CURRICOLO DI SCIENZE GEOSTORICHE E SOCIALI

NELLA SCUOLA MEDIA

a cura di Paolo Alpino


CLASSE PRIMA    UNITA' DI LAVORO N° 8

L'IMPERO DI ROMA

Filone        Educazione alla pace


Introduzione

Mappe concettuali

Elenco attività

Documenti

Indice esercizi per la formazione a distanza


Introduzione.

La civiltà di Roma offre la possibilità di affrontare per  la prima volta in maniera organica il tema del dominio. Nell’unità si racconta come il dominio si è formato e come esso si è conservato nel tempo: eserciti, battaglie, guerre, trattati di pace valgono come esempi del formarsi di tale dominio. 

Il dominio interessa in quanto riunisce, accorpa e trasforma spazi e popoli, ed in quanto è, quindi, egemonia politica, economica, ideologica – e non solo militare - sui popoli conquistati, oltre che controllo e pianificazione del territorio. 

Ovvia la scelta su Roma che nell’antichità, e non solo, ha costruito il dominio più esteso e duraturo; necessarie anche la tematizzazione e la delimitazione dei processi storici soprattutto al periodo repubblicano. Dell’impero e del dominio vengono prodotte soprattutto carte e immagini (ponti, acquedotti, strade, campagne centuriate, accampamenti e fortificazioni militari, ecc.) continuando in quel viaggio di geostoria che ha come ispiratore naturale il manuale del Mezzetti[1] e che era stato già iniziato con l’unità sul Mediterraneo.

Va da sé che l’educazione alla pace, che si vuol fare quindi con questa e con altre unità a venire, non va intesa come educazione retorica ad una generica pace ma come educazione realistica ai processi di convivenza e di cooperazione internazionale  fra i popoli.



[1] Cfr. Mezzetti G., la storia e l’ambiente, Nuova Italia Firenze 1998, vol. I, viaggio 11° 12° 13°, pp. 148-153, viaggi che applicano concetti spiegati alle pp. 60-82


Mappe concettuali


Elenco attività

Cap. I       Definizioni e visione d'insieme

 

Cap. II      La guerra come attività economica 

 

Cap. III    Un impero mediterraneo

 

Cap. IV    Dalla repubblica al principato

 


Documenti

Documento 1        Definizioni di Impero

La parola fu coniata proprio dai Romani, i quali usavano imperare per dire “comandare” e “imperator” per significare “comandante dell’esercito”.

Distinguiamo poi due definizioni:

  1. Grande stato comprendente diversi territori e diverse nazioni

  2. Forma politica di stato ovvero monarchia


Documento 2        Gli imperi dell'antichità


Documento 3       La posizione di Roma. Osserva la cartina, leggi la legenda e poi rispondi alle domande:

mediterul8mappa2.jpg (75963 byte)


Documento 4        L’organizzazione del territorio da parte di Roma. Istruzioni per completare il disegno:

La centuriazione. In primo luogo prendi in esame la fascia di pianura tra l’accampamento in primo piano e l’acquedotto. Usa una matita (o un pennarello a punta sottile) azzurra e, aiutandoti con una riga, ripassa con cura solo le maglie principali della centuriazione.

Giunto alle porte della città sul fiume “entra” con la riga azzurra e attraversa la città fino al ponte.

Una colonia romana. Segna adesso con il colore nero anche la strada che passa per il centro della città ed è perpendicolare all’asse che hai tracciato in precedenza. In questo modo hai evidenziato le due strade principali della città. Adesso colora di rosso le mura di cinta delle due città.

L’agricoltura e la pastorizia. Completa la colorazione della fascia di pianura, con il fiume e gli alberi delle sponde. Poi colora i boschi sulle colline che costeggiano l’acquedotto.

Prendi adesso in esame una centuria, esterna alla città, e ripassa con una matita verde appuntita le suddivisioni interne. Per indicare che i Romani praticavano la rotazione agraria colora i lotti diversi con diversi toni di giallo e di verde.

