a cura di Paolo Alpino
CLASSE UNITA' DI LAVORO N° 5
La società totalitaria del fascismo
Filone Educazione alla socialità e alla cittadinanza
Indice esercizi per la formazione a distanza
Introduzione. Si lavora con i documenti in questa unità: le testimonianze scritte sugli anni del dopoguerra e i filmati Luce (ad esempio quelli allegati alla versione in cd-rom di Renzo De Felice, Mussolini, editi da Panorama) per gli anni del regime permettono all'allievo di costruire l'immagine del totalitarismo.
Sul manuale per lo più essi vanno a trovare quadri sintetici dei principali avvenimenti; tramite la spiegazione dell'insegnante o opportuni testi da lui commentati si danno infine definizioni e concetti. Come si vede il momento induttivo della ricerca - ricerca di informazioni, tabulazione delle stesse in base a criteri, e creazione di testi di sintesi - è molto valorizzato ma non esaurisce il lavoro dello studente; accanto ad esso persiste l'apprendimento deduttivo tramite ascolto e/o lettura, memorizzazione di definizioni, contestualizzazioni, esemplificazione di concetti forniti dall'insegnante.
Dal punto di vista tematico, sullo sfondo dei conflitti totali del 20° secolo, campeggia la società totalitaria del fascismo, che qui viene indagata secondo l'interpretazione di Emilio Gentile come risposta moderna e rivoluzionaria alla crisi di quegli anni (Emilio Gentile, Storia e interpretazione del fascismo, Laterza 2002).
Cap. I Due guerre mondiali od un'unica guerra durata trenta anni?
Cap. II "Credere, obbedire, combattere": il fascismo in Italia
Cap. III La seconda guerra mondiale e la Resistenza
Documento 1 Studiare le origini e l’ascesa del fascismo (1919-1922) attraverso lo studio dei documenti dell’epoca.
Leggi i documenti e sintetizza ciascuno con una o più frasi. Se i documenti fossero delle tabelle di informazioni ottieni la sintesi attraverso la divisione in periodi e l’individuazione del trend per ciascun periodo [1]
Raggruppa i documenti secondo le categorie della seguente tabella: (inserisci il numero nella colonna corrispondente, e bada che in alcuni casi lo stesso documento può riguardare più colonne)
Aspetti di vita economica |
Speranze deluse degli ex-combattenti |
Occupazioni di terre e fabbriche / partiti socialisti e sindacati |
Base sociale del movimento fascista |
Le attività dei fascisti |
Atteggiamento dello stato rispetto alle azioni dei fascisti |
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Il dopoguerra in Italia
Doc. 1 “Il governo presieduto dall’on.
Calandra, fin dal 1915, aveva promesso ai combattenti, per animarli alla
guerra, distribuzioni di terre. I governi che si erano succeduti avevano
formulato le stesse promesse, e noi ufficiali in trincea commentavamo ai
soldati le circolari ministeriali del Comando Supremo sulla “terra ai
contadini”. Ora che la guerra era vinta, e per merito loro, i contadini
reclamavano la terra al governo e agli agrari. Ma il governo aveva altri
pensieri per la testa e gli agrari
[2]
… protestavano energicamente contro gli uomini di governo che
avevano osato offrire, con tanta generosità, la proprietà altrui.” (da E.
