7 marzo

un passo indietro

Anche questa volta lo hanno saputo in pochi, gli altri se ne accorgeranno a partire da lunedì mattina.

Non credo sia scappare, ma andarsene in silenzio, in punta di piedi, per non star male, per non dover nascondere le lacrime dietro gli occhiali da sole. Non lo so cosa stia succedendo, se sia l'inizio di una lenta agonia o se cerchino solamente di spaventarci per piegarci ai loro voleri. Ho già sbagliato una volta l'anno scorso a non cambiare perché mi trovavo bene dov'ero... farlo una seconda volta sarebbe sicuramente da stupidi.
Ricominciare un'altra volta, ricominciare ad imparare nuovamente qualcosa di diverso...
C'è una cosa che non mi ha stupito più di tanto: il silenzio di qualcuno, il silenzio dei vicini, di chi, giustamente, aveva il diritto di pretendere quello che era mio dovere fare. Non so se sia il mio essere scomodo o cosa...

momenti di silenzio

Per una strana coincidenza era sempre il 7, anche un anno e mezzo fa, ma di luglio, era un caldo pomeriggio d'estate. Oggi lassù c'era invece la neve, ce n'era ancora tanta che, ad un certo punto, ha fermato il mio cammino. Ma il bisogno di stare per qualche ora immerso nel silenzio per trovare un po' di tranquillità era sicuramente indispensabile.
Anche oggi, come quel giorno, c'era il vento a tenermi compagnia... solo che non sono riuscito, almeno oggi, a trovare risposte diverse da quelle che ho cercato di darmi in quest'ultima settimana. Evidentemente era la cosa migliore da fare...

C'è un altro salto nel vuoto che mi aspetta...

7 marzo 2009

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