Non ti muovere di Margaret Mazzantini
Questa estate sono entrata in biblioteca per prendere un libro
che avevo prenotato e tra le novità esposte vidi questo libro. MI fermai
a guardarlo incuriosita e la ragazza della biblioteca mi disse che era bellissimo,
per lei migliore del catino di zingo, quello precedente, così mi lasciai
convincere e lo portai a casa.
Cominciai a leggerlo e lo terminai in tre giorni, non riuscivo a smettere.....
pur intuendo la fine dovevo andare avanti nella lettura. E' uno di quei libri
che quando li inizi ti incatenano alla storia e tu sei obbligato ad andare avanti,
pagina dopo pagina fino alla parola fine. MI aveva colpito il modo secco, incisivo,
netto, crudo di mettere a nudo gli animi dei personaggi, di come una scrittrice
fosse riuscita a parlare con la bocca di un uomo anche nell'intimità
di un rapporto crudo come può esserlo una violenza. La violenza dei personaggi
è la violenza delle paure che portiamo dentro, del nostro bisogno di
amore ma della nostra paura di esternarlo, del nostro uniformarci allo standard
di aspettative e di normalità per farci accettare rinnegando la nostra
vera essenza. Se qualcuno va contro questa cosiddetta normalità ecco
che diventa un diverso da guardar con sospetto e se poi non ha paura di amare
fino a rinnegare se stesso, lo guardiamo con maggior sospetto e paura, perché
noi non riusciamo ad annullarci per un sentimento naturale come può esser
il semplice amore. Amore per un uomo, per una donna o per un figlio. La protagonista
Italia ama un uomo che si rivela meschino e pauroso.... ma lui, alla fine si
riscatta attraverso il racconto della sua meschinità che fa alla figlia
in coma. perché in quel dolore scopre l'amore. Quello di padre ma anche
quello di un uomo che non ha saputo fare le sue scelte, ma alla fine forse è
riuscito anche ad accettare quello che è, un uomo come tanti in una storia
come tante.
Se andate a leggerlo, come spero, vi auguro buona lettura.
Margaret Mazzantini, Non ti Muovere, Mondadori - 2002