Lussu, Marcia su Roma e dintorni)
Doc. 2 “Un forte contingente di malcontenti proveniva soprattutto dagli ufficiali di complemento congedati e dagli “arditi della guerra”. Gli “arditi” erano truppe scelte, impiegate esclusivamente, durante gli ultimi anni di guerra, come reparti d’assalto … Molti ufficiali di complemento s’erano acquistati i gradi in corsi accelerati poco esigenti e per meriti di guerra. Studenti, piccoli impiegati, artigiani prima della guerra erano diventati tenenti e capitani,comandanti di plotone di compagnia di battaglione. Chi ha comandato una compagnia in tempo di guerra, può ricominciare, senza sforzo, a studiare sui banchi di scuola? Chi ha comandato un battaglione, può rimettersi, senza sentirsi umiliato, a fare l’impiegato d’archivio o lo scrivano a 500 lire al mese?” (da E. Lussu, Marcia su Roma e dintorni)
Doc. 3 “Il partito socialista, al quale
aderivano le grandi masse operaie, era diviso in parecchie tendenze. Chi
voleva la rivoluzione immediata e violenta, chi le riforme graduali e legali,
chi non sapeva quello che voleva” (da E. Lussu, Marcia su Roma e dintorni)
Doc. 4 Indice dei prezzi dei generi
alimentari e dell’abbigliamento
anno |
alimentari |
abbigliamento |
1913 |
100,0 |
100,0 |
1914 |
96,2 |
111,1 |
1915 |
104,6 |
118,6 |
1916 |
154,6 |
191,9 |
1917 |
221,9 |
355,5 |
1918 |
284,9 |
500,7 |
1919 |
326,6 |
594,4 |
1920 |
443,4 |
990,0 |
1921 |
464,1 |
671,3 |
Doc. 5 Scioperi e scioperanti
anno |
numero di scioperi |
numero di scioperanti |
1913 |
907 |
465000 |
1914 |
864 |
222000 |
1915 |
607 |
180000 |
1916 |
577 |
139000 |
1917 |
470 |
175000 |
1918 |
313 |
159000 |
1919 |
1871 |
1555000 |
1920 |
2070 |
2314000 |
1921 |
1134 |
724000 |
1922 |
575 |
448000 |
1923 |
201 |
66000 |
Doc. 6 “Invadere quanto prima le terre incolte,
per lavorarle e seminarle; prendere possesso dei beni demaniali
[3]
e diritti di usi civili; chiedere al governo i mezzi necessari per
la coltivazione e semina delle dette terre, concedendo le macchine aratrici e
le sovvenzioni in moneta … Si reclama an che l’adempimento di dare la
terra ai contadini, la qual cosa costituisce non solo un dovere di giustizia
sociale ma una urgente necessità per la nazione, onde aumentare la produzione
granaria di cui ha bisogno l’Italia” (Ordine del giorno approvato il 7
settembre 1919 in un comune del Foggiano)
Doc. 7 “La prima cosa che colpisce chi arriva a
Milano è il grande numero di bandiere rosse che sventolano in tutte le
ciminiere, su tutti i comignoli. In Torino, anche oggi, che siamo al quarto
giorno di possesso, in giro per gli industri cantieri della periferia, i
simboli esterni del fatto compiuto non sono molti.Qualche drappo rosso,
qualche vedetta appostata sui muriccioli, ma le forze sono concentrate nelle
fabbriche occupate. La cosa di cui gli operai si occupano a preferenza è l’organizzazione
tecnica del lavoro, sia in ogni singola officina, sia nel complesso dell’industria
cittadina” (da l’Avanti, quotidiano del partito socialista italiano, 5
settembre 1920)
Doc. 8 “Consta che occupanti dispongono di mitragliatrici … Perdurando tale stato di cose situazione va assumendo carattere di estrema gravità. Nelle officine si va formando tra gli elementi più esaltati la convinzione che sia giunto il momento per trionfo loro ideali ed incomincia a preoccupare ipotesi che le masse operaie armate in folti gruppi potrebbero pensare ad invadere la città per tentativi più criminosi” (dal fonogramma del prefetto di Torino al capo del governo)
Doc. 9 I risultati elettorali prima e dopo la guerra
Partiti politici / data elezioni |
1913 (sistema uninominale) |
1919
(sistema proporzionale) |
Liberali |
427 (84%) |
252 (49%) |
Socialisti |
52 (10%) |
156 (31%) |
Cattolici |
29 (6%) |
100 (20%) |
La reazione e i fascisti
Doc. 10 “Un grande corteo popolare aveva percorso
la città. Ma in piazza Solferino una squadra fascista aveva lanciato sul
corteo una bomba a mano: numerose persone erano rimaste ferite. Nessun
fascista era stato arrestato” (da C. Ravera, diario di trent’anni,
1913-1943)
Doc.
11
Noi partiamo dal terreno della nazione, della guerra, della vittoria (. . .).