Colora il pascolo e metti in evidenza le pecore ed il pastore.

La conquista della pianura. I Romani preferivano fondare città di pianura. Nel paesaggio si nota una città arroccata su un’altura, fondata evidentemente da popoli preesistenti, probabilmente gli Etruschi. Colora di rosso le mura

Finisci di colorare il paesaggio mettendo in risalto anche le città e le strade (in nero) della pianura che, nella parte alta del disegno, si apre come una radura in mezzo ai boschi.

Gli acquedotti. Colora in marrone bruciato, come i mattoni, il primo acquedotto che porta acqua alla città coloniale ed il secondo che attraversa la foresta.

 



Documento 5.        Dalla monarchia alla repubblica Per cominciare, ricordiamo che verso il 500 a.C Roma aveva cacciato i re etruschi ed era diventata una repubblica..

1.    La repubblica era una forma di governo caratterizzata dalla separazione dei poteri ed era simile a quella che, in quegli stessi anni, si era data anche Atene.

2.    Il potere esecutivo e il comando degli eserciti erano affidati a due consoli, che venivano eletti e restavano in carica un solo anno.

3.    Il potere giudiziario era affidato ai pretori e ad altri magistrati.

4.    Il potere legislativo era affidato a pubbliche assemblee, chiamate Comizi, di cui facevano parte sia i plebei che i patrizi, ma questi ultimi erano in maggioranza.

5.    Roma quindi era una repubblica aristocratica e lo scontro tra patrizi e plebei è stato un carattere ricorrente della sua storia.

 

Le pubbliche assemblee Fra le pubbliche assemblee le più importanti erano il Senato e i Comizi centuriati.

1.    Il Senato era formato da ex magistrati ed ex funzionari che avevano già svolto attività pubblica. Il senato amministrava i territori conquistati, regolava la politica estera e decideva la pace o la guerra.

2.    I Comizi centuriati erano assemblee che riunivano sei classi di cittadini. Le classi si distinguevano in base al censo, ossia alla ricchezza. Alla prima classe appartenevano i cittadini più ricchi, all'ultima i più poveri. Il termine "centuriati" derivava dal fatto che ogni classe che partecipava al comizio doveva fornire all'esercito un certo numero di centurie, ossia 100 uomini armati di tutto punto; ad ogni centuria fornita corrisponde­va un voto. La prima classe, quella più ricca, poteva armare 98 centurie - con lancia, spa­da, elmo, scudo e corazza - e disponeva di 98 voti. La seconda, terza, quarta e quinta classe, messe assieme, disponevano in tutto di 90 voti perché armavano in tutto 90 centurie con armamenti via via meno completi. Infine la sesta classe, quella dei poco abbienti e dei nullatenenti, aveva solo 5 voti e 5 centurie che erano però escluse dalla milizia. Pertanto la maggioranza dei voti apparteneva sempre alle classi più ricche che erano più impegnate nel contribuire all'esercito, ma che potevano approvare le leggi più favorevoli ai propri interessi. Con il tempo le forti diseguaglianze tra patrizi e plebei si sono solo in parte attenuate. Prima fu accettato che uno dei due consoli potesse essere plebeo. Più tardi furo­no eletti i tribuni della plebe che cercarono di curare gli interessi dei più poveri.

L'esercito e la guerra Roma disponeva di un esercito di cittadini-soldati che, per il modo in cui veniva reclutato, era molto diverso dagli eserciti mercenari che avevano, ad esempio, i Cartaginesi. I soldati romani, infatti, almeno fino al 100 a.C., non erano pagati, ma avevano un interesse diretto nel combattere, sia perché difendevano il pro­prio paese, sia perché la guerra era un modo per conquistare una proprietà.

