Grave
iniziativa UIL scuola contro i dirigenti
scolastici
Fonte: sito web ANDIS - 21 marzo
2003
COORDINAMENTO DIRIGENTI
SCOLASTICI CGIL – CISL MILANO E PROVINCIA
AI SEGRETARI GENERALI DI
CGIL-CISL-UIL
PANZERI-FABRIZIO-GIULIANI
ALLE SEGRETERIE PROV. E
REGIONALI DI
CGIL-CISL-UIL SCUOLA
Oggetto: Grave iniziativa UIL
scuola contro i dirigenti scolastici
Com’è noto i sindacati scuola
hanno intrapreso sin dallo scorso anno
un'iniziativa per il riconoscimento a tutti gli
effetti giuridici ed economici dell'anzianità
maturata per il personale ATA transitato dal
Comune allo Stato. Secondo il sindacato infatti
sono stati definiti i criteri di inquadramento del
suddetto personale ma l'Amministrazione non ha
provveduto alla ricostruzione della carriera di tutta
l'anzianità maturata presso l'ente locale di
provenienza. Il personale ATA in questione ne
avrebbe pertanto avuto un grave pregiudizio
economico.
L'azione giudiziaria prevede
(obbligatoriamente) il tentativo di conciliazione
ex art.65 D.Lgs. n.165/01. Il ricorso viene quindi
fatto, necessariamente, al Dirigente scolastico
che ha provveduto all'inquadramento nel profilo,
in applicazione della C.M. n.210 del 23.07.2001 e
del D.M. del 5.4.2001. Il tentativo di
conciliazione può essere richiesto -dagli ATA
interessati- alla Direzione provinciale del Lavoro
oppure all'Ufficio di Segreteria dell'Ufficio
Scolastico Provinciale di Milano.
Già nei mesi scorsi come
Coordinamento dirigenti scolastici, dopo aver
espresso la nostra solidarietà ai collaboratori
scolastici a sostegno di questa legittima
rivendicazione, avevamo concordato con i segretari
provinciali di Cgil e Cisl scuola, la risposta da
inviare alle richieste di conciliazione che
pervengono alle Direzioni e Presidenze e cioè che
"il dirigente scolastico non ha fatto
altro che applicare le disposizioni emanate dal
Ministero in materia".
Vi sono state nel frattempo
diverse sentenze ottenute ad es. dalla CISL scuola
presso il Tribunale di Milano. In queste sentenze
il Giudice riconosce l’estraneità nella
responsabilità da parte del dirigente scolastico
e individua nel Ministero la parte soccombente,
prevedendo da essa il pagamento delle spese legali
e il riconoscimento del diritto del lavoratore
alla somma dovuta e agli arretrati.
Ora - ci risulta per iniziativa
della UIL scuola - sono pervenute a vari colleghi,
inviate direttamente da Studi legali, richieste di
rimborso dei danni subiti per la mancata
ricostruzione di carriera (=corresponsione
differenze retributive sino ad oggi non pagate,
maggiorate di interessi legali), più le spese
legali per l’intervento professionale degli
avvocati che assistono i collaboratori scolastici
in questione (circa 260 euro…).
Riteniamo tale atto gravemente
scorretto, strumentale e vergognoso: la UIL scuola
sa benissimo che i dirigenti scolastici non hanno
responsabilità in materia, che gli interlocutori
non sono loro ma il Ministero competente e che
quindi la vertenza va condotta ad un altro
livello.
Tale iniziativa si inquadra
peraltro in un clima di rapporti già problematici
tra i dirigenti scolastici (in generale e del
Coordinamento Cgil e Cisl in particolare) e la
segreteria della UIL scuola. Denunciamo pertanto
nuovamente l’inopportunità e la scorrettezza di
simili iniziative e la politica anti-unitaria e
corporativa di questa organizzazione sindacale.
Riteniamo improcrastinabile un incontro di
chiarimento, già richiesto da tempo, con la UIL
scuola e gli altri sindacati confederali.
Confermiamo pertanto che
l’indicazione del Coordinamento dirigenti
scolastici CGIL-CISL ai colleghi è di non
rispondere affatto (considerando la richiesta irricevibile)
o di limitarsi a rispondere che "il ds ha
applicato le disposizioni emanate dal Ministero in
materia", che il programma informatico del
MIUR non consente per il momento rettifiche e che
si è in attesa di nuove disposizioni e delle
nuove tabelle di riferimento per l’inquadramento
economico che tengano conto dell’effettiva
anzianità maturata.
Per l’esecutivo prov.
G.Gandola – G.Melone –
R.Proietto
Milano, 19.3.2003
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