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Nel
periodo che va dal 1604 al 1636 vi fu una nuova sistemazione del complesso
sacro "fabbricata di nuovo", dice mons. Mantica, "ad
una sola navata, assai grande" (v. p. 08.04.1636).
La chiesa che ha sempre avuto la stessa ubicazione dell'attuale, come
si riscontra dalle mappe cinquecentesche e seguenti, fu consacrata
dal vescovo Alliardi il 4 maggio 1660, ciò risulta nella relazione
stillata dal visitatore Rettano (v. p. del 1669).
Sulla base del progetto datato 2 dicembre 1822 esistente nell'archivio
parrocchiale, nella chiesa furono eseguiti significativi lavori: rifatta
tutta l'abside, ampliati ed abbelliti gli altari laterali, ricomposto
l'altare maggiore, rifatto il pavimento, rinnovata la tribuna, ampliata
la sacrestia e decorato li soffitto(spesa prevista senza..la decorazione
del soffitto (spesa prevista senza decorazione del soffitto: fiorini
25.810).
Il parroco, Don Primo Pendante, relativamente alla realizzazione delle
predette opere, ha trascritto in un registro denominato "Cronistoria
della Parrocchia dal 1913" la memoria riportata in una tavola
collocata sopra il soffitto della navata della Chiesa, rimossa in
occaSIone del rifacimento del soffitto (maggIo 1956) che è
del seguente tenore:
"- Nel 1828 fu eretta dai fondamenti la tribuna;
-nel 1829 si è fatto il soffitto della medesima;
-nel 1830 fatto il rialzo della Chiesa;
-nel 1831 fatto il soffitto della Chiesa -così il rialzo dell'organo.
Il tutto fu eseguito da mastro Luigi Milani di Fratta.
Rev.do parroco Don Domenico Verdaro Io Don Francesco Segantini Cappellano
Curano scrisse"
Lo stesso sacerdote Don Pendante segala anche che sulla stessa tavola,
in caratteri più piccoli e meno marcati, venne aggiunto nel
margine superiore: ".Nel 1853 alli 21 Xbre dal mastro Ferdinando
Verdi fu messo la catena alla chiesa a rinforzo dei tiranti del soffitto.
"Nel 1860 per il cedimento delle fondamenta si sono eseguite
opere di puntellamento con dispendiosa spesa. I lavori furono eseguiti
dall'impresa Verde Antonio.La facciata rifatta sul finIre dell'800,
su progetto dell'Ing. Silvio Adami di Canda, ha nella sua parte superiore
un grande rosone costruito su un foro prodotto da un masso di libbre
595, rimbalzato dal ponte che gli austriaci in ritirata, nella mattinata
del 24 giugno 1866, fecero saltare con mine. Durante i lavorI la chiesa
venne chiusa per 228 giorni ( dal 29 maggio 1899 al 12 gennaio 1900).Su
altra tavola delle dimensioni di cm. 46 x 21, si legge questo pro
memoria: ANNO 1921
."In quest'anno fu rifatto il soffitto della chiesa salvandone
il.dipinto e furono riparate le chiavi guaste del tetto e ripulita
tutta la Chiesa. Il lavoro Comincio nel luglio e termino' in dicembre
-Parroco Don Angelo Fornasiero.".Negli ultimi giorni del secondo
conflitto mondiale (notte tra il 24 ~ 25 aprile! 945) la chiesa ha
riportato Ingenti danni al tetto e al soffitto della cupola sopra
il presbiterio per lo Scoppio di alcune granate.
Nel restauro dell'interno dell'edificio,operato a cura del Genio Civile
di Rovigo sono stati eliminati i fregi e lacunari della cupola e dell'abside.
Sono state pure cancellate le figure dei quattro evangelisti che ornavano
glI angoli della cupola.
L'interno della chiesa, curato nel 1823 dall'archItetto e critico
d'arte veneziano,Antonio Diedo, si presenta all'osservatore dignitoso,
ampio, ben illuminato da grandifinestroni e armonico per le linee
classicheggianti d'ordine corinto, per i marmi e le decorazioni. Esso
mIsura m. 26,70 dI lunghezza e Ip.12 di larghezza, superficie totale
mq.32040.Spicca l'altare maggiore che, a detta del Prof. Franco Adami,
è costruito in marmo pregiato con intarsiature, portato a Canda
dall'Abbazia della Vangadizza di Badia Polesine.
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