Gli organi di Alda Teodorani
Se non avete mai letto niente di Alda Teodorani, la dark lady della narrativa italiana, vi consiglio di cominciare da Organi, il suo ultimo lavoro edito da Stampa Alternativa nella collana Peccati. Centosette pagine che si leggono in poco più di un'ora tanto sono ben scritte e appassionanti. Sette capitoli e altrettanti tipi di uomini, che l'autrice tratteggia con ironia e capacità narrativa prima di arrivare al macabro finale. La Teodorani gioca a camuffare la realtà e la fantasia in questo romanzo che non è un romanzo ma una raccolta di racconti legati da un unico filo conduttore. La sua vita quotidiana è sempre presente e il vezzo autobiografico, anche se l'autrice negherà con tutte le sue forze, lo troviamo più che in altre opere. Antonio Tentori, il compagno nella vita reale, è protagonista dell'ultimo capitolo ed è abbastanza naturale che proprio a lui venga tolto il cuore. Ma tra le pagine incontriamo anche il buon Fabio Giovannini che parla di politica, Dario e Asia Argento, Luigi Cozzi e la sua bottega degli orrori di via dei Gracchi, per finire con gli scrittori del movimento neo noir che si danno appuntamento in un bar di Roma. Il tutto ben amalgamato in un crescendo di tensione narrativa che raggiunge l'acme al termine di ogni capitolo-racconto con l'estirpazione di un organo. Le parti macabre non danno alcun fastidio perché condite da una giusta dose di ironia. Ehi, cos'è questa faccia? Non preoccuparti per Mirko! Questo è solo un racconto e lui se ne sta da qualche parte in giro per il mondo! Ci rassicura l'autrice alla fine del sesto capitolo. E poi alterna le pagine di pura azione con consigli di scrittura creativa, su come si confeziona una scena particolarmente cruda. La Teodorani si sofferma su come un giallista politicamente corretto descriverebbe una scena che lei è capace liquidare in poche parole. (Lo vedi che noia? Io so fare di meglio. Almeno non ti faccio addormentare )L'uomo ideale verrà fuori soltanto alla fine della storia e sarà una commistione del cervello di Carlo (elegante presa in giro del giallista rampante), le mani di Jean Paul, il cazzo di Giulio, le orecchie di Lancillotto, lo scalpo di Luca, il fegato di Mirko, per finire con il cuore di Antonio. Un vezzo romantico che non guasta in un'opera horror, un tocco di originalità alla Teodorani che ci regala una prova nettamente superiore rispetto al precedente Sesso con il coltello.
Alda Teodorani, "Organi", Stampa Alternativa - Collana Peccati, euro 7,00.