LA COPPIA E IL MOMENTO
Esaminiamo il sistema di forze in fig. 1. Se proviamo a ricercare la risultante scopriremo che questa è nulla (3° Principio della Dinamica).
Fig. 1
In realtà se applichiamo questo sistema di forze ad un corpo rigido come in fig. 2 ne avremo che a questo verrà impreso un moto rotatorio intorno ad un asse normale al piano di giacitura delle forze.
Fig. 2
Questo tipo di sistema viene definito come coppia di forze. La distanza fra le due rette d'azione uguali e contrarie è detto braccio della coppia.
Il prodotto dell'intensità della Forza F per il braccio d è una grandezza scalare definito come Momento di una Forza (Fig. 3):
Fig. 3
che tradotto in equazione
M = F x d (1)
Consideriamo il sistema di forze riportato in fig. 4:
Fig. 4
Proviamo ad individuare il Momento delle forze rappresentate:
M1 = F1 x (d1+d2+d3+d4)
M2 = F2 x (d1+d2+d3)
M3 = F3 x (d1+d2)
M4 = F4 x d4
che riportato in una unica equazione avrà come risultato
SM = [F1 x (d1+d2+d3+d4) + F2 x (d1+d2+d3) + F3 x (d1+d2) + F4 x d4] (2)
Dalla cinematica sappiamo però che per un sistema di forze parallele e complanari è possibile determinare la propria Risulatante (Fig. 5) tramite l'applicazione del poligono funicolare.
Fig. 5
e quindi la (2) diverrà
M = R x D
questo risultato porta alla seguente considerazione
IL MOMENTO DELLA RISULTANTE DI UN SISTEMA DI FORZE EQUIVALE ALLA SOMMA DEI MOMENTI DELLE SINGOLE FORZE |
questa considerazione prende il nome di Teorema di varignon.