Silenzi...

silenzi...
C'è una cosa che, forse, mi inquieta più di tutte da qualche mese a questa parte e che sembra non trovare mai una via d'uscita, anzi ora sembra destinata a peggiorare man mano che la gabbia attorno a me si stringerà sempre più: quel silenzio attorno a te che si rompe solo quando sei tu a fare un passo avanti, che fa sembrare tutto un continuo elemosinare anche soltanto una parola, un gesto, una presenza anche se comunque a distanza. È semplicemente quella sensazione che ti fa male da tanti anni e che, periodicamente, torna a bussare alla tua porta a ricordati, forse, chi sei veramente.

Savorgnano del Torre, 3 luglio 2020

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