PAOLINO
Commedie Teatrali dialettali in Genovese

  1. O bastian conträio
  2. Locanda "A-o Cervo Reale"
  3. Chen e gatti
  4. A lûmmea do Döja
  5. Parto anche mì
  6. O dente do giûdissio
  7. A l'è voxe de popolo
  8. Impresa trasporti
  9. Il vaso di Pandora
- Altre Commedie >>

O bastian conträio

compagnia T76 - Ge

2 atti di Enrico Scaravelli

Regia
A Bastiano non va mai bene niente; è talmente indisponente che insieme a lui, in casa ha resistito solo la moglie. Un figlio passa ogni tanto e la figlia si allontana in cerca di un futuro migliore. Egli è contrario a tutte le cose del mondo, persino al nome dato ai figli, ma stranamente non mugugna sulle doti della badante argentina della vicina di casa, che ogni tanto varca l'uscio di casa Bastiano per chiedere qualche piacere.
Bastiano è contrario proprio a tutto, afferma giustamente che non vi devono essere differenze sociali perché si nasce tutti nello stesso modo, che tutti sono uguali sulla terra e si dichiara convinto antirazzista, sino a quando la figlia tornerà dall'estero con una sorpresa...

Locanda "A-o Cervo Reale"

compagnia teatrale S.A.D.


3 atti di Brunacchio

Regia
Il Commendator Lisciando, commerciante di mobili antichi, ha raggiunto la tranquillità economica, ma ha un problema: la sua mogliettina, forse troppo più giovane di lui, ha la brutta abitudine di cercare la felicità anche al di fuori delle mura domestiche. Sospettando della moglie, u sciù Lisciando diventa sempre più nervoso, ma, con l'aiuto anche degli avventori della Locanda del cervo Reale ed addirittura di un senatore che per rabbonirlo gli offrirà la nomina a cavaliere, si lascerà convincere che le corna, tutto sommato, si possono portare benissimo con il sostegno della croce a Cavaliere della Repubblica tanto desiderata. La presenza alla "Locanda al Cervo Reale" di altri divertenti personaggi renderà la farsa divertentissima.

Chen e gatti

compagnia Teatralnervi

3 atti di Eduardo Scarpetta

Regia
Gemma, giovane sposa, è troppo gelosa del marito e porta all'esasperazione il suo Lucianin; dopo poco tempo dal matrimonio, i giovani decidono di separarsi. I genitori di Gemma, coniugi perfetti e senza mai uno screzio tra loro in tanti anni di unione, rimangono malissimo alla brutta notizia e quando la coppia va a casa per dare loro la notizia, i genitori già preavvertiti, per dimostrare alla figlia quanto siano disgustevoli i continui litigi in casa tra coniugi, decidono di fingere anch'essi, in loro presenza, feroci e devastanti conflitti. Ma, un litigio tira l'altro, e dalla coppia esemplare e navigata scaturiranno odio, corna e rinfacciamenti vari che diverranno divertenti colpi di teatro...

A lûmmea do Döja

compagnia Commedia Zeneize - Ge


3 atti di Emilio Del Maestro

Regia
Capita spesso che la borghesotta, sposandosi con un pragmatico imprenditore, acquisisca una certa tranquillità economica; ma quando alla donna questo traguardo non basta, e vuole crearsi anche un passato di nobiltà, i guai arrivano di certo. La coppia ha acquistato da poco una vecchia villa e circola voce che a costruirla, qualche secolo prima, fossero stati proprio i Doria. Ma quando alcuni trafficoni vengono a proporre alla donna l'acquisto di un lume appartenuto alla famiglia Doria, Letizia capirà che il mondo dell'arte è pieno di imbroglioni che vivono sui creduloni e che le brutte figure non si contano...
Commedia bellissima.

Parto anche mì

compagnia do Mogugno - Isoverde

3 atti di Gualtiero Piccardo

Regia
Due sorelle ed una loro amica (nonché contitolare con una delle due di un negozio di pasta fresca), decidono di intraprendere il viaggio da tempo sognato. L'entusiasmo della imminente vacanza viene mano a mano scemando quando, alle tre amiche, cominciano ad aggiungersi, senza che loro riescano ad opporsi, altri partecipanti al viaggio che formeranno in breve un'eterogenea, male assortita e invadente compagnia che procurerà intoppi e fraintendimenti a non finire sino a che...

O dente do giûdissio

compagnia teatrale Gilberto Govi

3 atti di Ugo Palmerini G.Govi

Regia Piero Campodonico
Guarda la commedia
Il dente del giudizio, al nipote Pipetto, è già cresciuto da tempo e intende entro breve sposarsi; sembra invece che non sia ancora spuntato allo scatenato zio Chille che ne fa de tûtti i coluri. Lo zio, ospitato dal nipote Pipetto sin da quando è rimasto vedovo, è sempre sotto minaccia, ad ogni guaio in cui si caccia, di essere rispedito a Bolzaneto a casa sua.
Chille è soprattutto un'infaticabile "Don Giovanni" e la commedia si scatena allorché avviene, sotto il letto di una vicina di casa, un imprevisto scambio di scarpe maschili, che provocherà una serie di equivoci con sorpresa finale... Ma questa volta Chille la farà troppo grossa e tornerà "di filato" a Bolzaneto.
È l'unica commedia in cui Govi recitava la parte del Don Giovanni.