Vogliamo l'elevazione materiale e spirituale dei cittadini italiani (non
soltanto di quelli che si chiamano proletari )
la grandezza del nostro popolo nel mondo. Quanto ai mezzi noi non
abbiamo pregiudizi: accettiamo quelli che si renderanno necessari: i legali e
i cosiddetti illegali.” (da Il
Popolo d'Italia, quotidiano fascista, 18 marzo 1919)
Doc.
12
I piccoli borghesi
[4]
non hanno guardato mai i proletari con tanto rancore quanto oggi,
che essi stessi sono più proletari dei proletari; questo loro stato d'animo
spiega il furore antisocialista degli arditi e dei fasci di combattimento ',
i componenti dei quali appartengono quasi tutti alle classi medie.”
Doc. 13
“I ceti agrari
[5]
si muovono, si adunano, si organizzano. Nei borghi della valle
padana giovani ufficiali reduci di guerra, chiamano a raccolta i loro amici e
parenti agricoltori e dicono loro che bisogna difendersi contro coloro che non
volevano la guerra e che oggi non riconoscono la vittoria, contro quelli che
incitano alla violenza e al disordine, contro le correnti che vogliono
instaurare la dittatura del proletariato e ripetere in Italia l'esperimento di
Russia.
Doc.
14
“Informo che le locali banche avrebbero sempre sovvenzionato le organizzazioni
fasciste con somme abbastanza rilevanti, ma non fu dato accertare in quale
misura poiché delle erogazioni ditali somme s'interessano direttamente e
personalmente le direzioni delle banche stesse, senza lasciar traccia in
atti. Risulta però, come da voce generale, che non solo le banche, ma anche
gli industriali e i commercianti sussidierebbero l'organizzazione fascista.”
(telegramma del prefetto di Milano Lusignoli al ministro dell'interno,
15 maggio 1921)
Doc.
15
“Nel cuore della notte, mentre i galantuomini sono nelle loro case a
dormire, arrivano i camions di fascisti nei paeselli nelle campagne, nelle
frazioni composte di poche centinaia di abitanti; arrivano accompagnati
naturalmente dai capi della Agraria
[6]
locale sempre guidati da essi, poiché altrimenti non sarebbe
possibile conoscere nella oscurità in mezzo alla campagna sperduta, la
casetta del capolega
[7]
, o il piccolo miserello Ufficio di collocamento. Si presentano
davanti a una casetta e si sente l'ordine: circondare la casa. Sono venti,
sono cento persone armate di fucili e rivoltelle. Si chiama il capolega e gli
si intima di scendere. Se il capolega non discende, gli si dice: se non scendi
ti bruciamo la casa, tua moglie e i tuoi figli.Il capolega discende, se apre
la porta, lo pigliano, lo legano, lo portano sul camion, gli fanno passare le
torture più inenarrabili fingendo di ammazzarlo, di annegarlo, poi lo
abbandonano in mezzo alla campagna, nudo, legato ad un albero! Se il capolega
è un uomo di fegato e non apre e adopera le armi per la sua difesa, allora è
l'assassinio immediato che si consuma nel cuore della notte, cento contro uno.
Questo è il sistema nel Polesine.” (da un discorso pronunciato alla
Camera da G. Matteotti, deputato socialista, 1921)
Doc. 16
“Di fronte all'assassinio, alla violenza, all'incendio doloso, la polizia
rimaneva “neutrale” ed era col suo pieno consenso ed assoluta consapevolezza
che queste bande scorrazzavano sui loro camion sulle strade bianche di
polvere, armati sino ai denti, per compiere i loro assalti.
[1] Prova anche a collegare i dati della prima tabella con quelli della seconda
[2] Proprietari di terre
[3] pubblici
[4] Ceti impiegatizi, artigiani, negozianti
[5] Proprietari di terre
[6] Associazione di proprietari
[7] La lega è l’associazione sindacale dei contadini braccianti
Documento 2 L’ascesa
del fascismo nel primo dopoguerra.
Completa il brano e, per ogni completamento, riporta il numero del documento (dei documenti) che giustificano le tue scelte.
