|I mosaici |

 

 

 

 

 

La villa romana del Tellaro

 

 

 

 

 

La villa

Si tratta dei resti di una villa romana del IV secolo dopo Cristo, dimora di una famiglia di latifondisti, i cui pavimenti erano ricoperti da straordinari mosaici che, per raffinatezza di stile, sono tra i più significativi dell’epoca.

Gli scavi, cominciati tra mille difficoltà burocratiche a metà degli anni 70, hanno portato alla luce i resti di una villa di 6 mila metri quadrati. Il corpo centrale era costituito da una corte circondata da un portico sul quale si affacciavano vari ambienti. Il camminamento era ricoperto da un mosaico a tappeto con festoni e motivi geometrici, ben conservato per 15 metri. Ma il ritrovamento eccezionale riguarda i pavimenti di tre stanze tappezzati con scene mitologiche, di caccia e danze, realizzate con milioni di tessere in pietra calcarea e cotto dai colori naturali intensissimi. Storie piene di animali, fiori e volti talmente vivi che sembrano schizzare fuori dal disegno.
La residenza romana bruciò in un incendio, probabilmente alla fine del IV secolo. Forse fu una conseguenza della calata dei barbari. Sullo strato di macerie e cenere abbandonato per secoli, nel 1700 venne costruita una fattoria, tranciando i mosaici scampati alla distruzione e seppellendoli sotto 50 centimetri di terra e pietre.