In fondo al nero a cura di Gianfranco Nerozzi

16 racconti di horror contemporaneo

 

Si sentiva l'esigenza di una buona pubblicazione di horror italiano, anche per far capire al pubblico e al mercato che esiste una necessità di un genere di narrativa che scavi nelle paure recondite e negli incubi più nascosti. È vero che ci sono i siti internet e anche i piccoli editori indipendenti (Addictions, Il Foglio, il Macabroshow…), ma la collana Urania di Mondadori ha tutt'altra possibilità di far breccia e di arrivare ovunque.
Gianfranco Nerozzi raccoglie un gruppo di buoni autori già noti al pubblico.
Si parte con una bella storia di Carlo Lucarelli che racconta le peripezie di una testa mozzata al tempo della rivoluzione francese. Si continua con Andrea G. Colombo che indaga sugli effetti perversi di una pasticca di droga sintetica, quindi ci immergiamo nel terrore puro di Giampiero Rigosi e il suo pittore folle. Tiziano Sclavi e Paola Barbato scrivono una parabola horror sul senso della vita che è una riedizione in forma narrativa di un racconto a fumetti di Dylan Dog. Paolo Di Orazio (ricordate la mitica rivista "Splatter"?) non si smentisce e ci conduce per mano in un gelido inferno dove un mostro risorge sui pezzi di un corpo umano. Isabella Santacroce (che ha recentemente pubblicato lo stupendo "Lovers") costruisce un horror particolare, fatto di emozioni. Franco Ricciardiello ci presenta una nuova figura di vampiro iraniano tagliatore di teste, mentre Eraldo Baldini si ferma alla cultura Padana e come suo stile scrive una storia di orrore partendo da una leggenda popolare (quella dell'uovo dell'Ascensione). Terribile il serial killer di Danilo Arona che uccide solo bambini biondi, come è inquietante Douglas Preston (l'unico straniero) che presenta un horror sotto forma di racconto epistolare. Gianfranco Nerozzi ha amalgamato e scelto gli autori ma ha scritto pure un racconto stupendo, un horror postatomico, dove una terribile epidemia sta distruggendo il mondo e una banda di ragazzini orfani fugge verso il mare. Molto bello e di grande forza narrativa.
Ho parlato soltanto delle storie che mi hanno maggiormente colpito e che a mio parere risultano meglio strutturate e di maggior presa orrorifica. Gli altri autori sono: Dario Tonani, Giovanni Arduino, Luigi Bernardi, Luca Masali e Alessandra C. In definitiva l'unica storia che proprio non ho capito è quella di Giovanni Arduino (una poesia? Un racconto? Ai posteri l'ardua sentenza…), ma dura lo spazio di tre smilze paginette quindi si può sopportare. Il giudizio sul libro resta più che positivo e l'opera dimostra come per fare orrore non ci sia necessità né di chiamarsi Stephen King (ultimamente molto in ribasso) né di venire per forza da oltre oceano. Abbiamo anche in Italia i nostri orrori mediterranei e tanti bravi autori che li sanno raccontare.
Per finire diciamo che il libro chiude in bellezza con l'intervista al regista Pupi Avati, autore di film simbolo come "Zeder" e "La casa dalle finestre che ridono", che ci racconta cosa è per lui l'orrore.


Urania - Millemondi euro 5,10 pag.350


Gordiano Lupi