In Italia
Non ho trovato articoli che parlino della presenza di farmacisti in hospice. La legislazione che prevede la realizzazione di strutture residenziali per le cure palliative non ne contempla espressamente il coinvolgimento.
Sicuramente in Italia i farmacisti sono coinvolti nella dispensazione dei farmaci antidolorifici, con i connessi problemi di carico e scarico, legati ad una complessa ricettazione dei farmaci stupefacenti.
Qualche testimonianza sull'attività del farmacista nel settore delle cure palliative si può poi trovare tra i farmacisti ospedalieri, o nel settore della preparazione di farmaci galenici.
v. testimonianza dott.sse Rizza e Caravelli
v. art. da www.salus.it su preparaz. pompe elastomeriche e ruolo farm. terapia dolore
art. SIFO su procedura per l'uso off label
Farmacisti ospedalieri
Le collaborazioni dei farmacisti ospedalieri con le equipe di cure palliative spesso sono relative a centri ove si curano malati oncologici, o in cui i farmacisti siano stati coinvolti in preparazioni di miscele per i dolore post-operatorio. In alcuni casi l'attività e limitata all'ospedale, mentre in altri vengono allestite anche preparazioni ad uso dei pazienti in assistenza domiciliare.
Le attività svolte sono le seguenti:
attività galenica
attività di studio
attività di informazione ed educazione
- rivolta al paziente
- rivolta al personale sanitario
Galenica
Sebbene in Italia siano disponibili parecchie
formulazioni analgesici di diverso tipo, la produzione industriale non è ancora in grado
di coprire tutte le esigenze del settore. Si tratta infatti di farmaci economicamente poco
vantaggiosi per le aziende.
Se confrontiamo le specialità presenti in Italia con le indicazioni sulle cure palliative
fornite in altri paesi europei, per esempio in Gran Bretagna, patria del movimento hospice
(v. British National Formulary), notiamo che nel nostro paese sono assenti diverse
formulazioni consigliate per le terapie.
Si trovano infatti siti internet di diverse farmacie italiane che descrivono preparazioni officinali e magistrali per la terapia del dolore.
Anche i prontuari di galenica riportano spesso indicazioni per la preparazione di forme farmaceutiche consigliate nella cura del dolore severo. Tra questi il più recente è il "Prontuario pratico di galenica", di Brusa Paola e Germano Antonio, edizioni CEA.
Per verificare la necessità di un'attività galenica nel settore della farmacoterapia del dolore, ho ricercato le preparazioni farmaceutiche per la cura del dolore severo in commercio in Italia. E' possibile vedere la tabella elaborata cliccando su:
farmaci per le cure palliative in commercio in Italia
Legislazione
Raramente la legislazione italiana prevede espressamente la presenza del farmacista nelle strutture dedicate alle cure palliative. Solo di recente, nella riformulazione dei componenti i comitati per la lotta contro il dolore, incominciano ad essere citati i farmacisti.
La normativa sull'ospedale senza dolore
(Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie Generale - n. 149 del 29-06-2001,
Provvedimento 24 Maggio 2001: Accordo tra Ministero della Sanità, le regioni e le
province autonome sul documento di linee guida inerente il progetto "Ospedale senza
dolore") prevede nella Composizione del Comitato "Ospedale Senza Dolore",
oltre ad altri membri, un referente del Servizio Farmaceutico.
La legislazione della regione Piemonte prevede la presenza di un farmacista responsabile
di Struttura complessa di Farmacia (oltre a medici, psicologi e volontari) nel
"Comitato regionale per la Lotta al Dolore ospedale-territorio" dal 2007
(Bollettino Ufficiale n. 25 del 21 / 06 / 2007 Regione Piemonte).
Il ministro Livia Turco ha sostenuto la "importanza
del coinvolgimento attivo dei farmacisti nella rete delle cure palliative", ma queste
affermazioni non sono ancora state tradotte in leggi.
Formazione
Un problema molto delicato riguarda la formazione del
farmacista che voglia operare nel settore delle cure palliative. In Italia infatti non
esiste una scuola di specializzazione in Medina Palliativa neanche per i medici.
Esistono master di primo e secondo livello generalmente accessibili a medici,
infermieri o talvolta a psicologi. Per i farmacisti ne è stato avviato uno
all'università di Palermo nel 2004. I corsi di aggiornamento sulla materia in genere sono
riservati ai farmacisti ospedalieri o dipendenti di ASL ed escludono pertanto tutti i
farmacisti territoriali.
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell'art. 61 dello Statuto e dell'art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002, tra i compiti previsti per la Rete Piemontese degli Ospedali Senza Dolore, sono nominati anche corsi di aggiornamento anche per farmacisti.