9 marzo 2002 - pag. 10 Costa di Pantano-Ripalta: tre volte sì ad un’area naturale protetta |
Sabato 23 febbraio-Auditorium di S. Croce. Scrivere della bella giornata di studio organizzata dal Comitato di Pantano-Ripalta, col patrocinio dell’Ordine Nazionale dei Biologi-Puglia, dell’Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi, del WWF, della Legambiente e dell’Archeoclub di Molfetta fa di sicuro pensare. Ruggiero Maria Dellisanti, esperto conferenziere pone l’accento sullo sviluppo sostenibile nelle aree naturali protette, prendendo in esame il caso di studio del fiume Ofanto e della sua foce. Afferma il Prof. Dellisanti: "Per sviluppo sostenibile è bene che si sappia e si colga la sostanza effettiva della questione. Trattasi di sviluppo teso a garantire il soddisfacimento delle presenti e delle future generazioni". Ad aggiungere altrettanti chiari quadri della situazione dal punto di vista certamente tecnico è il dott. Nicola Tedesco, biologo: "La Regione Puglia è ad alto rischio di desertificazione. Bisogna prendere in serio esame la gravità del problema, prima di incorrere in situazioni insostenibili ed alto rischio". È la volta del prof. Angelo Nitti del WWF, il quale è riuscito a documentare per mezzo di belle diapositive ben 117 specie diverse di uccelli. Trattasi di un buon risultato per l’ambiente faunistico. La presente catalogazione rappresenta un fatto unico nel suo caso di non frequente ripetitività. A concludere è il dott. Francesco Ciccone, richiesto persino dalla locale sezione della Fidapa per un’ennesima relazione di carattere tecnico dopo il presente convegno. Ciccone ha sottolineato l’importanza dell’associazionismo nel territorio in relazione allo sviluppo sostenibile, leggasi tra le righe una visione antropocentrica e quanto affermato in aggiunta ad una fitta sostenibilità dello sviluppo, dunque una visione biocentrica. La conferenza è stata l’occasione più importante nell’evoluzione storico-istituzionale dell’area Pantano-Ripalta. Il Comitato preposto alla tutela del tratto di costa biscegliese verso la città di Molfetta ha potuto consegnare ad personam, ossia nelle mani dell’Assessore Luigi Vella la bellezza di 2479 in cui lo stesso Comitato e soprattutto i cittadini di Biscglie e Molfetta chiedono la salvaguardia e la tutela del patrimonio ambientale e storico-paesaggistico dell’Oasi di Protezione "Torre Calderina", tramite l’istituzione di un’area naturale protetta ai sensi della legge regionale 19/97. E la creazione di un Centro di Documentazione Ambientale in aggiunta al definitivo risanamento della zona in questione da ogni tipologia di rifiuto. Dal canto suo l’Assessore Vella ha dichiarato un a disponibilità massima a trecentosessanta gradi. Il Primo Cittadino di Molfetta è invece risultato assente e distratto per non aver mandato nemmeno un delegato dell’esecutivo in sua vece. La giornata in questione, della durata di molte ore è consistita in riflessioni, relazioni e dibattito con l’intervento di un pubblico qualificato. A tal punto è lecito chiedersi: dopo tanto tuonare, finalmente "pioverà" su Pantano-Ripalta? Prima di andare in stampa apprendiamo che il ricorso presentato dalla sezione molfettese del partito di Rifondazione Comunista, riguardo l’accordo di programma che prevede la realizzazione di un nuovo insediamento turistico-alberghiero in località "Torre Calderina", territorio del Comune di Molfetta, è stato preso in serio esame dalla Regione Puglia. Ciò ha comportato un decisivo, quanto immediato stop a tale accordo, ove in merito la stessa Regione dovrà esprimersi in seguito circa l’attendibilità su quanto richiesto. Guido Galantino |