono voci critiche al suo interno”). p.q.
Il collega Puttilli
dell'ANDIS torinese, rievocando i preliminari che hanno costituito l'avviamento
della trattativa per il 1° contratto dei Dirigenti Scolastici, rivendica una
specie di primogenitura all'ANDIS per la richiesta dell'area separata per i
Capi d'Istituto e afferma addirittura, giocando sulle parole, che l'ANP
torinese sarebbe stata contraria. Ci dispiace davvero, ma dobbiamo proprio
smentirlo.
L'area separata della
Dirigenza Scolastica è stata chiesta, e da sempre, dall'ANP nazionale,
piemontese e torinese, come del resto dall'ANP sono state chieste, per anni in
perfetta solitudine, l'autonomia e la dirigenza quando tutti, sia i sindacati
confederali, sia quelli autonomi, le avversavano (testimonianze della posizione
torinese sull’area separata possono essere rinvenute in numerosi documenti
registrati puntualmente nel “Notiziario della sezione provinciale di Torino”,
vedi ad esempio i nn. 17, 19, 20 del 2000. I colleghi dell’Anp torinese si
erano anzi fatti promotori di una sottoscrizione contraria all’inserimento
dell’area della dirigenza scolastica all’interno del comparto scuola da parte
dei colleghi frequentanti i corsi di formazione per dirigenti, raccogliendo
numerose adesioni di iscritti e non all’Anp, tra i quali figura pure il nome di
Puttilli).
E quando l'ANDIS (che
peraltro non è un sindacato) si è convertita sulla via... dell'area separata,
ha voluto semplicemente marcare una differenza di facciata rispetto ai suoi
sindacati di riferimento, criticando la costituzione dell'area V, che ha
consentito l'avvio delle trattative sul 1° contratto, nel corso delle quali, se
ben ricordiamo, ANDIS era d'accordo di chiudere anche al 57% dello stipendio
della 2a fascia della 1a
area della dirigenza! L'ANDIS ha proposto un inutile referendum e su quello e
solo su quello abbiamo detto di no.
Quando l'ANP ha addirittura
indetto uno sciopero per rivendicare la 1a area, dov'era l'ANDIS ?
Fa perciò specie che oggi
vengano assunti atteggiamenti da "mosca cocchiera" e si tenti di
attribuire, a proprio comodo, all'ANP
di Torino e per inventare una polemica
di sana pianta, posizioni mai sostenute né assunte.
Due parole infine sulla
nascita di un altro sindacato dei Dirigenti Scolastici.
Esiste un forte sindacato
dei Dirigenti della Scuola, l'ANP che, secondo i nostri ultimi rilevamenti, ha
superato con i suoi iscritti il 50% della rappresentanza dei Capi d'Istituto e
che ha conseguito per tutti, iscritti e non, successi di valore storico,
difendendo e sviluppando la professionalità dei dirigenti e la loro autonomia
rispetto a qualsiasi tentazione "politica" di collateralismo,
facendosi portavoce e promotrice della modernizzazione della scuola italiana su
basi di efficienza e di efficacia del pubblico servizio.
Esistono poi altri
sindacati, quelli confederali e lo SNALS che, per comprensibili motivi, hanno
rappresentato e continuano a rappresentare in via preferenziale gli interessi
del comparto scuola e delle componenti docente e ATA.
Se ci sia spazio per un altro sindacato dei Dirigenti
Scolastici, del quale peraltro non si comprende quale possa essere la
Confederazione di riferimento, è una domanda a cui in questi mesi hanno già
risposto i colleghi di tutta Italia con centinaia di nuove adesioni all'ANP a cui i Dirigenti Scolastici
riconoscono i meriti delle lotte compiute e insieme di rappresentare al meglio
gli interessi della categoria.
Mario Perrini
Presidente Anp Piemonte