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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS 

 

626: integrazione piano dei rischi

 

Fonte: sito web Andis – 8 dicembre 2002

 

 

Recenti episodi, che ci vengono riportati, richiamano l'attenzione dei colleghi sulle responsabilità penali conseguenti alla mancata applicazione del D.lgs.  151\01 sulla tutela della maternità.

Un collega di Venezia è stato sanzionato per 1300,00 € per la mancata informazione a tutto il personale scolastico delle misure adottate nel piano dei rischi in merito alla tutela della maternità.

Pertanto, i colleghi sono invitati a:

1. integrare il piano dei rischi ai sensi del D.lgs. 151\01

2. informare con circolare tutto il personale insegnante e ata dei rischi di cui al punto 1.

Cercando di evitare o, almeno, contenere per il futuro interventi sanzionatori alla prima verifica degli organi di vigilanza, l'ANDIS propone ai Coordinatori regionali dell'Associazione di sollecitare il Direttore scolastico regionale a promuovere un tavolo di confronto con i suddetti  organi di vigilanza, al fine di regolamentare, con un'apposita convenzione, gli interventi, che a volte sembrano delle vere e proprie incursioni, al fine di adattare, per quanto possibile, l'applicazione della normativa dettata dal D.lgs. 626\94 alle scuole che non possono essere equiparate, a livello di rischi, alle centrali nucleari o ai cantieri navali. E anche tra le scuole occorrerebbe prendere atto che esiste una gradazione di rischio, più elevato, per esempio, negli istituti che dispongono di officine e laboratori ad alta specializzazione, e meno elevato in una scuola elementare, una scuola media o un liceo classico.

Crediamo che le modalità delle verifiche che gli organi di vigilanza devono svolgere possano essere certamente concordate e formalizzate in una convenzione regionale di cui potrebbe farsi garante il Direttore regionale.

Intanto, ci è pervenuto un contributo di un collega del Veneto sul fatto specifico prima descritto che mettiamo, con la sua autorizzazione,  volentieri a disposizione dei dirigenti scolastici. E' solo un esempio di come si possa integrare il piano dei rischi ai sensi del D.lgs. 151\01.

 

INTEGRAZIONE AL DOCUMENTO SULLA SICUREZZA

Valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro

ai fini della tutela della maternità

(D.Lgs.26/3/01 n° 151)

 

Il presente documento è redatto in base al D.Lgs.151/01 che reca norme sulla tutela della sicurezza della maternità.

In particolare l’ art. 7 richiama l’attenzione sui lavori vietati ai sensi degli allegato A, particolarmente la lettera F e G (vedi art.5 del D.P.R. n°1026/76) e allegato B (vedi D.Lgs.645/96).

L’art.11 prevede la valutazione dei rischi da parte del datore di lavoro in rapporto alle condizioni di lavoro di cui all’allegato C,in particolare il punto 1(vedi D.Lgs. n°645/96).

Il presente documento di valutazione dei rischi si articola nelle seguenti sezioni:

Indicazione sui criteri adottati nella valutazione

Indicazioni sugli indici di valutazione sulla probabilità di rischio

Valutazione dei rischi nei vari plessi scolastici

Interventi e misure di prevenzione e protezione

1. Indicazione dei criteri adottati nella valutazione

Si ritiene che ogni situazione di servizio del personale scolastico vada valutata a seconda della tipologia del lavoro svolto e delle situazioni specifiche del contesto scolastico, come la presenza di alunni con problematiche di iperattività o di caratterialità.

Va valutata altresì la presenza di agenti fisici o biologici che possono comportare rischi per la gestante e/o per il feto.

2. Valutazione dei rischi nei plessi scolastici di scuola materna ed elementare e analisi delle situazioni i pericolo.

2.1 Presenza del virus della rosolia per la lavoratrice non vaccinata

2.2 Manovalanza pesante, impalcature mobili, trasporto di carichi;

2.3 Uso di scale

2.4 Rumore

2.5 Affaticamento fisico e mentale;

2.6 Lavori che comportano una stazione in piedi per più di metà dell’orario

2.7 Presenza di alunni caratteriali e/o iperattivi

3. Indicazioni sugli indici di valutazione sulla probabilità di rischio

I rischi vengono valutati in base alla probabilità che un evento possa accadere e al danno che può provocare. Vengono quindi definite 4 categorie di rischio, in relazione al prospetto allegato:

I = irrilevante

C = contenuto

R = rilevante

E = elevato

4. Interventi e misure di prevenzione e protezione

 

Rischio

Valutazione

Interventi di protezione e prevenzione

2.1

Virus rosolia

C

Dare immediata informazione al datore di lavoro se non c’è la vaccinazione

2.2

Manovalanza pesante,

Uso di impalcature mobili. Trasporto carichi

E

Esonero dalla funzione

2.3

Uso di scale

C

Prestare servizio al piano terra o il più vicino possibile alle uscite di emergenza.

2.4

Rumore

I

Verifica del datore di lavoro se il rumore è continuativo e supera i limiti previsti dalla legge

2.5

Affaticamento fisico e mentale

C

Verifica del datore di lavoro tramite certificazione medica

2.6

Stazione in piedi per più del 50% del tempo

C

Riorganizzazione del servizio

2.7

Presenza di alunni caratteriali e/o iperattivi

R

Riorganizzazione del servizio

 

 

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