626:
integrazione piano dei rischi
Fonte:
sito web Andis – 8 dicembre 2002
Recenti
episodi, che ci vengono riportati, richiamano
l'attenzione dei colleghi sulle responsabilità
penali conseguenti alla mancata applicazione del
D.lgs. 151\01 sulla tutela della maternità.
Un
collega di Venezia è stato sanzionato per 1300,00
€ per la mancata informazione a tutto il
personale scolastico delle misure adottate nel
piano dei rischi in merito alla tutela della
maternità.
Pertanto,
i colleghi sono invitati a:
1.
integrare il piano dei rischi ai sensi del D.lgs.
151\01
2.
informare con circolare tutto il personale
insegnante e ata dei rischi di cui al punto 1.
Cercando
di evitare o, almeno, contenere per il futuro
interventi sanzionatori alla prima verifica degli
organi di vigilanza, l'ANDIS propone ai
Coordinatori regionali dell'Associazione di
sollecitare il Direttore scolastico regionale a
promuovere un tavolo di confronto con i suddetti
organi di vigilanza, al fine di regolamentare, con
un'apposita convenzione, gli interventi, che a
volte sembrano delle vere e proprie incursioni, al
fine di adattare, per quanto possibile,
l'applicazione della normativa dettata dal D.lgs.
626\94 alle scuole che non possono essere
equiparate, a livello di rischi, alle centrali
nucleari o ai cantieri navali. E anche tra le
scuole occorrerebbe prendere atto che esiste una
gradazione di rischio, più elevato, per esempio,
negli istituti che dispongono di officine e
laboratori ad alta specializzazione, e meno
elevato in una scuola elementare, una scuola media
o un liceo classico.
Crediamo
che le modalità delle verifiche che gli organi di
vigilanza devono svolgere possano essere
certamente concordate e formalizzate in una
convenzione regionale di cui potrebbe farsi
garante il Direttore regionale.
Intanto,
ci è pervenuto un contributo
di un collega del Veneto sul fatto specifico
prima descritto che mettiamo, con la sua
autorizzazione, volentieri a disposizione
dei dirigenti scolastici. E' solo un esempio di
come si possa integrare il piano dei rischi ai
sensi del D.lgs. 151\01.
INTEGRAZIONE
AL DOCUMENTO SULLA SICUREZZA
Valutazione
dei rischi nei luoghi di lavoro
ai
fini della tutela della maternità
(D.Lgs.26/3/01
n° 151)
Il presente documento è redatto in base al D.Lgs.151/01
che reca norme sulla tutela della sicurezza della
maternità.
In particolare l’ art. 7 richiama l’attenzione sui
lavori vietati ai sensi degli allegato A,
particolarmente la lettera F e G (vedi art.5 del
D.P.R. n°1026/76) e allegato B (vedi
D.Lgs.645/96).
L’art.11 prevede la valutazione dei rischi da parte del
datore di lavoro in rapporto alle condizioni di
lavoro di cui all’allegato C,in particolare il
punto 1(vedi D.Lgs. n°645/96).
Il presente documento di valutazione dei rischi si articola
nelle seguenti sezioni:
Indicazione
sui criteri adottati nella valutazione
Indicazioni
sugli indici di valutazione sulla probabilità di
rischio
Valutazione
dei rischi nei vari plessi scolastici
Interventi
e misure di prevenzione e protezione
1. Indicazione dei criteri adottati nella valutazione
Si ritiene che ogni situazione di servizio del personale
scolastico vada valutata a seconda della tipologia
del lavoro svolto e delle situazioni specifiche
del contesto scolastico, come la presenza di
alunni con problematiche di iperattività o di
caratterialità.
Va valutata altresì la presenza di agenti fisici o
biologici che possono comportare rischi per la
gestante e/o per il feto.
2. Valutazione dei rischi nei plessi scolastici di scuola
materna ed elementare e analisi delle situazioni i
pericolo.
2.1 Presenza del virus della rosolia per la lavoratrice non
vaccinata
2.2 Manovalanza pesante, impalcature mobili, trasporto di
carichi;
2.3 Uso di scale
2.4 Rumore
2.5 Affaticamento fisico e mentale;
2.6 Lavori che comportano una stazione in piedi per più di
metà dell’orario
2.7 Presenza di alunni caratteriali e/o iperattivi
3. Indicazioni sugli indici di valutazione sulla
probabilità di rischio
I rischi vengono valutati in base alla probabilità che un
evento possa accadere e al danno che può
provocare. Vengono quindi definite 4 categorie di
rischio, in relazione al prospetto allegato:
I = irrilevante
C = contenuto
R = rilevante
E = elevato
4. Interventi e misure di prevenzione e protezione
|
Rischio
|
Valutazione
|
Interventi di protezione e prevenzione
|
2.1
|
Virus rosolia
|
C
|
Dare immediata informazione al datore di lavoro se non
c’è la vaccinazione
|
2.2
|
Manovalanza pesante,
Uso di impalcature mobili. Trasporto carichi
|
E
|
Esonero dalla funzione
|
2.3
|
Uso di scale
|
C
|
Prestare servizio al piano terra o il più vicino
possibile alle uscite di emergenza.
|
2.4
|
Rumore
|
I
|
Verifica del datore di lavoro se il rumore è
continuativo e supera i limiti previsti
dalla legge
|
2.5
|
Affaticamento fisico e mentale
|
C
|
Verifica del datore di lavoro tramite certificazione
medica
|
2.6
|
Stazione in piedi per più del 50% del tempo
|
C
|
Riorganizzazione del servizio
|
2.7
|
Presenza di alunni caratteriali e/o iperattivi
|
R
|
Riorganizzazione del servizio
|
|