Compagne di viaggio

Sul Monte Joanaz Ci sono compagne di viaggio silenziose, fedeli, affidabili. Lei e la sua sorella maggiore che ormai, da quattro anni, si gode il suo meritato riposo, anche se non è ancora andata definitivamente in pensione e, ogni tanto, continua ancora a seguirmi.
In questi anni mi hanno accompagnato in questo mio strano cammino, sono state il mio più potente antidepressivo nei momenti "difficili", sono state la mia coperta di Linus per isolarmi dal resto del mondo quando le cose andavano male. Qualche volta ho paura che siano state anche un ostacolo (sempre presenti assieme a me) nel rapporto con le altre persone. Tante volte, infatti, mi facevano e mi fanno sentire - in viaggio, in vacanza, durante le escursioni in montagna - quasi un fenomeno da baraccone con quelle domande che erano sempre le stesse: quanti rullini hai fatto oggi... quante macchine hai con te oggi...
Nel corso degli anni è cambiato il mio modo di confrontarmi con loro. Una volta mi accompagnavano quando andavo da qualche parte poi, cinque anni fa, il rapporto si è ribaltato: ho cominciato a muovermi apposta per "viaggiare" assieme a loro.
Ogni tanto vorrei provare a separami da loro, vedere come si "vive" senza, vedere se qualcosa cambierebbe ma ormai sono diventate una parte importante di me, ma non so cosa succederebbe, probabilmente mi sentirei più vuoto...
Con loro ho catturato tante immagini, tante sensazioni ma, ancora oggi, c'è un grande vuoto, una grande mancanza: cercare di riprendere "l'essenza" delle persone, non scatti di nascosto - come è successo tante volte - ma con la collaborazione delle stesse persone. E' una cosa che fa parte dei miei sogni, ma sarebbe un sogno che mi piacerebbe, prima o poi, si potesse avverare...

Monte Joanaz, 15 luglio 2005

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