Nel corso del primo dopoguerra, dal _________ al 1922, è in corso un'acuta crisi economica: ne sono testimonianza sia l'aumento dei _______________ (doc. ), che colpisce soprattutto i consumi popolari, sia l'alto numero di ________________ (doc. ), attraverso i quali i lavoratori chiedono un aumento dei _______________ (doc. ), erosi proprio dalla diminuzione del potere d'acquisto.
Ma i salariati non sono gli unici a lamentarsi in quegli anni. I _______________ (doc. ) reclamano le terre promesse loro nel corso della guerra; i ceti _______________ (doc. ) poi, che hanno fatto esperienza di comando nella guerra come _____________ (doc. ), male si adattano alla vita civile ed inoltre anch’essi vedono ________________ (doc. ) le condizioni di vita a causa dell'inflazione galoppante.
Il periodo in questione pertanto è un periodo d'aspre _______________ (doc. ) sociali: i contadini e gli operai occupano le terre e le grandi _______________ (doc. ). Come scrivono i prefetti, c'era il rischio che avvenisse come nella lontana Russia una rivoluzione _______________(doc. ). Da un punto di vista elettorale si assiste al trionfo di socialisti e cattolici, che meglio di altri hanno rappresentato le insoddisfazioni dei ceti popolari e le loro lotte.
In questa situazione di conflitto sociale e di crisi politica (cambiano molti governi in pochi anni) si sviluppano le azioni _______________ (doc. ) dei fascisti: la base sociale dei fascisti proviene in parte da _______________ (doc. ) della guerra, essi trovano poi il consenso dei ceti medi, impoveriti dall'aumento dei prezzi e minacciati dagli operai organizzati nei _______________ (doc. ) e nei partiti della sinistra. I fascisti ricevono inoltre aiuti finanziari da industriali e _______________ (doc. ) che vedono minacciate le ________________(doc. ).
Le idee che i fascisti agitano sono fortemente _______________ (doc. ) e ritengono che l'unità della patria sia minacciata dai socialisti e dagli scioperi che essi organizzano. Contro i nemici interni della patria bisogna riprendere la guerra interrotta nel 1918. La _______________ (doc. ) dei fascisti si rivolge pertanto contro uomini e cose di socialisti, sindacati, cooperative rosse e bianche: intimidazione contro persone, distruzione di sedi di partiti, spedizioni punitive e assassini impediscono così lo svolgimento della normale vita _______________ (doc. )secondo le regole della ……………….. .
Polizia, carabinieri, funzionari dello stato rimangono _______________(doc. ); per lo più non fanno niente per far rispettare la ______________ (doc. ) e impedire la violenza.
Documento 3 Studiare il fascismo attraverso lo studio dei documentari Luce
Per ciascun
documento, prendi appunti durante la visione e
mentre il prof commenta
Doc.
1 Le radiose giornate del maggio 1915.
Quando? Di cosa parla Mussolini? Perché è importante il riferimento?
Quale è la tesi che espone? Che tipo di lessico usa? Descrivi come è
vestito. A cosa servono le pause nel modo di parlare?
Doc.
2 Nel decennale. Quando? Cosa si
celebra? Come possiamo definire l’avvenimento ripreso dalla macchina da
presa? All'inizio come compare Mussolini? E alla fine? Il colore
prevalente di quelli che sfilano. Chi sono? Come è la folla che fa ala al
corteo? Come si comporta rispetto al duce? Descrivi Mussolini: aspetto
fisico, modo di parlare, vestiti, ecc.
Doc.
3 Omaggio nazionale alla casa del
duce. Quando? Dove siamo? Chi è presente? Per fare cosa? In cosa
consiste la cerimonia? E' una cerimonia privata o pubblica? Prendi nota
delle definizioni riservate a Mussolini. Solitamente una cerimonia del
genere a chi dovrebbe essere riservata?
Doc.
4 Mussolini muratore. Quando? A
cosa dà inizio il duce? Cosa sta facendo? E' da solo? Perché lo fa? Alla
fine del documentario cosa fa?
Doc.
5 Agro pontino. Quando? Cosa è in
corso da qualche anno? Cosa viene a fare Mussolini? Come si comporta la
folla? Come si comportano quelli che passano davanti al duce?
