A piccoli passi

orologioIeri, una mia collega che per me ha sempre avuto parole gentili, mi ha detto qualcosa che mi ha fatto riflettere su alcuni pensieri che ormai mi porto dietro da diverse settimane, su qualcosa che continuo a ripetere a me stesso e - qualche volta - a dire anche agli altri, quasi come una specie di battuta, per tenermi su il morale.
In effetti non ho ancora smesso di pensare che, prima o poi, qualcosa di piacevole mi possa anche succedere ma più passa il tempo, più passano gli anni, e più mi accorgo che ci vorrebbe "un miracolo" che finora non è mai arrivato.
Non ho ancora smesso di crederci, ma forse devo continuare ad andare avanti a piccoli passi, un po' alla volta, come si affronta una salita sui sentieri di montagna.
A volte ci si ritrova confusi nel momento in cui ci troviamo di fronte a qualcosa che sembra tornare. Vorremmo dire subito di sì, vorremmo correre incontro a quell'idea, a quello sguardo, a quegli occhi che non vediamo più da tanto tempo o che abbiamo visto solo in qualche immagine ma poi... come sempre... le paure... riprendono il sopravvento su tutto.
Tante volte, in tante occasioni, se me ne fosse stata data la possibilità, avrei avuto la voglia di ricominciare quello che ad un certo punto era finito... non continuare il percorso dal punto in cui si era interrotto, ma iniziare qualcosa di nuovo... guardarsi con altri occhi, parlare e ascoltarsi con un'altra voce, chiudere con un certo passato e provare a vivere qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso. Finora è una fortuna che non mi è mai capitata, è qualcosa che è rimasto nel mio mondo dei sogni ma chissà...

...magari con il tempo, con un po' di pazienza, quel "miracolo" potrebbe anche accadere...

13 luglio 2005

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