Scopriamo infatti che c'è un rapporto tra l'organizzazione del territorio e l'organizza­zione politica ed economica:

1.    i cittadini partecipavano ai comizi e, in base al censo, equipaggiavano l'esercito;

2.    l'esercito conquistava nuove terre e cat­turava gli schiavi;

3.    le terre diventavano proprietà dello stato che poi ridistribuiva l'ager publicus tra i sol­dati e i cittadini. I più favoriti erano i ricchi patrizi che armavano più centurie ma che riuscivano anche ad appropriarsi di gran parte dell'ager publicus fino ad accumulare vasti domini dove i loro schiavi si dedicavano all'agricoltura e all'allevamento.

4.    La guerra quindi, oltre che frutto di una decisione politica o di una necessità difensiva, era anche un'attività economica che stabiliva le basi per la pianificazione del territorio.  


Documento 6        L'impero di Cartagine. Consulta la carta e fai riferimento alle conoscenze a acquisite per rispondere alle seguenti domande:

mediterul8mappa3.jpg (40030 byte)


Documento 7        Imperialismo. Definizioni. (vedi mappe concettuali)

Imperialismo è la politica di sfruttamento che l’impero esercita sulle province. Completa il brano

Il motore dell’imperialismo è costituito da _____________________; le conquiste assicurano all’impero il rifornimento ininterrotto di __________________, _________________ e _________________________.

Nelle campagne _________________ sostituiscono i ___________________; si forma così la grande proprietà terriera, chiamata _________________.

A Roma cresce il lusso per i ______________, i poveri invece sono mantenuti mediante le ____________________, che sono distribuzioni gratuite di frumento.

Una volta che hanno perso i loro redditi, i contadini poveri si trasferiscono: alcuni nella periferia dell’impero, cioè nelle _______________, altri in Roma stessa dove costituiscono la _______________________ , altri ancora si arruolano nell’esercito.

Nel frattempo l’esercito è cambiato: non è più formato da cittadini-soldati, è un esercito ______________ costituito da soldati a tempo pieno.

Consulta lo schema sull’imperialismo e rispondi alle domande:

Cosa è l’imperialismo di Roma? Qual è il motore dell’imperialismo romano? Quali sono le risorse che i territori, ridotti a province, forniscono a Roma? In che modo vengono utilizzate per alimentare il “motore” dell’imperialismo? Cosa garantiscono gli schiavi nelle città? Come vengono impiegati gli schiavi nelle campagne? Di chi prendono il posto nelle campagne? Quale nuovo tipo di proprietà si forma nelle campagne? Quale tipo di proprietà scompare nelle campagne? Di cosa vivono i contadini che si sono trasferiti a Roma? Che classe sociale formano? Quali altre scelte sono possibili agli ex contadini? Perché vengono fondate colonie? Che differenza c’è tra l’esercito di Roma degli inizi della Repubblica e quello che si viene a formare dopo la nascita dell’impero?


Indice esercizi per la formazione a distanza

Verifica intermedia n. 1

Obiettivo: sa mettere in relazione fenomeni relativi la civiltà di Roma

  1. Completa lo schema riguardante la conquista del territorio da parte di Roma (parte in alto)

  2. Completa lo schema riguardante il funzionamento della repubblica (parte in basso)

  1. Indica due motivi in base ai quali la repubblica, in base allo schema di cui sopra, è una repubblica oligarchica?

  2. Fra le cause sotto indicate sottolinea quelle che spinsero i plebei alla rivolta (sono cinque):

 


Verifica conclusiva n. 2

Obiettivo: conosce informazioni sulla formazione dell’impero di Roma

Completa gli spazi con i termini appropriati:

 

La parola impero deriva dal latino imperare e significa _____________. Tra gli imperi dell’antichità quello dei Romani si distingue per le seguenti caratteristiche:

1.    Dal punto di vista geografico è un impero _______________, per questo si trova più a Ovest rispetto a quello dei Persiani o a quello di Alessandro Magno, che sono quasi completamente imperi ___________

2.    Dal punto di vista storico è un impero che ingloba le civiltà del passato, come quella dell’______ sulle sponde del Nilo , della Fenicia o della ____________ in Asia, o della __________ in Europa

3.    Per quanto riguarda la durata è un impero ______________ conservatosi per molti secoli

 

Dalle origini, intorno al secolo VIII a. C., fino al ______ a. C., Roma è un semplice villaggio sul fiume _________. E’ retto da una monarchia e, spesso, è sotto il dominio diretto o indiretto degli _________. Si trova in una posizione strategica, perché al centro tra l’asse N-S, che congiungeva le città etrusche a Settentrione con le _________ della Magna Grecia della Campania a Sud, e l’asse O-E che coincideva con la cosiddetta via del sale dal ______ all’Adriatico.