Doc.
6 I balilla. Quando? Come si
chiamano le diverse organizzazioni per la gioventù. Come si vestono? Che
esercitazioni fanno? Si preparano da piccoli a fare cosa da grande? Dove
sfilano? Davanti a chi? In cosa consiste il programma eugenetico e
demografico del fascismo?
Doc.
7 Gli italiani ricordino. Quando?
In seguito a che cosa? Cosa fanno gli italiani piccoli e grandi? Come si
chiama la politica in questione? Tra i bambini chi viene citato?
Doc.
8 L'impero. Quando? Cosa è
successo? Dividi in tre parti il documentario e sintetizzalo. Quale è lo
scopo della comunicazione? Che impressione ha lo spettatore dello stato
italiano? Come si rivolge Mussolini alla folla? Come risponde Mussolini
alla folla?
Doc.
9 Il duce nel Veneto Quando? Nel discorso del duce compaiono fra
le altre espressioni come razza, superiorità, semiti, separazione.
Ricostruisci l’argomentazione del discorso
Documento
4 Società democratica e società totalitaria.
Nel testo dello storico Emilio Gentile trovi la definizione del
fascismo, molte volte in contrapposizione alle caratteristiche della
società democratica. Trova i tratti che caratterizzano i due tipi di
società ed inseriscili nella tabella sottostante. L’esercizio è già
iniziato.
… Il
fascismo, come ideologia e fenomeno politico non fu creazione di Mussolini
ma fu l’espressione delle credenze, delle idee, dei miti e dei programmi
di un movimento di massa sorto dall’esperienza della Grande Guerra e
dalla reazione antisocialista dei ceti medi, che acquistò una sua propria
autonomia come nuova forza politica organizzata, e si propose non solo di
assicurare la difesa dell’assetto economico e sociale fondato sulla
proprietà privata, ma volle realizzare una rivoluzione politica e
culturale, attraverso la distruzione del regime liberale e la costruzione
di uno stato nuovo, concepito secondo la forma inedita di organizzazione
totalitaria della società civile e del sistema politico. L’ideologia
del fascismo fu la più completa razionalizzazione dello Stato
totalitario, fondato sull’affermazione del primato della politica e
sulla risoluzione del privato nel pubblici. Conseguenza di questa
concezione fu la subordinazione della vita individuale e collettiva alla
supremazia assoluta dello stato, attuata per mezzo di una organizzazione
totale, e la mobilitazione permanente della popolazione … (Emilio
Gentile, Storia e interpretazione del fascismo, Laterza 2002)
Società democratica |
Società totalitaria |
libertà |
irrazionalità |
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Documento 5
Verso la guerra: cronologia degli avvenimenti
Primi anni del nazismo |
Riarmo Germania e recupero sovranità sulle regioni del Reno |
1935-6 |
L’Italia occupa L’Etiopia |
1936-39 |
Guerra di Spagna: Germania ed Italia a fianco del fascista Franco |
1938 |
La Germania occupa l’Austria: Anschluss |
1938 |
L’Italia occupa l’Albania |
1938 |
La Germania occupa la Cecoslovacchia |
1938 |
Promulgazione leggi razziali in Italia |
1938 |
Nascita dell’Asse: Germania, Italia e Giappone |
Dati gli avvenimenti di cui sopra, anche alla luce del trattato di Versailles, indica le cause della II guerra mondiale.
Confronta poi la tua definizione con quella dello storico:
La causa dello scoppio del secondo conflitto mondiale risiede interamente nella politica aggressiva ed espansionista della Germania nazista condotta da Hitler, attraverso una fanatica ideologia nazionalista e razzista, a occupare l’intera Europa come necessaria affermazione del proprio Lebensraum, lo spazio vitale della superiore “razza” germanica. (Marcello Flores, Il secolo-mondo. Storia del novecento, Il Mulino 2002, pp. 281)
Documento 6 La Shoah (Olocausto).