A l’è voxe de popolo

compagnia teatrale Gilberto Govi


3 atti comici di Enzo La Rosa

Regia di Andrea Carlini
Risalente all'anteguerra, fu portata in scena dalla compagnia di G. Govi nel teatro del Casinò di Sanremo nel 1939. In questa commedia di Enzo La Rosa - lo stesso autore di “Colpi di Timone” - Govi vestiva i panni di un Don Giovanni suo malgrado. Il protagonista è un cacciatore di fagiani e non di donne, ama la buona cucina e si permette di tenere un “pied-à-terre” dove farsi delle abbuffate culinarie, fumarsi il sigaro in santa pace, e spesso presta l'appartamentino agli amici fidati. Un giorno la polizia con un marito tradito fa irruzione nel locale ma, per una serie di circostanze a lui sfortunate, viene sorpreso il padrone (l’amico fugge dalla finestra) con una donna che non conosce. Da quel momento scatta la “voxe de popolo” che lo dipinge come un grande donnaiolo, padrone di un “pied-à-terre” nel quale tutte le donne del vicinato vorrebbero entrare per essere concupite. Avventure comiche a non finire mentre il nipote Bertomeilin cerca di sfruttare la scia lasciata dallo zio, il finale cercherà di rimettere tutto a posto. Ma nulla, ovviamente, sarà più come prima. Chi ha vissuto gli anni ‘50, ricorderà che l’Autore era anche Direttore del fortunatissimo giornale umoristico genovese “Il Girarrosto”.

Impresa Trasporti

Nuova Compagnia Comica - Ge

3 atti di Umberto Morucchio

Regia Lucio Dambra
Un classico del repertorio goviano riproposto in un' audace e spericolata versione al femminile. Perché questa operazione? Il soggetto, modernamente comico, necessita di un primo attore che usi la comicità nella figura (scenica) e nell'animo. Dice il regista: “Era difficile ed inutile rimettere in scena questa commedia dopo che la Compagnia Gilberto Govi ne aveva dato una versione convincente e definitiva con la regia di "Peo" Campodonico. Ma proprio il protagonista di quella versione, l'inimitabile Fabio Cappello, ha dato l'idea: sfruttare la comicità e la bravura drammatica di un'attrice che sta ottenendo anche la sua consacrazione televisiva su una rete Mediaset nella trasmissione "Mai dire lunedì". L'idea è evidentemente piaciuta, in questa maniera abbiamo avuto finalmente una protagonista femminile, e detto fatto Teresa è diventata l'impresaria della ITUD (Impresa Trasporti Ultima Dimora) mentre Annibale, il marito, un ginecologo. Le occasioni per ridere sono raddoppiate.

Il vaso di Pandora

compagnia Genova Spettacoli


2 atti di R. Canepa

Regia di Riccardo Canepa
Il nome della commedia trae spunto dal celeber- rimo mito greco sull’origine del male sulla terra, ma in realtà narra una divertentissima vicenda ambientata ai giorni nostri. All’omonimo testo goviano è accomunata dalla comica e dalla credibilità dei personaggi, ma sia la trama che la vicenda sono un’assoluta novità. Da pochi giorni Berto Fasce è rimasto solo, l’amata moglie Pandora, integerrima ed economa padrona di casa, è morta lasciandogli in eredità solamente un vaso di scarso valore. Berto, ormai vedovo e senza figli, è rassegnato ad una vita di solitudine quando per un caso fortuito rompe il vaso e scopre un testamento con il quale la defunta consorte lo nomina erede di una cospicua fortuna. L’affezionata Ernesta, anziana amica di famiglia, gli conferma che la Signora Pandora ha scritto di suo pugno quel foglio, ma gli interrogativi non mancano. Qual'è l’origine di tutto quel denaro? Non certo un’eredità familiare perchè la scomparsa non aveva famiglia ed era di modeste origini, non certo una vincita perchè ne avrebbe parlato con il marito... L’importante è comunque che l’eredità ci sia e l’euforico Berto si licenzia perchè stufo dei lunghi anni trascorsi alle dipendenze del disonesto Commendator Spinola, promette in regalo alla portinaia Wanda, patita spettatrice del piccolo schermo, una televisione nuova e condivide la sua gioia con la collega Annamaria Ricciardi e con Marina Poggi, simpatica vicina di casa. Il disastro, invece, si profila all’orizzonte e i guai si abbattono sul povero Berto: la sorella Renata e la sua collaboratrice Gloria scoprono che altri vantano diritti sull’eredità e giunge in casa persino una giovane tedesca, Elisa Von Rucht, a complicare la vicenda. Il lieto epilogo giunge inaspettato e per nulla scontato perchè... È un testo nuovo, anzi nuovissimo, ambientato nella nostra tecnologica quotidianità. Accanto ai tradizionali modi di dire convivono i neologismi; al sapore antico della parlata genovese si accosta l’uso dell’italiano per alcuni personaggi che lo ignorano, proprio come nella Genova d’oggi.

Altre Commedie >>