Diventata una res publica, Roma è dominata dalla classe dei ________. Predominanti nei comizi, essi eleggono i magistrati ed i componenti del Senato. Tra i magistrati ricordiamo i due ______________, che rimanevano in carica un anno. Col tempo anche i plebei riuscirono a intervenire nella vita politica conquistando la magistratura dei ________ della plebe, che esercitavano il potere di __________ rispetto alle decisioni prese dal senato.

 

Dall’inizio del periodo repubblicano si sviluppa la politica imperiale di Roma: nel giro di 250 anni Roma conquista la ______________ italiana sconfiggendo Etruschi, colonie greche e popolazioni italiche. Alle popolazioni vinte Roma applica diverse condizioni: alcune acquistano a pieno titolo la ____________ romana, altre solo parzialmente. Alcuni diventano alleati, altri invece sono sudditi. Sotto questo aspetto Roma applica il principio divide et impera, a significare che per vincere era necessario _____________ i nemici gli uni dagli altri.

L’esercito dei Romani è formato da cittadini-___________. I cittadini partecipano ai comizi, e forniscono in base al ___________ i soldati alla città. Il territorio conquistato da Roma diventa ager publicus, e viene ______________ ai cittadini-soldati che hanno preso parte alla guerra, soprattutto ai patrizi che più delle altre classi hanno fornito beni e uomini allo stato. Per questo si può dire che la guerra per Roma costituisce la principale attività _________________.

Il controllo del territorio è altrettanto importante della guerra. Il paesaggio della conquista romana è il paesaggio della ________________: i campi vengono bonificati e divisi in parti regolari perché siano assegnati. Nuove città dalla pianta _____________ vengono fondate ed in esse, le colonie, si trasferiscono i cittadini romani. I campi e le città sono collegate da ___________. Gli acquedotti riforniscono di ____________ campagne e città.

 

Verso il 250 a. C. nel Mediterraneo occidentale si fronteggiavano due potenze regionali: Roma, che era una potenza continentale, e Cartagine che invece si era affermata come potenza _____________. Ben tre guerre nel giro di 100 anni hanno deciso il prevalere di Roma. Con la prima Roma conquistò la _______________, con la seconda l’intero Mediterraneo occidentale, alla fine Roma conquistò tutto il Mediterraneo.

Decisiva fu soprattutto la _____________ guerra punica: il comandante di Cartagine, _________, giunse a invadere la penisola italiana, a sconfiggere più volte le truppe romane nelle battaglie del Ticino, del Trebbia, del Trasimeno, e soprattutto a ______________. Se Roma dopo circa 20 anni comunque riuscì ad avere la meglio fu per i seguenti motivi:

1.    Le nazioni precedentemente sconfitte da Roma non ______________ al dominio romano e non passarono dalla parte dei Cartaginesi

2.    Dopo gravi sconfitte Roma assunse una strategia militare detta __________________ perché evitava di sfidare il nemico in battaglia e cercava di indebolirne la resistenza prolungando il più possibile la guerra

3.    Roma impedì che Annibale ricevesse _______________, in soldati ed in mezzi, dalla Spagna e dall’Africa.

Isolato, senza alleati, privo di rifornimenti, lontano dalla patria, l’esercito cartaginese dovette soccombere: la sconfitta definitiva fu in Africa a _____________ nel 202 a.C. Il console romano che acquistò fama per la vittoria fu Publio Cornelio ________________.


home

a cura di Paolo Alpino