Trova le informazioni e descrivi i seguenti aspetti del fenomeno:
a)
Finalità iniziali (1933) dei lager nazisti. Quando mutò tale finalità?
b) Dove il Reich tedesco avrebbe trovato il suo Lebensraum (spazio
vitale)? Cosa intendeva Hitler per esso? c) Nel 1941 si completa il
progetto nazista di distruzione dei nemici della Germania. In che modo? d)
“Pregi” e difetti del lavoro delle “squadre della morte” e) Il
nuovo piano per l’Olocausto f) Diversità nella realizzazione del
genocidio g) Dimensioni numeriche della Shoah h) Quale altro popolo subì
identico trattamento da parte dei nazisti? Documento 7 La Resistenza in Italia
Dall’inverno 1942-1943 divenne ormai evidente che
per l’Italia la guerra si sarebbe conclusa con una totale sconfitta e
nel marzo 1943 scoppiò a Torino, tra gli operai della Fiat, il primo
sciopero generale. Il 10 luglio 1943 gli alleati anglo-americani
sbarcarono in Sicilia, cominciando l’occupazione dell’Italia. Le
truppe italiane, anche se appoggiate dai Tedeschi, non erano in grado di
fermare l’invasione. Il 25 luglio 1943 il Gran Consiglio del fascismo
decise di mettere fine al governo di Mussolini, che il re fece arrestare;
capo del governo fu nominato il maresciallo Badoglio. Subito dopo la fine
del regime fascista furono avviate trattative segrete tra l’Italia e gli
alleati per arrivare ad un armistizio. Secondo le condizioni dell’armistizio,
l’Italia sarebbe entrata in guerra contro la Germania ed i soldati
italiani avrebbero dovuto combattere contro i tedeschi. Un’azione di
questo tipo sarebbe stata possibile solo se fossa stata preparata con
cura, ma l’annuncio dell’armistizio - 8 settembre 1943 – colse
invece di sorpresa le truppe italiane, che furono facilmente disarmate dai
tedeschi quasi ovunque. Molti soldati pensarono che la guerra fosse finita
e un gran numero lasciò le caserme per cercare di ritornare a casa,
sfuggendo al controllo dei tedeschi. Chi era catturato veniva fucilato o
inviato in Germania nei campi di prigionia. I reparti che opposero
resistenza furono massacrati dalle forze tedesche, come avvenne in Grecia:
a Cefalonia i tedeschi giustiziarono 5000 soldati italiani, catturati dopo
una resistenza di sette giorni. Il re ed il governo fuggirono da Roma
rifugiandosi nel territorio sotto il controllo militare degli alleati. Per dare un’apparenza di legalità al loro dominio
in Italia, i tedeschi liberarono Mussolini dalla prigionia sul Gran Sasso
e lo misero a capo dello stato, che prese il nome di Repubblica sociale
Italiana (Repubblica di Salò), ma tutto il potere era in mano ai
tedeschi. Mussolini potè solo far fucilare alcuni esponenti del gran
Consiglio che avevano provocato il suo allontanamento dal governo. Dal settembre 1943 fino alla fine della guerra
(aprile 1945), l’Italia si trovò divisa in due zone: una controllata
dagli alleati, sotto il governo monarchico; l’altra controllata dai
tedeschi, con il governo fascista della Repubblica di Salò (indicato
anche come repubblichino). Il confine delle due zone si spostò continuamente
verso nord man mano che gli alleati continuavano ad avanzare ma ci vollero
due anni prima che tutta l’Italia fosse sotto il controllo alleato: fino
ad allora essa fu ridotta alla stregua di un campo di battaglia, in cui
contro i fascisti della repubblica di salò agivano, accanto agli
angloamericani e ad alcuni reparti dell’esercito italiano, brigate di
partigiani. L’annuncio dell’armistizio e la nuova situazione
che si creò dopo l’8 settembre favorirono l’organizzazione della
resistenza italiana contro i tedeschi. Il 9 settembre a Roma si formò un
comitato di Liberazione nazionale, di cui facevano parte i principali
partiti d’opposizione al fascismo: la democrazia cristiana, il partito
liberale, il partito d’azione, il partito socialista ed il partito
comunista. Altri comitati di liberazione si formarono in tutta l’Italia
ancora occupata dai tedeschi. Nell’Italia settentrionale si ebbero intanto nuovi
grandi scioperi nei centri industriali (novembre-dicembre 1943, marzo
1944) e si formarono i primi gruppi di partigiani, che comprendevano
soldati fuggiti dalle caserme, antifascisti, giovani renitenti alla leva,
cioè che si rifiutavano di prestare servizio militare per la Repubblica
di Salò, uomini che volevano sfuggire alla deportazione in Germania. Con la primavera del 1944 la resistenza cominciò ad
organizzarsi, con la formazione di grandi bande partigiane,che giunsero a
comprendere complessivamente circa 200.000 uomini: vi erano formazioni
autonome ed altre legate ai partiti, come le brigate Garibaldi legate ai
comunisti, le brigate di Giustizia e Libertà legate al partito d’azione,
e le brigate Matteotti legate ai socialisti. Mentre gli alleati risalivano
lungo la penisola, liberando Roma (4 giugno 1944) e Firenze (6 agosto
1944), con la collaborazione dei partigiani, altre formazioni agivano
nelle regioni sotto controllo tedesco e fascista, intervenendo sia in
città sia soprattutto in campagna.Qui essi erano molto più numerosi,
perché riuscivano ad operare meglio sfuggendo ai tedeschi e ai fascisti,
grazie all’appoggio della popolazione che li aiutava a nascondersi. I
partigiani compivano azioni di sabotaggio contro obiettivi militari e
svolgevano un’opera di propaganda antifascista. Di rado essi
ingaggiarono vere battaglie contro tedeschi e fascisti, molto più
numerosi e meglio armati. Nell’Italia settentrionale i partigiani
riuscirono a liberare vaste zone di montagna, dove organizzavano “repubbliche
partigiane”, di solito di breve durata , in cui furono sperimentate
forme di governo democratiche. La repressione tedesca fu spietata. Quando un soldato
tedesco veniva ucciso, almeno dieci civili italiani erano fucilati: a Roma
ad esempio dopo un attentato dei partigiani che provocò 33 morti tra i
soldati tedeschi, vennero fucilati 335 italiani (eccidio delle Fosse
Ardeatine, 24-25 marzo 1944). Nelle zone in cui operavano i partigiani,
interi paesi vennero distrutti e centinaia di persone di ogni età
assassinate. L’offensiva alleata sul fronte italiano, che aveva
raggiunto nell’autunno del 1944 l’Appennino tosco-emiliano, cominciò
in primavera l’occupazione dell’Italia settentrionale. Con Inglesi e
Americani combatterono alcune truppe italiane reclutate nelle zone già
liberate e le unità partigiane. La liberazione delle città avvenne
spesso prima dell’arrivo degli alleati: Firenze, Bologna, Milano, Torino
vennero liberate dall’insurrezione popolare guidata dai partigiani.
Mussolini e altri gerarchi nazisti, catturati dai partigiani mentre
cercavano di fuggire in Svizzera, vennero fucilati (27-28 aprile). Il 25 aprile 1945 gran parte dell’Italia
settentrionale era stata liberata e nei giorni seguenti tedeschi e
fascisti furono costretti ad abbandonare ogni ostilità. Consegne:
1.
Metti in ordine cronologico i seguenti avvenimenti relativi al conflitto
in Italia e assegna a ciascuno la data corrispondente (in alcuni casi sono
stati aggiunti avvenimenti della guerra non italiani, per i quali consulta
la linea del tempo della guerra già costruita) Liberazione dell’Italia del nord Armistizio dell’esercito italiano
con gli alleati Eccidio a Roma delle Fosse Ardeatine Mussolini è fucilato dai partigiani Sbarco alleato in Sicilia Sbarco in Normandia Inizio offensiva di Stalingrado Liberazione di Roma Scioperi alla Fiat I tedeschi liberano Mussolini e lo
mettono a capo delle repubblica sociale italiana Il re licenzia Mussolini Bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki Gli alleati raggiungono l’appennino
tosco-emiliano Liberazione di Firenze
2.
Indica i sintomi interni ed esterni della debolezza del regime fascista
nei primi mesi del 1943
3.
Come si sarebbero dovuti comportare il re e Badoglio per rendere efficace
l’armistizio?
4.
Descrivi da una parte gli atteggiamenti prevalenti fra le truppe dopo la
notizia dell’armistizio e, dall’altra, le reazioni dei tedeschi
5.
Perché la sovranità di Mussolini nel territorio controllato dalla
neonata repubblica di Salò è solo apparente?
6.
Spiega la geografia politica dell’Italia nei due anni 1943-1945
7.
Chi faceva parte dei gruppi partigiani? Quali azioni militari svolgevano?
Contro chi operavano?
8.
Quale fu la reazione dei tedeschi rispetto alle azioni dei partigiani? Indice esercizi per la
formazione a distanza esercizio 1,
esercizio
2, esercizio 3 Verifica 1 Scrivi un testo sul fascismo che, facendo soprattutto
riferimento ai documenti studiati, sia capace di:
dare una definizione di totalitarismo e di distinguerlo dalle società
democratiche (vedi testo di Emilio Gentile)
di collocare il fascismo nel periodo successivo alla guerra (vedi manuale e
appunti sulla “guerra dei 30 anni”))
di ricercare quindi le origini e le cause del suo affermarsi (vedi documenti e
testo di sintesi)
di fissare gli eventi principali del suo consolidarsi (vedi manuale)
di descrivere gli aspetti principali del regime cui ha dato origine (vedi
documentari Luce)
di studiare somiglianze e differenze tra le diverse situazioni in cui si è
affermato (Italia e Germania) Verifica 2 Il
regime fascista. Per
ciascuna di queste date indica l’avvenimento e spiega
l’importanza dell’avvenimento nel contesto della nascita e dello sviluppo
del regime fascista: 1922;
1925-1926; 1929; 1936; 1938 Il
regime nazista. Dopo aver indicato l’anno in cui Hitler va al
potere, elenca in forma molto schematico i segnali di espansionismo militare
della Germania nazista (almeno 5)
II
guerra mondiale.
Rispondi
alle seguenti domande: Cosa prevede il patto di non
belligeranza tra Germania di Hitler e URSS di Stalin? Perché i due stati lo
siglano? Da quale avvenimento è scatenata la
seconda guerra mondiale? Quando inizia? Qual è la causa più generale del
conflitto? Quali sono gli stati che fanno parte
dell’“Asse”? Quali stati si trovano sul fronte
avverso allo scoppio della guerra? E quali altri se ne aggiungeranno? Quando entra in guerra l’Italia?
Partecipando a quale campagna militare? Che cos’è la Battaglia
d’Inghilterra? Quando si svolge e come si conclude? Quando e in che modo entra in guerra
il Giappone? Quali stati risultano occupati dalle
forze nazifasciste nella prima fase della guerra? Quando inizia l’invasione tedesca
dell’URSS? Indica i tre momenti che segnano
l’arresto dell’offensiva tedesca. In che anno siamo? Elenca le tre direttrici
dell’avanzata degli Alleati precisando direzione e il contesto temporale Come
e quando si conclude la guerra sul Pacifico? Cronologia
della Liberazione. Con
la numerazione ricostruisci l’ordine cronologico dei seguenti avvenimenti
specificando per ciascuno il contesto temporale (anno, mese o stagione, in
qualche caso il giorno): Liberazione
di Mussolini da parte dei Tedeschi, costituzione della Repubblica Sociale ed
invasione dell’Italia da parte delle truppe tedesche
__________________________ Liberazione
delle grandi città del Nord ad opera dei partigiani
______________________________ Armistizio
tra Italia ed Alleati _______________________________ Destituzione
di Mussolini e suo arresto da parte del re
______________________________________ Sbarco
in Sicilia ___________________________________________ Liberazione
di Roma _________________________________________ Liberazione
di Napoli _________________________________________ Nuova
linea difensiva da parte dei Tedeschi: la linea gotica sull’appennino
tosco-emiliano ______________ Olocausto. Hai
100
- 200 parole circa per scrivere un testo che definisca l’Olocausto Resistenza. Hai
100 -
200
parole
circa per scrivere un testo che spieghi il significato della Resistenza a cura di Paolo
Alpino